martedì 24 novembre 2020

DOPO LA BUFERA SULLE DICHIARAZIONI DEL SEN. MORRA SULLA SALUTE DELLA DEFUNTA PRESIDENTE DELLA CALABRIA SANTELLI POTREBBE ESSERE INTRODOTTO IL CERTIFICATO DI OTTIMA, ROBUSTA E CERTIFICATA SALUTE. Santo: amici….. che ne dite delle ultime dichiarazioni del Senatore grillino, nonché Presidente della Commissione Antimafia del Senato, Nicola Morra, che vedono direttamente coinvolta anche la recentemente scomparsa Presidente della Regione Calabria Jole Santelli? Totò: devo dirti, caro Santo, che sto seguendo con interesse le polemiche provocate dalle improvvide dichiarazioni del Sen. Morra. Costui, anziché interessarsi della crisi sanitaria ed economica che affligge il nostro Paese, afferma in un’intervista a Radio Capital come “fosse noto a tutti che la Presidente della Calabria, Jole Santelli, fosse una grave malata oncologica. Politicamente tra me e lei c’era un abisso. Se però ai calabresi questo è piaciuto, è la democrazia, ognuno deve essere responsabile delle proprie scelte. Hai sbagliato, nessuno ti deve aiutare, perché sei grande e grosso”. Franco: anch’io sto seguendo le polemiche conseguenti a questa intervista. Ritengo da parte mia trattarsi di dichiarazioni che vanno lette e inquadrate nel clima dell’attuale situazione politica nella quale il Partito Democratico vuole coinvolgere nelle future scelte governative anche Forza Italia. E tutto ciò, è bene dirlo, nonostante l’aperta avversione di larga parte del Movimento grillino ad una simile operazione. Non a caso un’autorevole rappresentante del Movimento 5 Stelle, qual’ è Barbara Lezzi, difende a spada tratta il Sen. Morra affermando che “chi prende le distanze da Morra non parla a nome dei 5 Stelle”. Nenè: ho l’impressione che tra le file dei grillini, nonostante il trascorrere degli anni, l’odio verso Berlusconi e i seguaci del Partito da lui fondato rimanga vivo più che mai e non accenni a diminuire nemmeno in circostanze tristi come quella che ha visto come protagonista la Presidente Santelli. Prof. Vezio ci può dire la sua opinione? Vezio: il Sen. Morra lasci stare da parte temi così delicati quali questi legati alle malattie oncologiche che non devono nel modo più assoluto far parte dell’armamentario cui fare ricorso nella battaglia politica per contrastare chi non la pensa come lui. Mi sento di consigliare al Sen. Morra, specialmente dopo la tragica e prematura scomparsa della Presidente Santelli, di non ricorrere a temi così delicati e di lasciare che siano i morti a seppellire i morti. Amici mi sia consentita un’ulteriore riflessione. Nenè: faccia pure. Vezio: c’è un aspetto in tutta questa vicenda cui finora non è stato dato il dovuto rilievo. Nenè: di cosa si tratta? Vezio: il Sen. Morra ha rilasciato sulla vicenda in discussione più di una intervista e in quella del quotidiano Repubblica ha dichiarato “le gravi condizioni della Santelli purtroppo erano note e gli elettori devono essere responsabili delle scelte fatte”. Ora, poiché il Sen. Morra è il Presidente della Commissione senatoriale antimafia la quale si pronuncia sulla presentabilità dei candidati, mi fa venire il sospetto che adesso voglia introdurre la figura del “candidato di sana e robusta costituzione e che goda di ottima e certificata salute”, così da consentire agli elettori di fare scelte responsabili. Santo: chi dovrebbe rilasciare tali certificazioni? Vezio: forse non è lontano il giorno in cui il Movimento 5 Stelle proporrà la figura del “Magistrato Sanitario” incaricato di esaminare la nostra scheda sanitaria; e chi ne sarà privo non potrà candidarsi. Nenè: è proprio vero! Mala tempora currunt. (Dai Dialoghi svolti al Circolo della Concordia) gcastronovo.blogspot.it

lunedì 23 novembre 2020

NEL RICORDO DI FRED BUSCAGIONE Oggi nella ricorrenza del compleanno dell’indimenticabile artista FRED BUSCAGLIONE (Torino, 23/11/1921), vogliamo ricordarlo con l’indimenticabile successo del 1959 “GUARDA CHE LUNA” . Un testo che rimane, a distanza di tanti anni, secondo la definizione di Vittorio Sgarbi, “ un’autentica poesia notturna”. GUARDA CHE LUNA Guarda che luna, guarda che mare, Da questa notte senza te dovrò restare Folle d'amore vorrei morire Mentre la luna di lassù mi sta a guardare. Resta soltanto tutto il rimpianto Perché ho peccato nel desiderarti tanto Ora son solo a ricordare e vorrei poterti dire Guarda che luna, guarda che mare! Ma guarda che luna, guarda che mare, In questa notte senza te vorrei morire Perché son solo a ricordare e vorrei poterti dire Guarda che luna, guarda che mare! Guarda che luna, guarda che mare! Che luna! gcastronovo.blogspot.it

