mercoledì 30 dicembre 2015

                                     ANNO  2015:   FRASI  STORICHE

“Io non ho invitato il Sindaco Marino, chiaro? E neppure gli organizzatori, ai quali io l’ho chiesto”.

(Santo Padre Papa Francesco)

mercoledì 23 dicembre 2015


VICENDA BANCHE: PER IL DIZIONARIO ZINGARELLI FREGARE E’ SINONIMO DI RUBARE
Giacomo: amici…cos’è una “fregatura”?
Renzo: come mai, perché questa domanda?
Giacomo: come…. perché? E’ un termine molto in voga in questi giorni in tutte le trasmissioni televisive che parlano delle quattro BANCHE salvate dal Governo Renzi. Banche tra le quali la più famosa è diventata la Banca Etruria per il fatto di avere avuto il papà del Ministro Boschi come Vice Presidente e dei familiari tra i dipendenti.
Alessio: Romano…tu che sei andato in biblioteca a prendere il dizionario della lingua italiana, puoi leggerci la definizione chiesta dall’amico Giacomo?
Romano: alla voce “fregatura”  leggo: “danno, inganno, imbroglio, raggiro; es. credeva che fosse un buon affare, ma è stata una tremenda fregatura” . E sottolineo l’aggettivo tremenda.
Sempre il nostro  Vocabolario  Zingarelli considera il verbo “fregare” sinonimo di “rubare” e fa questo esempio:  “mi hanno fregato l’orologio”.
Giacomo:  prof. Vezio … questo pomeriggio particolarmente silenzioso, esponga il suo pensiero.
Vezio: grazie amici. C’è poco da dire e da aggiungere a quanto ci dice il Vocabolario Zingarelli che sul tema è alquanto chiaro quando associa il verbo  “fregare”  al  verbo  “rubare”.  Ebbene: poiché i latini dicevano che  “in claris non fit interpretatio”  e cioè  “nelle questioni chiare non si dà adito ad interpretazione”, anch’io  mi attengo all’insegnamento del nostro Zingarelli.
Giacomo: ma la vicenda il nostro Presidente Renzi non la vede così chiara se propone l’istituzione di una Commissione parlamentar che indaghi sull’intera vicenda!
Vezio: la Commissione parlamentare,  amici miei,  in un quadro che nelle sue linee portanti appare già abbastanza chiaro, servirà a portare solo confusione.  A meno che la nostra classe politica non voglia aggiornare anche il nostro Zingarelli.
(Dai dialoghi svolti al Circolo della Concordia)

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martedì 22 dicembre 2015



IL SALVATAGGIO DA PARTE DEL GOVERNO RENZI DELLE QUATTRO BANCHE
                          BANCA  ETRURIA -      CARI  FERRARA
                         BANCA MARCHE -       CARI  CHIETI
CI INSEGNA CHE:
SOPRA LE BANCHE LA POLITICA                    CAMPA    e….. ?                  mentre…….
SOTTO LE BANCHE IL RISPARMIATORE         CREPA

