mercoledì 30 maggio 2018



                                               MANICOMIO ITALIA
 ILPROF. SAVONA DAL MINISTERO ALL’ECONOMIA AL MINISTERO DEGLI ASILI NIDO

On. Straccio: collega Cencio …la sai la più recente sulla crisi politica?
On. Cencio: in questo manicomio cosa vuoi che sappia!
On. Straccio: c’è stato, all’insaputa di Salvini,  un incontro tra Il Presidente Mattarella e l’On. Di Maio.
On. Cencio: di cosa hanno discusso?
On. Straccio: Di Maio ha proposto a Mattarella, pur di far nascere il Governo  Lega/Movimento 5 Stelle,
di spostare il Prof. Savona dal ministero all’Economia ad un nuovo Ministero creato proprio per il Prof. Savona.
On. Cencio: di che Ministero si tratta?
On. Straccio: Di Maio, visto che è sfumato l’ipotizzato “Reddito di Cittadinanza” ,  ha proposto a Mattarella di creare il Ministero degli Asili Nido con portafoglio  con la proposta del Movimento 5 Stelle   “asili nido gratis per tutti”. E, dulcis in fundo, affidarlo proprio al prof. Savona per le sue competenze economico /finanziarie.
 On. Cencio: Salvini che ne dice?
On. Straccio: Di Maio ha garantito a Mattarella che riuscirà a convincere Salvini della bontà della proposta.
On. Cencio:   quindi dal reddito di cittadinanza  agli asili nido gratis per tutti. Se son rose fioriranno!!
gcastronoov.blogspot.it

martedì 29 maggio 2018


                                        SGARBO  ISTITUZIONALE
Il Dr. Cottarelli non ha sentito il dovere istituzionale– l’avrà concordato con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella? -  di consultare nemmeno le forze politiche presenti in Parlamento dopo aver ricevuto
l’incarico di formare un nuovo Governo ma di presentarsi direttamente alle Camere per chiedere la fiducia.
E’ UNO SGARBO, NON SOLO DI STILE, CHE POTREBBE PESARE NON POCO NELLA SOLUZIONE DELL’ATTUALE CRISI POLITICA.
Prof. Vezio
(Dai dibattiti svolti al Circolo della Concordia)

Giuseppe Castronovo

domenica 27 maggio 2018


                   URGENTE UNA RIFORMA DELLA COSTITUZIONE 
Se il risultato   elettorale che il 4 marzo ha premiato il Movimento 5 Stelle e Lega è stata nei fatti  una semplice vittoria di Pirro,  bisogna forse ripensare e riscrivere:
- la parte dell’articolo uno della Costituzione  dove leggiamo che “la sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.
-gli articoli della Costituzione che disciplinano la “formazione del Governo”
Prof. Vezio
(Dai dibattiti svolti al Circolo della Concordia)
Giuseppe Castronovo




                   URGENTE UNA RIFORMA DELLA COSTITUZIONE 
Se il risultato   elettorale che il 4 marzo ha premiato il Movimento 5 Stelle e Lega è stata nei fatti  una semplice vittoria di Pirro,  bisogna forse ripensare e riscrivere:
- la parte dell’articolo uno della Costituzione  dove leggiamo che “la sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.
-gli articoli della Costituzione che disciplinano la “formazione del Governo”
Prof. Vezio
(Dai dibattiti svolti al Circolo della Concordia)
Giuseppe Castronovo




                   URGENTE UNA RIFORMA DELLA COSTITUZIONE 
Se il risultato   elettorale che il 4 marzo ha premiato il Movimento 5 Stelle e Lega è stata nei fatti  una semplice vittoria di Pirro,  bisogna forse ripensare e riscrivere:
- la parte dell’articolo uno della Costituzione  dove leggiamo che “la sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.
-gli articoli della Costituzione che disciplinano la “formazione del Governo”
Prof. Vezio
(Dai dibattiti svolti al Circolo della Concordia)
Giuseppe Castronovo




                   URGENTE UNA RIFORMA DELLA COSTITUZIONE 
Se il risultato   elettorale che il 4 marzo ha premiato il Movimento 5 Stelle e Lega è stata nei fatti  una semplice vittoria di Pirro,  bisogna forse ripensare e riscrivere:
- la parte dell’articolo uno della Costituzione  dove leggiamo che “la sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.
-gli articoli della Costituzione che disciplinano la “formazione del Governo”
Prof. Vezio
(Dai dibattiti svolti al Circolo della Concordia)
Giuseppe Castronovo



venerdì 25 maggio 2018



                                       RAGIONEVOLEZZA  GUIDA  DELL’UMANITA’

