IL PRESIDENTE NAPOLITANO NOMINA QUATTRO NUOVI SENATORI A VITA: OPINIONI
AL CIRCOLO DELLA CONCORDIA.
Aristide: tutti auspicano la
riduzione dei Parlamentari e Napolitano che fa? Nomina altri quattro Senatori a vita!
Virginio: caro Aristide
dovresti anche dire che questi nuovi
Senatori non sono neanche espressione di un voto elettorale.
Egidio: non solo! Per la
Costituzione anche i Senatori nominati hanno
tutte, comprese quelle economiche, le prerogative riconosciute ai Senatori eletti.
Giorgio: andiamoci cauti nelle
critiche al nostro Presidente della Repubblica. Ricordatevi…
Armando: che cosa?
Giorgio: ricordatevi che
l’art. 90 della Costituzione dice che “il Presidente della Repubblica non è
responsabile degli atti compiuti nell’esercizio delle sue funzioni…..
Orazio: nonostante la sua
irresponsabilità, caro Giorgio, sono più che legittime e fondate le perplessità
sull’intera operazione portata avanti dal
Presidente Napolitano.
Marzio: specialmente, cari
amici, alla luce della precedente “operazione Monti”.
Romano: calmi amici! Sentiamo
l’opinione del Prof. Vezio.
Vezio: non entrerò
assolutamente nel merito delle scelte operate dal nostro Presidente. Però
permettetemi di andare un po’ indietro col tempo nella nostra analisi.
Giorgio: Prof. faccia pure.
Vezio: esaminando gli atti
dell’Assemblea Costituente emerge con molta chiarezza come l’istituto dei Senatori a vita costituisca
un abile rimedio ad una evidente anomala
stortura del nostro Ordinamento costituzionale.
Virginio: Professore ci
spieghi meglio.
Vezio: ebbene: quando alla
Costituente passa l’opzione per bicameralismo
perfetto - cioè un Parlamento composto da due Camere chiamate a svolgere le
stesse identiche funzioni - per superare
le critiche che comunque venivano rivolte a questa scelta dimostratasi con il
passare del tempo insensata, pensarono
di intervenire differenziando le due Camere sulla composizione, sull’età per
l’elettorato attivo e sull’età per l’elettorato passivo, sul sistema elettorale
:
Virginio: continui Professore.
Vezio: fu così che si
decise di:
COMPOSIZIONE
assegnare 630 Deputati alla Camera;
assegnare 315 Senatori al Senato.
ELETTORATO ATTIVO
Per essere elettori della
Camera bisogna aver compiuto la maggiore età (oggi 18 anni)
Per essere elettori del
Senato bisogna aver compiuto 25
anni.
ELETTORATO PASSIVO
Per essere eletto alla Camera
bisogna aver compiuto 25 anni di età.
Per essere eletto al Senato
bisogna aver compiuto 40 anni di
età.
SISTEMA ELETTORALE
Il riparto dei seggi viene
effettuato alla Camera su base nazionale e al Senato su base
regionale.
Gustavo: grazie Prof., ci fa
tornare agli anni universitari.
Remo: Prof. ci parli adesso
dei Senatori a vita.
Vezio: la Costituzione assegna
al Senato 315 Senatori elettivi. A
questi vanno aggiunti i Senatori non
elettivi:
a) tutti gli ex Presidenti della Repubblica;
b) l’art. 59 della Costituzione prevede, inoltre, che “Il Presidente
della Repubblica può nominare Senatori a vita cinque cittadini che hanno
illustrato la Patria per altissimi meriti…”
Roberto: Prof. comprendo la sua prudenza e l’assoluta mancanza di
qualsiasi accenno polemico verso la decisione di Napolitano.
Vezio: il motivo (in precedenza
illustratovi) che ha indotto i Costituenti a prevedere i Senatori a
vita, costituisce un vero e proprio
peccato originale che ha macchiato indelebilmente l’istituto dei Senatori a
vita. Di questo non potete non darmene atto.
Giorgio: a Lei, non potevamo che chiedere un giudizio prevalentemente tecnico.
Grazie per la Sua lezione magistrale.
La discussione può comunque proseguire.
Nicola : mi sembra che il Professore ci abbia descritto, senza polemica
alcuna, ma da consumato accademico, il
peccato originale che ha dato origine all’istituto dei Senatori a vita: l’
introduzione nel nostro Ordinamento Costituzionale del “bicameralismo perfetto”
Girolamo: in questo momento
caratterizzato da crisi politica e crisi economica la decisione del nostro Presidente,
posso dirlo? Mi è sembrata fuori luogo e inopportuna.
Concetto: io vorrei conoscere
il vero motivo di queste nomine. Mi sembra il sistema della casta che si
perpetua. Modificheranno la Costituzione – ammesso che lo facciano – ma i
magnifici quattro resteranno senatori a vita, vita natural durante.
Rossano: diceva un altro
Senatore a vita recentemente scomparso (Sen. Andreotti) che a pensar male si fa
peccato, ma spesso ci si azzecca!.
Queste nomine, caro Giorgio,
mi sembrano strumentali ad una nuova operazione politica che sa sempre più di “Repubblica
presidenziale”.
Corrado: il nostro Presidente
ha preso gusto nell’utilizzare l’istituto dei Senatori a vita per la
realizzazione dei suoi programmi politici nella formazione dei Governi:
-nel 2011 ha nominato Senatore
a vita Mario Monti che dopo qualche giorno forma un Governo che sostituisce il
Governo a guida Berlusconi.
Ora se contestualizziamo
queste 4 nuove nomine non possono passare inosservate due scadenze: una certa, rappresentata
dal pronunciamento al Senato sulla decadenza del Senatore Berlusconi; una
seconda (possibile, ma non certa) l’eventuale crisi del Governo Letta che senza
il P. D. L. non ha, proprio al Senato, i numeri per un Governo con il P. D. L.
all’opposizione.
Venanzio: cari amici, siamo al
crepuscolo di una storia iniziata nel lontano 1946. Siamo al collasso di un
sistema di potere e si cerca in tutti i modi possibili di porvi rimedio.
Giorgio: Prof. Vezio, a Lei il
compito di concludere.
Vezio: il nostro sistema
istituzionale rassomiglia molto ad un prezioso mosaico dal quale nel corso di
questi sessant’anni, mani irresponsabili hanno fraudolentemente asportato parti
preziose sostituendole con parti che mal
si conciliano con l’idea originale dell’artista. Posso dirlo?
Giorgio: dica pure.
Vezio: si è trattato, talvolta,
più che di un’asportazione di un vero e proprio saccheggio! Speriamo
che forze politiche responsabili mettano mano al più presto ad un saggio
restauro prima che sia troppo tardi!