domenica 30 novembre 2014

                     LA CULTURA DEI TWET E IL PRESIDENTE RENZI

Marco: speriamo che si tratti solamente di un’opinione personale dell’autore!
Alessio: di che cosa stai parlando?
Marco: del giudizio alquanto critico espresso sul Corriere della Sera di ieri 29/11, nei confronti del Presidente del Consiglio Renzi,  da Massimo Teodori.
Mirko: leggici la parte più significativa dell’articolo.
Marco: dice il Teodori  che “sorge il dubbio che al premier manchi la cultura politica necessaria per andare oltre i tweet che evocano l’insalata arcobaleno bianca, rossa e verde in salsa toscana”.
Giacomo:  chiede di intervenire  il nostro amico Polifemo. A te la parola.
Polifemo: se le cose stanno così non ci resta che affidarci al buon Dio nella speranza che una volta tanto abbia un occhio di riguardo verso il nostro Paese.
Rodolfo: non posso che condividere, considerandola una battuta, l’affermazione dell’amico Polifemo. E’ alquanto azzeccata e in linea con il nome che porta!.
Giacomo: se le sorti del nostro Paese fossero appese all’avverarsi dell’auspicio dell’amico Polifemo,  ci sarebbe  da riflettere seriamente sullo stato di salute della nostra classe politica.
Polifemo: però se,
 come si dice, il buon giorno si vede dal mattino, non ci resta che aspettare l’evoluzione della situazione per  poi valutare con cognizione di causa.  

(dai dialoghi svolti al Circolo della Concordia) 

mercoledì 26 novembre 2014

                                                   LA DOMANDA DEL GIORNO

Oggi gli anziani con la loro pensione, magra per quanto possa essere, molto spesso contribuiscono al mantenimento di figli e nipoti.

Ma quando i figli di oggi diverranno, a loro volta, padri, con quale pensione potranno aiutare i loro figli e nipoti?

domenica 23 novembre 2014

                                      QUANDO LE PAROLE SONO SPINE


Franco: amici….che ne dite dello scontro tra Renzi e il Sindacato?
Marco: trattasi di una situazione, così aspramente conflittuale tra un Presidente del Consiglio  e i Sindacati,  impensabile fino a qualche anno fa!
Rodolfo: a dire il vero quel che è mancato a Renzi  è la capacità di dialogo e di confronto.
Ludovico: penso, da parte mia, che l’insperato risultato elettorale alle ultime elezioni europee con quel 40,8% a favore del Partito Democratico abbia fatto perdere a Renzi la percezione della reale situazione del nostro Paese e della  quotidianità che vive la gente comune. Penso agli esodati per i quali non è stato adottato alcun concreto provvedimento, ai disoccupati, ai tanti che non riescono più a sostenere la tassazione sulla casa …
Ennio: per non parlare del proliferare del fenomeno delle “mense della caritas”, il che la dice lunga del fenomeno “povertà” in Italia. Un fenomeno  che, purtroppo  sta colpendo  fasce sempre più ampie della popolazione. 
Giacomo: ritengo di poter condividere il pensiero degli amici che mi hanno preceduto .  
Alessio: sarebbe utile, in proposito,  una riflessione anche del Prof. Vezio in particolare sul modo in cui Renzi sta portando avanti la sua azione politica.
Vezio: ricordo, caro Alessio e amici tutti, il pensiero dei nostri genitori ai quali certamente la saggezza non mancava: erano soliti dire che “chi semina spine non vada poi a piedi nudi”.
(dai dibattiti svolti al Circolo della Concordia)
gcastronovo.blogspot.it


sabato 22 novembre 2014

                                                 ILLUMINIAMO LE   PERIFERIE

Se “illuminiamo” le periferie delle nostre Città, comprenderemo meglio  i problemi in esse presenti prima che diventino di difficile soluzione.

giovedì 13 novembre 2014

ROMA: LA VICENDA DEL SINDACO MARINO VARCA I CONFINI NAZIONALI
L’altra notte  ho sognato di trovarmi a Roma in Piazza del Campidoglio, sede del Municipio della Capitale,  dove c’era un gruppo  di turisti francesi che, con un italiano alquanto stentato,  cantavano in coro e tanta gente che applaudiva perché la melodia ricordava il cantante (Rocco Granata) nato in Belgio da genitori calabresi. Un artista  che tanta fortuna fece, anche in Italia,  con la nota canzone “MARINA” da lui composta e interpretata. Applaudivo anch’io, trascinato dall’entusiasmo che quel coro trasmetteva alla folla sempre più numerosa.
Svegliatomi ho trascritto il testo della canzone.



Marrino, Marrino, Marrino
le multe le devi  pagar!

Marrino, Marrino, Marrino
vai in posta i bollettini a pagar!

Sindaco mio caro
sii un po’ più accorto,
se in Campidoglio
vuoi restar
incomincia a pedalar.

Marrino, Marrino, Marrino
le multe le devi pagar!

Marrino, Marrino, Marrino
vai in posta i bollettini a pagar!

Sindaco mio caro
sii un po’ più attento,
hai un ugello amico
che spia ciò che fai.

Marrino, Marrino, Marrino
le multe vai a pagar.

Giuseppe Castronovo

gcastronovo.blogspot.it

martedì 11 novembre 2014

                                         RIFORME COSTITUZIONALI: CRITICITA’
Se    i   Senatori    verranno     eletti         dai  Consigli  Regionali
Se    i   Deputati            “         nominati    dai    Capipartiti  anziché essere scelti direttamente dagli elettori  (liste bloccate)
                                               COSA CI STANNO A FARE GLI ELETTORI?

