venerdì 24 marzo 2017

ULIVI,  MARGHERITE E GIGLI:  ESPERIIENZE BOTANICHE DELLA SINISTRA ITALIANA
 Marco: amici…                                       
Franco: dì pure
Marco:  che ne dite del “giglio magico” renziano?
Giacomo: io personalmente  ho l’impressione che tutto sommato questo giglio magico che lo circonda, abbia penalizzato – e non poco -    il nostro ex Presidente.  Ma, non possiamo ignorare un  aspetto ancora più preoccupante: ha proiettato un’ombra sinistra sulla classe politica italiana. Comunque, vedete…
Renzo: che cosa?
Giacomo:  la convivenza della sinistra con la botanica non ha mai portato frutti né abbondanti, né rigogliosi. Ricordate  in proposito?
Marco: che cosa?
Giacomo: le precedenti  esperienze,  non proprio brillanti per la sinistra, dell’Ulivo e della Margherita?
Franco: ricordo bene
Giacomo: ebbene, col giglio magico è la storia che si ripete senza brillare.
(Dai Dialoghi svolti al circolo della Concordia)
 gcastronovo.blogspot.it

mercoledì 22 marzo 2017

           EMILIANO AGITA LE ACQUE NEL PARTITO DEMOCRATICO
Renzo: amici…avete sentito Emiliano?
Marco: Emiliano chi?
Renzo: Emiliano, il Presidente della Regione Puglia, che si è candidato alla Segreteria del Partito Democratico in alternativa a Renzi?
Franco: e cosa ha detto?
Renzo: ha detto   in modo  – da magistrato qual è –  conciso e lapidario: “il Partito Democratico di Renzi a me non piace per niente”.
Franco: Emiliano? Grazie anche  alla sua mole possiamo dire: “il classico elefante in cristalleria” .
Ennio: una cosa però è certa: tutti i sondaggi demoscopici ci dicono con certezza che Renzi sarà riconfermato  Segretario del Partito Democratico . E allora sorgerà un problema per Emiliano: restare comunque nel Partito Democratico o seguire l’esperienza di Bersani, Speranza, del Presidente della Toscana Rossi e delle decine di Parlamentari che sono usciti dal Partito per dare vita ad una nuova formazione Politica?
Giacomo: ma se  il Partito Democratico non piace nemmeno a lui, che sa più segreti di quanto ne possa conoscere un piddino comune, perché dovrebbe piacere agli italiani?  Possiamo dire che il Prof. Ricolfi dell’Università di Torino ha visto bene quando l’ha bocciato sonoramente  con un secco 3 così motivato: “le sue scelte mi sono parse frutto di calcolo”.   
(Dai dialoghi svolti al Circolo della Concordia)

gcastronovo.blogspot.it

martedì 21 marzo 2017


Proseguiamo nella lettura e riflessione del testo della canzone composta da Francesco Guccini intitolata
“Canzone dei dodici mesi”,  soffermandoci a riflettere sul mese di marzo.

“Cantando marzo porta le sue piogge, la nebbia squarcia il velo,
porta la neve sciolta nelle rogge il riso del disgelo, il riso del disgelo…
          Riempi il bicchiere, e con l’inverno butta la penitenza vana,
l’ala del tempo batte troppo in fretta, la guardi, è già lontana, la guardi, è già lontana….

O giorni, o mesi che andate sempre via, sempre simile a voi è questa vita mia.
                              Diverso tutti gli anni, ma tutti gli anni uguale,
           la mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare.


