giovedì 25 maggio 2017


LA VICENDA CONSIP E L’APOCALISSE DI SAN GIOVANNI APOSTOLO

Franco: amici…. che ne dite della  “Vicenda Consip”?
Marco: più leggo i giornali e meno ci capisco. Ho l’impressione, però, che Renzi  figlio con quella telefonata al suo babbo abbia scientemente  voluto scombinare le carte sul tavolo degli inquirenti.
Francesco: sono  troppe le personalità di alto livello al momento coinvolte in questa vicenda: penso    al Comandante dei Carabinieri Tullio Del Sette accusato di avere svelato che c’era un’inchiesta sugli appalti Consip  e a Luca Lotti attuale Ministro dello sport e sottosegretario del Consiglio dei Ministri all’epoca dei fatti, che secondo l’accusa sapendo della presenza delle “cimici” negli uffici dei Dirigenti Consip lo rivelò agli stessi. E’ una circostanza che renderà alquanto difficile la ricerca della  verità! Questa è la mia impressione.
Rodolfo: ma ancora non si è svolto alcun processo, aspetta e la verità dovrebbe venire fuori.
Giacomo:  dubito che la verità possa venire a galla. Ho l’impressione che trattasi di una vicenda il cui intreccio molto difficilmente potrà far emergere la verità dei fatti così come si sono effettivamente svolti. Avremo due verità: una giudiziaria, se mai si arriverà a processo; e una storica dei fatti come si sono realmente svolti. E come il più delle volte avviene le due non necessariamente coincideranno.
Totò: prof. Vezio…Lei cosa ne pensa?
Vezio: ritengo che la presenza di Renzi babbo e di Renzi figlio possa far assumere alla “Vicenda Consip” quella di una storia dalle molte somiglianze con l’Apocalisse di San Giovanni Apostolo.  Ognuno di noi intuisce che trattasi di una vicenda nella quale vi è certamente un contenuto nascosto che nessuno, neanche l’Autorità giudiziaria,  ancora ha completamente decifrato.  E non è detto che il nostro ex Presidente Renzi  con quella telefonata nella quale redarguisce il padre voglia realmente coadiuvare l’autorità competente a  decifrarlo .
Ecco perché , amici miei, non dobbiamo meravigliarci quando la politica ci viene rappresentata come luogo del potere.
Del resto non possiamo non ricordare che  oltre all’ ordine giudiziario  c’è anche il potere legislativo.  Basta adottare un Decreto legislativo nel chiuso di Palazzo Chigi, anziché  nelle  Aule parlamentari,  che con  sapienza da cesellatore investa, pur non  dicendolo espressamente,  anche la Costituzione, per esempio nella parte in cui disciplina l’ordinamento giurisdizionale, e il gioco è fatto senza neanche avere il fastidio di lunghi dibattiti parlamentari. E qui sta sicuramente una delle chiavi di lettura di questa oscura vicenda dai molteplici risvolti ancora tutti da chiarire. Ma ci sarà qualcuno disposto ad indagare su questo aspetto della vicenda?
Giacomo: prof. mi permetta un’osservazione.  Condivido il richiamo all’Apocalisse, ma oggi il suo discorso mi è sembrato alquanto criptico. Se lei è in possesso della chiave per addentrarci nei meandri più oscuri di questa vicenda lo faccia pure. Qui nel nostro Circolo non ci sono le cimici per cui può esprimere liberamente il suo pensiero.
Vezio: vedo che molti di voi annuite all’osservazione dell’amico Giacomo. Avete ragione! Continuerò la prossima volta, ma venite dopo aver letto e coordinato l’articolo 109 della Costituzione con l’articolo 18-comma 5° del Decreto Legislativo n. 177 del 19.8.2016.
(Dai dibattiti svolti al Circolo della Concordia)

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martedì 16 maggio 2017

                            L’ITALIA CHE NON CI PIACE            
     BENVENUTI A MODENA: CITTA’ DELLA TASSA SULLO  ZERBINO
Franco: amici… avete letto l’ultima?
Marco: di cosa si tratta?
Franco: di quanto avvenuto a Modena!
Totò: cosa hanno combinato?
Franco: multato il bar perché lo zerbino riportava il nome del locale.
Enzo: ed allora?
Franco: per il Comune era stata elusa la tassa sulla pubblicità! Capito?
Giacomo: fatico a crederci.
Franco: sei libero di farlo.
Giacomo: Franco… ci credo, ma a fatica. Posso dirlo?
Franco: dillo pure, ma è così.
Giacomo: aggiungo: “oramai in Italia possiamo tranquillamente parlare di DITTATURA DELLA TASSAZIONE.
Renzo: lasciatemelo dire:  “DELIRIO DELLA TASSAZIONE”
Giacomo: la voglia di tassare è un cancro che non riusciamo a debellare.
Mirko: io parlerei di fantasia al potere. Modena è vicino a Maranello ed allora nel Municipio,  imitando “le rosse”,  fanno volare anche la fantasia.
Giacomo: se  in Piemonte c’è il Tartufo di Alba con relativa fiera, in Emilia c’è lo “zerbino di Modena” con – fra qualche anno – relativa fiera”
(Dai Dialoghi svolti al Circolo della Concordia)