giovedì 19 novembre 2020

NOVEMBRE NELLA CANZONE ITALIANA Francesco Guccini Il poeta Francesco Guccini nella “Canzone dei dodici mesi” canta tutto il calendario e così descrive il mese di Novembre. Cala Novembre e le inquietanti nebbie gravi coprono gli orti, lungo i giardini consacrati al pianto si festeggiano i morti, si festeggiano i morti… Cade la pioggia e il tuo viso bagna di gocce di rugiada te pure, un giorno, cambierà la sorte in fango della strada, in fango della strada. Francesco Guccini gcastronovo.blogspot.it

mercoledì 11 novembre 2020

POESIA DEL GIORNO (11 NOVEMBRE) San Martino La nebbia agl’irti colli piovigginando sale, e sotto il maestrale urla e biancheggia il mar; ma per le vie del borgo dal ribollir de’ tini va l’aspro odor de i vini l’anime a rallegrar. Gira su’ ceppi accesi lo spiedo scoppiettando: sta il cacciator fischiando sull’uscio a rimirar tra le rossastre nubi stormi d’uccelli neri, com’esuli pensieri, nel vespero migrar. Giosuè Carducci Il Poeta - nella prima strofa - descrive la tipica malinconia che caratterizza il periodo autunnale che per San Martino lascia il posto - nella seconda strofa - all’atmosfera festosa e gioiosa di una giornata nella quale ha inizio il travaso del vino nuovo perché come dice il proverbio “a San Martino ogni mosto è vino”. gcastronovo.blogspot.it

domenica 8 novembre 2020

I MESI DELL’ANNO IN FILASTROCCA (NOVEMBRE) Se di Novembre non avrai arato tutto l’anno sarà tribolato. Se in Novembre tuona l’annata sarà buona. Novembre gelato, addio seminato. gcastronovo.blogspot.it Giuseppe Castronovo

sabato 7 novembre 2020

NOVEMBRE NELLA POESIA ITALIANA NOVEMBRE Io son novembre: i buoi conduco all’aratura e nella terra scura nascondo i semi d’or. Cadon le foglie, i rovi splendon di bacche rosse, s’empion rivi e fosse e a me si stringe il cor. (Diego Valeri) Una poesia composta da due strofe che affronta due momenti, tra i più caratterizzanti, del mese di Novembre: -prima strofa: aratura e semina; -seconda strofa: caduta delle foglie. Relativamente al tema affrontato nella seconda strofa, osserviamo come il cadere delle foglie, sebbene talvolta appaia sfarzoso per il variegato colore che caratterizza l’autunno, comunque inevitabilmente rimanda il nostro pensiero alla precarietà della vita nel mostrare i segni della fragilità della natura. La caduta delle foglie quale metafora, dunque, dell’atto finale della vicenda umana di ognuno di noi “stringe” il cuore del poeta. Giuseppe Castronovo gcastronovo.blogspot.it

lunedì 2 novembre 2020

2 NOVEMBRE - COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI Nessun uomo è un'isola di John Donne Traduzione di Ermanno Tassi Nessun uomo è un’isola Completo in se stesso Ogni uomo è parte della terra Una parte del tutto Se una zolla è portata via dal mare L’Europa risulta essere più piccola Come se fosse un promontorio Come se fosse una proprietà di amici tuoi Come se fosse tua La morte di ciascun uomo mi sminuisce Perché faccio parte del genere umano E perciò non chiederti Per chi suoni la campana Suona per te Testo originale di John Donne tratto da Devotions upon Emergent Occasions. XVII MEDITATION Il Poeta ci invita, quando sentiamo i rintocchi di una campana che suona a morto, a non chiederci quale sia il nome di chi ci ha lasciato: quei rintocchi, ci dice il Poeta, sono anche per noi, perché quando l’umanità perde un suo Essere perde parte di se stessa. E poiché “nessuno di noi è un’isola”, se ne va anche una parte di noi. Questo non è un film, ma la realtà oltre che di una vita che finisce, anche l’enigmatica realtà della stessa umanità. Scrive Matteo Collura (prefazione a Lev N. Tolstoj, La morte di Ivan Il’ic) “La morte, il morire, non è esperienza che possiamo fare e di conseguenza trasmettere, perché nel momento in cui si muore irreversibilmente cessa il nostro stato di essere umani. Ci si può avvicinare alla morte, al morire, ma la soglia che segna il punto di non ritorno non è attraversabile se non dopo la vita. Un mistero irrisolvibile e il più terrificante tra quelli che ci è dato subire. Dal momento in cui si viene al mondo, la propria fine è l’unica certezza….” gcastronovo.blogspot.it

domenica 1 novembre 2020

PROVERBIO DEL GIORNO

PROVERBIO DEL GIORNO ( I° Novembre ) Per tutti i Santi manicotto e guanti gcastronovo.blogspot.it