Per la Corte Costituzionale (sentenza n. 1/2014) la lista bloccata “ferisce la logica della rappresentanza”


Se a queste aggiungiamo la riforma delle Province (neanche i titolari degli organi istituzionali di questi Enti vengono scelti direttamente  dagli elettori)  la conclusione è alquanto amara: “margini di democrazia che si restringono sempre più”.

lunedì 10 novembre 2014

                 MURO DI BERLINO: NON E’ CADUTO, E’ STATO ABBATTUTO.
Venticinque anni sono, almeno così ci sembra, una misura di tempo, se non ragguardevole, quantomeno sufficiente per incominciare a valutare con maggiore e distaccata obiettività gli avvenimenti di quel 1989.

Il fatto che segnò il 1989, e a cascata gli anni seguenti, è senz’altro rappresentato dalla fine della divisione materiale della Germania con quel muro che, nel bene e nel male, era diventato un vero e proprio simbolo spartiacque: di là il bene, di qua il male.
Un fatto epocale!. Eppure in questi giorni, nel ricordare l’evento, è mancata, ancora una volta, la necessaria obiettività nella sua descrizione.
Quasi tutti – giornali e televisione – hanno parlato di “caduta del muro di Berlino”. No, il muro non è caduto! Era ancora integro e nessuna alluvione aveva minato le sua fondamenta!
Il “muro di Berlino” fu abbattuto dal desiderio di libertà di milioni di persone  che volevano tornare ad essere libere.
Il desiderio di libertà fu la molla che guidò coloro che quel muro abbatterono.
Quindi  “abbattuto” e non  “caduto”. Usiamo la parola giusta, perché dietro ogni parola c’è una storia.


mercoledì 5 novembre 2014

                 LEGGE SEVERINO E LA TEORIA DELL’OLIO  E  DELLA VERITA’

On. Straccio: collega Cencio…. che ne dici?
On. Cencio: a proposito di che?
On. Straccio: del provvedimento con il quale il Tribunale Amministrativo della Regione Campania ha riammesso l’ex P. M. De Magistris nella pienezza delle sue funzioni di Sindaco di Napoli. Perché vedi…
On. Cencio: che cosa?
On. Straccio: il T. A. R. Campania, e qui sta tutto il mio stupore, ha deciso di rinviare tutti gli atti al vaglio della Corte Costituzionale. Sono sempre i giudici campani a sostenere la  non manifesta infondatezza della questione di legittimità costituzionale della  Legge Severino.
On. Cencio: e ti stupisci per questo?
On. Straccio: ricorderai anche tu come il Senato a suo tempo non volle assolutamente sentir parlare di “vaglio da parte della Corte Costituzionale”, respingendo ogni richiesta di sottoporre al suo preventivo esame la legge Severino. E come fu così che Berlusconi fu cacciato dal Senato.  Ricordo oggi ancora…
On. Cencio: che cosa?
On. Straccio: la fretta che ci facevano anche alla Camera per approvare la legge Severino. Ricordo, in particolare, come non ci fosse intervento in Aula da parte di autorevoli esponenti del Governo Monti che non concludesse con la frase “..è una legge che ci chiede l’Europa”. A questo punto mi chiedo, dinnanzi alle
lacune così vistose della Legge Severino, quali fossero i veri motivi di tanta fretta. Gli errori di questa legge sono senz’altro dovuti anche alla fretta con la quale con la quale è stata approvata. Una legge, “la Severino”,  che  se un giudice ritiene costituzionale e un altro giudice “forse non costituzionale”, è uno schiaffo al Parlamento e al suo modo di legiferare. Non è più tollerabile che la stessa legge possa venir letta nel senso che  a qualcuno sia consentito di ritornare al suo posto e ad un altro di essere allontanato.   Sono sempre più perplesso e stupefatto….
 On. Cencio: ripeto caro collega; e ti stupisci?
On. Straccio: certo che si! E’ così, caro collega, “con la teoria dei due pesi e due misure”, che la classe politica e la magistratura perdono ogni giorno quel po’ di fiducia che la gente ancora ripone nelle Istituzioni.
Ma sta legge, questa è la mia domanda, alla fine a chi si applica?
On. Cencio: mi rendo conto sempre più che aveva proprio ragione mio nonno con la sua saggezza di un tempo che ormai non c’è più… Mio nonno, infatti, era solito ricordarci come fosse necessario indagare sui motivi, storicamente contingenti, che potevano aver indotto il legislatore ad approvare una determinata legge in un particolare e determinato momento storico.
On. Straccio: e che c’entra tuo nonno e  con questa vicenda?
On. Cencio: e invece c’entra! Eccome!  A mio nonno sentivo spesso dire che la valutazione delle decisioni degli uomini doveva fondarsi sulle reali motivazioni, anche se  talvolta inconfessabili,  che avevano indotto a prendere  determinate decisioni in un determinato momento storico.
On. Straccio: e perché?
On. Cencio: perché le motivazioni erano – a suo dire – come l’olio e la verità.
On. Straccio: cioè?
On. Cencio: non è che mio nonno non avesse poi proprio ragione! Ricordati, caro collega,  come l’esperienza ci insegni che   “l’olio e la verità alla fine  vengono sempre a galla”.


domenica 2 novembre 2014

     LA MORTE: RIFLETTIAMO CON L’EX PRESIDENTE SANDRO PERTINI.
Intervistatore: cosa pensa della morte?

S. Pertini: credo si preoccupi di morire chi non ha vissuto bene.

sabato 1 novembre 2014

    LA RELIGIONE: RIFLETTIAMO CON L’EX PRESIDENTE SANDRO PERTINI.
Intervistatore: lei crede, è religioso?

S. Pertini: no, ma rispetto la fede di mia madre. I Vangeli sono per me una sorgente di verità eterne.