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mercoledì 10 maggio 2017

                               MENO MALE CHE C’E’ IL SENATO!!
         E COSI’ DICENDO RENDONO LA POLITICA PURA IPOCRISIA

Totò: amici…il dibattito aperto dalla stessa maggioranza di Governo dopo l’approvazione, alla Camera dei Deputati, della nuova versione sulla legittima difesa mi disgusta a tal punto da farmi dire che “più parlano e più si dimostrano, ancora una volta, privi di buon senso e della più elementare esigenza di coerenza”. Credetemi, dico a chiare lettere che “sono disgustato”. Ripeto che non voglio entrare nel merito della nuova versione legislativa sulla legittima difesa, ma sul dibattito aperto dalla maggioranza dopo la sua approvazione alla Camera dei Deputati.
Franco: Totò… ho  ascoltato con interesse le tue dichiarazioni e rimango alquanto perplesso perché non mi sembrano in linea con è il tuo solito  stile! Però le condivido.
Giacomo: spiegaci cosa, in particolare,  ti ha spinto a queste tue affermazioni così forti.
Totò: vi spiego brevemente: l’ex Presidente del Consiglio Renzi, rispondendo alle critiche alla nuova legge da parte dei suoi stessi elettori, ha sconfessato il suo stesso Partito e gli alleati alfaniani che tale norma hanno approvato.  Renzi infatti ha detto: inviterò i Senatori a valutare di correggere la legge”.
Altrettanto perplesso, per non dire altro,  mi lasciano le dichiarazioni del Presidente del Senato Grasso, approdato alla politica ufficiale dopo una vita in magistratura.
Giacomo: cosa ha detto?
Totò: leggo le sue dichiarazioni rilasciate al Corriere della Sera -  ce l’ho qui – “diciamo meno male che c’è il Senato, se dobbiamo intervenire su questo tema. Staremo a vedere le proposte di ulteriori modifiche”.
Giacomo: quasi quasi mi vien da dire che anche il Sen. Grasso ha scopiazzato i fans di Berlusconi quando intonavano in coro “MENO MALE CHE SILVIO C’E’”.
Rodolfo: Totò si tratta di dichiarazioni - questo è il mio parere – nelle quali non vedo nulla che possa turbarmi come ha turbato alcuni di voi. Se ci sono dubbi sulla formulazione letterale  di una legge la si cambia! Il Senato c’è proprio per questo.
Giacomo: caro Rodolfo non puoi nasconderti dietro un dito! La verità è che sia Renzi che Grasso si rivolgono al Senato, a “quel Senato” cioè a quel ramo del Parlamento   che volevano abolire perché ritenuto  inutile” Qui, proprio qui,  sta lo scandalo di una classe politica – nel nostro caso della maggioranza – la cui incoerenza non conosce limiti.
Vanni: Prof. Vezio……vedo che oggi ha solamente ascoltato in silenzio le riflessioni dei nostri amici. Ma lei cosa ne pensa?
Vezio: Renzi, il suo Partito e la sua maggioranza per due anni hanno di fatto paralizzato la politica italiana per modificare la Costituzione italiana.  Non c’era dibattito nel quale Renzi e i suoi non proponessero l’abolizione del Senato o, in via subordinata, un drastico ridimensionamento delle sue competenze legislative. Ricordo a tutti noi che in Parlamento si levarono autorevoli  voci che chiedevano espressamente che almeno la materia penale rimanesse tra le competenze legislative da lasciare in capo anche al Senato.
Si sosteneva – e a ragione – che quella penale fosse una materia nella quale un supplemento di riflessione non fosse da considerare tempo perso. Non dimentichiamo, amici miei, che veniva messa in gioco la libertà delle persone. E la libertà di ognuno di noi è un valore così prezioso e inestimabile che il tempo dedicato alla sua tutela giammai dovrà essere considerato “perdita di tempo”.  Richiesta inascoltata!
Ebbene, dopo tanta demagogica campagna contro il Senato da parte della maggioranza che sosteneva l’allora Presidente del Consiglio Renzi, adesso sento proclamare  dal Presidente del Senato Grasso “meno male che c’è il Senato”.
L’auspicato intervento del Senato per modificare il testo approvato alla Camera dei Deputati sulla disciplina della “legittima difesa”  pone una seria ipoteca – almeno per i prossimi trenta/quarant’anni – su una nuova proposta di abolizione del Senato. Non si potrà parlare più di abolizione del Senato, un po’ di coerenza non guasta!
(Dai Dialoghi svolti al Circolo della Concordia)

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sabato 6 maggio 2017

                                     LEGITTIMA   DIFESA    ALL’ITALIANA
Il giorno è fatto per amare, amare,
La notte è fatta per sparare, sparare.

Io ho un solo desiderio:
ritrovare la legittima difesa.
Oh, oh, legittima difesa
dimmi dove sei,
non essere un incubo notturno.
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martedì 2 maggio 2017


Proseguiamo nella lettura e riflessione del testo della canzone composta da Francesco Guccini intitolata
“Canzone dei dodici mesi”, soffermandoci a riflettere sul mese di maggio.

                        Ben venga Maggio e il gonfalone amico, ben venga primavera,
        il nuovo amore getti via l’antico nell’ombra della sera, nell’ombra della sera….
                        Ben venga Maggio, ben venga la rosa che è dei poeti il fiore,
mentre la canto con la mia chitarra brindo a Cenne e a Folgore, brindo a Cenne e a Folgore…


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