Una delle più grandi tragedie che incombono sulla vita delle persone consiste nel
“continuare a desiderare ciò che non si può raggiungere”.
La ragionevolezza, al verificarsi di una simile situazione, sia la nostra guida.
Giuseppe Castronovo
gcastronovo.blogspot.it

mercoledì 16 maggio 2018



                    SALVINI – DI MAIO  OVVERO DUE TORDI IN UN CARDELLO
Totò: passano i giorni e, nonostante che il Presidente della Repubblica Mattarella incalzi invitando a far presto,  del I° Governo della XVIII^ Legislatura ancora non c’è neanche l’ombra.
Franco: un giorno manca l’accordo sui programmi, l’altro giorno ci sono dei problemi sui nomi e così  di questo passo già siamo al settantesimo giorno dalle elezioni.
Salvo: e ogni giorno, specie in queste ultime settimane, ci riserva il suo colpo di scena.
Marco: quanto tempo possiamo andare avanti così?
Cecè: con le due forze politiche che stanno trattando il programma e la formazione del nuovo Governo sono  radicalmente cambiati i riti della politica che di fatto non sono più quelli che venivano praticati una volta: basti pensare, ad esempio, ai sondaggi on line del M. 5 S. per verificare l’indice di gradimento di un punto del programma da parte del loro elettorato o le consultazioni ai gazebo che vorrebbe svolgere la Lega.
Ennio: un fatto è certo: mancava, per accentuare le difficoltà dei due contraenti nella loro ricerca del punto di equilibrio in grado di smussare  i diversi punti di vista  ancora presenti tra loro, il pressing dell’ Unione Europea  che con il suo Commissario alla Migrazione Dimitris Avramopoulos  fa sapere  di “sperare che con il nuovo Governo in Italia non vi siano cambiamenti sulla linea della politica migratoria”. Dichiarazione, questa, definita da Di Maio e da Salvini “ennesima inaccettabile interferenza europea. Noi abbiamo accolto anche troppo, ora è il momento de3lla legalità, della sicurezza e dei respingimenti”. Lei che dice Prof. Vezio?
Vezio: la vicenda si complica, oltre che  per l’intervento dell’Europa, anche perché sta  risultando più complicato del previsto l’individuazione della persona cui il Presidente Mattarella possa affidare l’incarico di Presidente del Consiglio. Ecco: un giorno salgono le quotazioni di Salvini, il giorno dopo sale Di Maio e scende Salvini; ma nessuno dei due riesce a dare il colpo per spiccare il volo.
Amici miei spero che non finisca come penso. Ricordate cosa dicevano i nostri nonni?
Ludovico: dica lei.
Vezio: dicevano che “due tordi in un cardello prima o poi si dan di becco”
(Dai dialoghi svolti al Circolo della Concordia)
gcastronovo.blogspot.it


mercoledì 9 maggio 2018


PERCHE’ LA POLITICA NON VUOLE I TECNICI AL GOVERNO?  ECCO UNO DEI MOTIVI CHE LA STAMPA CONOSCE BENE MA NON CI DICE.
Enzo: amici…. avete notato anche voi ….
Marco: che cosa?
Enzo: come alla politica in generale e ad alcune forze politiche in particolare, al sentir parlare di governo tecnico venga l’orticaria.
Franco: in effetti c’è da chiedersi come mai, nonostante lo stallo in cui oggi si trova la politica italiana, questa paura, così apertamente manifestata, per l’arrivo di un governo del Presidente Mattarella.
Giacomo: è innegabile che oggi parlare di governo tecnico è come parlare al diavolo dell’acqua santa.
Forse sarà il caso di capire come mai questa paura sia così vivamente presente nei Palazzi della politica. Vi dice niente il nome Monti?
La drammaticità della situazione richiede una seria riflessione e un’altrettanta seria ricerca delle reali motivazioni che stanno alla base di questa paura. L’argomento, alquanto complesso, mi impedisce una seria riflessione, per cui col vostro consenso darei la parola al Prof. Vezio.
Vezio: questa che stiamo vivendo è una crisi, usando la terminologia dell’amico Giacomo, “drammatica e complessa”. Una crisi di difficile lettura che si avvita sempre più su se stessa. Ebbene, passiamo alla riflessione richiestami: dobbiamo comprendere le preoccupazioni di alcune forze politiche. Sapete perché?  Citando l’amico Giacomo mi domando anch’io: “vi dice niente il nome di “Monti”?
Ennio: il nome “Monti” nell’immaginario collettivo oramai è strettamente associato al nome “Fornero”  e tutti e due questi nomi al dramma degli “esodati” e delle  loro  famiglie: centinaia di migliaia di famiglie che in una notte si sono ritrovati senza uno stipendio e senza una pensione e con nuove tasse da pagare istituite nella stessa notte.
Vezio: amici.. scusatemi se in questa sede non voglio entrare nel merito dei provvedimenti adottati dal Governo Monti e “fatti” approvare dal Parlamento.. Vi invito piuttosto a riflettere del suo comportamento, anche successivo alla sua permanenza a Palazzo Chigi, e chiederci se sia stato istituzionalmente “neutrale” o meno.
Franco: proprio questo è l’aggettivo utilizzato dal Presidente Mattarella per qualificare il Governo che intenderebbe proporre qualora le forze politiche non riuscissero a trovare  un accordo fra loro.
Vezio:  Il ricorso a quest’aggettivo sta ad indicare, in modo neanche tanto velato, che  il Presidente Mattarella vuole garantire i Partiti che la precedente esperienza di  Monti, che fece una propria lista per entrare in competizione con gli altri Partiti mentre era ancora inquilino a Palazzo Chigi da tecnico, questa  volta non si verificherà. Monti, amici miei, si insedia a Palazzo Chigi da tecnico, diventa politico strada facendo, e fa campagna elettorale da politico mentre è a Palazzo Chigi.  
Ma quello che, a mio avviso, è ancora più censurabile nel comportamento di Monti    sta nelle dichiarazioni che oramai da anni va ripetendo ad ogni intervista.  Vedete….
Giacomo prof. …che cosa?
Vezio: il Monti continuamente, quando gli si fa osservare l’inopportunità di questa sua discesa in campo in occasione delle elezioni politiche del 2013, parola in più o parola in meno, così risponde: “gli italiani sanno che Berlusconi, se io non fossi sceso in campagna elettorale, avrebbe vinto e forse oggi sarebbe anche al Quirinale; e grazie a me tutto questo non si è verificato”.
Parole, a dir poco, sgradevoli, inopportune, idonee solo a farci meglio conoscere la statura del personaggio Monti.
A questo punto è facile comprendere come il comportamento  “non neutrale”  di Monti abbia inferto un grave colpo mortale all’autorevolezza dei governi tecnici e alle prerogative presidenziali nel risolvere le crisi governative attraverso il ricorso ai cosiddetti tecnici.
Sono fatti, questi da me ricordati, che ci consegnano un Monti/Presidente del Consiglio né super partes, né neutrale.
Non posso, quindi, non comprendere tutte le perplessità – meglio dire avversione – del M. 5 S. , della Lega e di altri che, pur  non volendo uscire allo scoperto, nutrono parimenti non poche perplessità verso il tentativo di Mattarella quando prospetta di dar vita a un Governo questa volta definito “neutrale”.