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venerdì 18 dicembre 2015


     IL MINISTRO BOSCHI E L’IDEA DEL RUOLO DEL PARLAMENTO
            CHE  SIA LA  FORZA DEI  NUMERI  AD ESSERE  CON  NOI

Romano: amici…che ne dite della reazione poco istituzionale con la quale il Ministro piddino Maria Elena Boschi ha accolto l’iniziativa del Movimento 5 Stelle che ne ha chiesto le dimissioni dopo la scandalosa vicenda delle BANCHE  ETRURIA e MARCHE  e delle CASSE  DI RISPARMIO di FERRARA e CHIETI?
Marco: cosa ha detto di così interessante da suscitare la tua attenzione?
Alessio: ha commentato in modo alquanto sferzante la mozione di sfiducia che il Movimento 5 Stelle ha
presentato nei suoi confronti dicendo:  “ ANDIAMO IN AULA DOVE VEDREMO CHI HA I NUMERI”.
Ennio: sarebbe necessario che anche la Boschi e Renzi sapessero di che lacrime e sangue, rosso di dignitosa vergogna, grondano i volti di coloro che sono stati truffati dalla banche che alcuni definiscono  rosse, e che io non volendo entrare nel terreno paludoso della politica preferisco sostituire le esse con le t e definirle   rotte.
Giacomo: è un’affermazione, questa della Boschi,  che la dice lunga della marginalizzazione del Parlamento con il Governo Renzi. C’è di più: se inquadrata nel contesto dello scandalo delle banche, che un po’ tutti quanti stiamo vivendo, la reazione del Ministro Boschi sta senz’altro contribuendo  a creare un pesante clima di sfiducia dei risparmiatori nel nostro sistema bancario e nella politica che questo sistema dovrebbe regolamentare.   La parola al Prof. Vezio che chiede di intervenire.
Vezio: amici….permettetemi che dica senza fingimento alcuno il mio pensiero. E’ una dichiarazione che dimostra la scarsa sensibilità giuridica, politica,  istituzionale e direi il poco rispetto verso il ruolo, costituzionalmente garantito, che  la Boschi   e il suo Governo hanno verso il Parlamento.
Rodolfo: parole poco diplomatiche, le sue, Prof. Vezio! Come mai?
Vezio: una premessa: desidero che la nostra riflessione non venga condizionata dall’emotività cui, un po’ tutti noi stiamo cadendo stante l’elevato numero di vittime che la mala gestione delle banche ha lasciato sul campo. Vedete….Beppe Grillo tempo addietro ha così dichiarato: “Il Parlamento, ruolo centrale della nostra democrazia, è stato spossessato dal suo ruolo di voce dei cittadini….il Parlamento potrebbe chiudere domani, nessuno se ne accorgerebbe. E’ un simulacro …o lo seppelliamo o lo rifondiamo…”. Un giudizio alquanto impietoso che dovrebbe comunque indurre le forze politiche ad una seria riflessione sulla pericolosa deriva verso cui il nostro Parlamento oramai da tempo è pericolosamente spinto in nome di una democrazia governante e capace di assumere decisioni rapide.
Amici….questa sera, qui al nostro Circolo, sono presenti, se non erro, un ex Sindaco, due ex Assessori e un Consigliere attualmente in carica, tutte persone che ben sanno come funzionano i Consigli Comunali e le Giunte Municipali: in quanto organi collegiali,  la votazione viene dopo la discussione.  Anche in Parlamento avviene (meglio: dovrebbe avvenire) la stessa procedura: prima si discute e poi si passa al voto.
Un’ultima considerazione mi sia consentita: ricordiamoci, amici miei, che il termine Parlamento ha la stesa radice del verbo parlare: vuol dire che il Parlamento dovrebbe essere la sede dove si parla, si confrontano idee, si discute, in presenza di un problema,  sulla possibile soluzione da adottare. Ed è questo principio che, ultimamente entrato in crisi profonda con l’avvento del Governo Renzi, deve essere rivalutato pena il fallimento della funzione collegialità. Ed in questo non possiamo non dare ragione a Beppe Grillo quando parla di “attuale spossessamento del ruolo del Parlamento”
(dai dibattiti svolti al Circolo della Concordia)

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domenica 13 dicembre 2015

          PARTITO   DEMOCRATICO:  QUATTRO  NUOVE  SFUMATURE
Salvo: amici…che ne pensate dello “SCANDALO DELLE BANCHE” che tanti drammi  e sentimenti di paura sta provocando tra I RISPARMIATORI ITALIANI ?
Marco: si tratta di quattro banche, è il caso di dirlo, operanti in territori nei quali il Partito Democratico di Renzi  domina elettoralmente.
Giacomo: la vicenda non deve trarvi in inganno: sarà senz’altro una nuova favorevole  occasione di rilancio per la storia del Partito Democratico.
Alessio: in che senso? Spiegaci meglio il tuo pensiero.
Giacomo: il Partito Democratico è un partito dalle molteplici sfumature; stanno a dimostrarlo i molteplici cambiamenti di nome  (direi anche di insegne della “ditta”) in questi ultimi anni. Quando una ditta fallisce si pensa che  basti cambiare il nome e le insegne nella speranza che la gente dimentichi presto e i giovani addirittura non sappiano il passato. Anche nel partito fondato da Gramsci la pensano così.
Alessio:  Giacomo ….tornando alle sfumature?
Giacomo: a quelle che già possiede adesso può aggiungerne altre  quattro:

                  SFUMATURA                    BANCA  ETRURIA
                 
                 SFUMATURA                    BANCA MARCHE
 
                 SFUMATURA                    CARI  FERRARA    


                 SFUMATURA                    CARI  CHIETI