gcastronovo.blogspot.it

sabato 18 marzo 2017

SE L’EX PREMIER RENZI E I SUOI CONSIGLIERI AVESSERO LETTO IL QOELET……
Franco: amici…. è da giorni che,  cominciando a capirci poco dell’attuale situazione politica che sta  attraversando  il nostro Paese, mi frulla una domanda per la testa.
Totò: su che argomento?
Franco: mi sto chiedendo come sia possibile una caduta così repentina delle quotazioni politiche del nostro ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi.  Oramai sono un lontano ricordo i giorni nei quali veniva incoronato Segretario del Partito Democratico! Lo ricordo bene: era, lo ricordo bene, il giorno dell’Immacolata del 2013.
Rodolfo: come non darti ragione, caro Franco! Basti pensare che Renzi non ha più la maggioranza neanche nei gruppi parlamentari. Io, a dire il vero, è da giorni che ho incominciato a chiedermi  se dietro questo momento innegabilmente negativo che Renzi sta attraversando non ci sia una qualche indecisione delle stelle , non si nasconda  un intrigo astrale o,  chiamatela se volete,   una congiunzione di stelle a lui particolarmente sfavorevole. Non dimentichiamo che Shakespeare  era solito sostenere che “è tutta colpa della luna, quando si avvicina troppo alla terra fa impazzire tutti”.
Giacomo: caro Rodolfo hai saputo volar alto tra le stelle, ma pur non escludendo del tutto gli intrighi astrali da te evocati, vorrei sentire anche l’opinione di qualcun altro dei presenti.
Alessio: ci esponga il suo pensiero il Prof. Vezio.
Vezio:  nella letteratura latina più di una volta incontriamo il motto il quale afferma che l’uomo “ipsus fingit fortunam est”,  cioè che “l’uomo si costruisce da sé la propria sorte”.  La variante italiana, alquanto nota a tutti noi, ci dice che “la sorte è come uno se la fa”.  E l’altro giorno, complici l’insistente pioggia e il forte vento, non essendo venuto al Circolo riflettevo anch’io sulla domanda che oggi l’amico Franco rivolge a tutti noi. Ebbene, sono arrivato alla conclusione che anche del nostro ex Presidente del Consiglio Renzi possiamo dire che  “la sua sorte è così come lui stesso se l’è costruita”. Vedete….
Giacomo: che cosa?
Vezio: sicuramente tutti noi ricordiamo le parole d’ordine con le quali Renzi scala prima la Segreteria del Partito Democratico e subito dopo la Presidenza del Consiglio:  “rottamare”, “asfaltare” erano i verbi che sentivamo in TV dalla mattina alla sera.
Ma quello che oggi voglio sottoporre alla nostra riflessione è il modo in cui prima annunciava e poi attuava i suoi due verbi:  la rottamazione e l’asfaltatura venivano utilizzati quali veri e propri  “sassi” lanciati anche contro politici che avevano fatto la storia del Partito Comunista Italiano di cui il Partito Democratico è l’erede. Si è trattato anche di politici che avevano ricoperto anche rilevanti cariche istituzionali.
E di sassi il nostro ex Presidente Renzi ne ha lanciati a destra e a manca così tanti da farsi non pochi nemici che si son fatti vivi con il Renzi rottamatore e asfaltatore  in occasione del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016. Come non ricordare poi la pattuglia di Senatori e Onorevoli che ultimamente hanno abbandonato il Partito Democratico provocando una scissione di alcune decine di parlamentari.
E’ una risposta, questa dei rottamati e degli asfaltati, che non ha ancora esaurito tutto il suo potenziale esplosivo nei confronti di Renzi.  Dovete infatti sapere che alla vicenda Renzi e al suo modo  di governare è applicabile non solo quanto ci  insegna la cultura latina, ma anche quanto ci insegna il libro dell’Antico Testamento chiamato  QOELET nel quale leggiamo che

“Per tutto c’è il suo momento,
un tempo per ogni cosa
sotto il cielo:
….
tempo di demolire, tempo di costruire,
…..
tempo di gettare sassi,
tempo di raccogliere sassi,,
tempo di piangere, tempo di ridere
tempo di guadagnare, tempo di perdere”.

Giacomo: Prof. Vezio….. lei ritiene  che Renzi e i suoi consiglieri, prima di prendere certe decisioni,  abbiano dedicato qualche ora di riflessione agli insegnamenti del Qoelet ?
 Vezio: amici miei……lo escluderei nel modo più categorico.   Penso che Renzi e i suoi consiglieri, impegnati com’erano a lanciare sassi, non abbiano avuto  il tempo di riflettere sull’insegnamento del Qoelet.
(Dai dialoghi svolti al Circolo della Concordia)

gcastronovo.blogspot.it

domenica 5 marzo 2017

            BOCCIATA L’ATTUALE DIRIGENZA DEL PARTITO DEMOCRATICO
Totò: amici…
Franco: di pure.
Totò: che ne dite di  Michele Emiliano, il Presidente della Regione Puglia?
Giacomo: per me è il simbolo del psicodramma che sta vivendo il Partito Democratico. Vedete…
Marco: prosegui pure.
Giacomo: oramai anche quelle del Partito Democratico sono porte girevoli come quelle di un albergo a ore.
Rodolfo: non ti sembra un’immagine forte?
Giacomo: sarà pure “forte” secondo la tua definizione. Ma l’immagine che ci trasmettono tutti gli attuali principali attori del Partito Democratico è proprio quella di un albergo ad ore: gente che va, gente che viene. Non ho mai capito, ad esempio,  cosa c’azzecchino i montiani di Scelta Civica con il Partito Democratico. Eppure sono stati così  in tanti coloro che abbandonata Scelta  Civica si sono accasati nel Partito Democratico, da potersi parlare di una vera e propria transumanza poco rispettosa dei loro elettori. Stiamo assistendo a  un continuo e incomprensibile andirivieni che disorienta non poco l’opinione pubblica. Sentiamo l’opinione del Prof. Vezio.
Vezio: amici… leggevo proprio qualche giorno fa  l’intervista al prof. Ricolfi dell’Università di Torino da parte del Quotidiano Nazionale. Non ha perdonato proprio nessuno:
a Renzi         ha dato  voto  5.
a Bersani     ha dato coto   5.
a D’Alema   ha  dato voto  4.
 Il voto più basso l’ha assegnato proprio a Michele Emiliano, motivandolo anche: “merita 3 perché le sue scelte mi sono parse frutto di calcolo”.
Totò: riflessioni all’altezza del nome!
Vezio: non è ancora finita! Sempre il Prof. Ricolfi ha così proseguito: “la scissione è solo una conseguenza della ristrettezza mentale e dell’avarizia morale dei protagonisti: la loro priorità non è il Paese, ma avere un ruolo di primo piano nella commedia della politica”
Amici…c’è di che preoccuparsi, piuttosto seriamente, per chi ha a cuore il bene del nostro Paese. E’ un giudizio che nella sua severità mette in dubbio la credibilità dell’attuale ceto politico e quindi anche del partito di loro appartenenza.   E’ un giudizio che getta ombre sul futuro del nostro Paese.
(Dai dialoghi svolti al Circolo della Concordia)

gcastronovo.blogspot.it