(Dai dialoghi svolti al Circolo della Concordia)
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domenica 6 maggio 2018



                                    RIFLESSIONE  DELLA  DOMENICA
                                                     Il Paese che ignora il proprio ieri,
                                                          non può avere un domani.
                             (Indro Montanelli)

venerdì 4 maggio 2018


DIREZIONE PARTITO DEMOCRATICO:  TRIONFA L’AMBIGUITA’ DELL’UNANIMISMO DEMOCRATICO
Franco: amici…le modalità attraverso cui la Direzione del Partito Democratico, che doveva decidere se trattare con Il Movimento 5 Stelle la formazione di un governo, ha deciso invece di non aprire nessuna discussione con il Movimento guidato da Luigi di Maio è fonte di forti critiche.
Totò: in effetti, se il Segretario del Partito Democratico è Martina, come può essere ancora Renzi a dettare la linea del Partito?
Dino: deve far riflettere il fatto che la linea della trattativa era già stata sposata da alcuni big quali Franceschini, Orlando, Boccia, lo stesso Segretario Martina ed altri, quando l’intervento di Renzi di domenica sera a “Che tempo che fa” condotto da Fazio  ha sparigliato le carte in tavola.
Giacomo: un intervento, questo di Renzi, con lo scopo di bloccare il tentativo del Presidente della Repubblica Mattarella di dar vita a  due mesi dalle elezioni al primo  Governo della 18^ Legislatura. Prof. Vezio  lei che ne pensa?
Vezio: opportune le riflessioni di coloro che mi hanno preceduto.  Non è infatti  casuale l’osservazione  dell’ex Giudice costituzionale G. Maria Flik il quale intervistato sull’argomento ha così dichiarato: “se è Renzi da dimissionario a dettare la linea del Partito Democratico c’è qualcosa che non funziona”. Il fatto, cari amici, è ancora più grave se pensiamo che la decisione di Renzi è stata approvata all’unanimità, quindi anche da coloro che fino a poche ore prima avevano bocciato la linea Renzi. Ed è così che il Paese rimane ancora in attesa del I° Governo della 18^ Legislatura!
(Dai dialoghi svolti al Circolo della Concordia)
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Giuseppe Castronovo

mercoledì 2 maggio 2018



                                     I  MESI  DELL’ANNO  IN  FILASTROCCA
                                                                          (Maggio)

                                                                 Il Maggio par che voli
                                                                  fra rondini e usignoli.

                                                              Esplode Maggio ed è beato
                                                              chi per tempo ha seminato.

                                                                     Maggio soleggiato,
                                                                   frutta a buon mercato.

                                                             Non ci son vecchi senza dolori,
                                                                      giovani senza amori,
                                                                       e Maggio senza fiori.

                              gcastronovo.blogspot.it

martedì 1 maggio 2018


                                                      FESTA DEL LAVORO
Oggi, primo maggio, giorno in cui si celebra la “Festa del lavoro”, o “dei lavoratori”,  vogliamo ricordare a tutti  coloro che hanno responsabilità politica il primo comma dell’articolo  uno della nostra Costituzione:
                                  “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”.
(Dai dibattiti svolti al Circolo della Concordia)
gcastronovo.blogspot.it