lunedì 25 dicembre 2023

 

 

PROVERBIO  DEL  GIORNO

(25 DICEMBRE, NATALE)

 

A  NATALE

FREDDO CORDIALE.

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domenica 24 dicembre 2023

 

 

 

COMUNE DI AGNA (PADOVA)

ALLE SCUOLE ELEMENTARI “DE AMICIS”

GESU’ DIVENTA CUCU’

 

La decisione di togliere ogni riferimento al Natale cattolico dal testo della recita natalizia, per non creare disagi negli alunni di altre religioni – così hanno motivato la loro decisione gli insegnanti  - sta provocando una seri di polemiche.

Queste alcune delle modifiche: 

sta per nascere Gesù                  diventa         dall’alto fa cucù

Natale di Gesù                              diventa        festa nel cielo blu

Signori Insegnanti una domanda:

Per andare dove volete andare dove andiamo?

Nell’attesa di una vostra risposta, che sicuramente non mancherà, Vi consiglio anche la filastrocca scioglilingua che cantavamo tanti anni fa:

Il cucù disse al cacà

che ne pensi del fefè?

Il fefè fa la pipì

la fefè fa la pupù.

La recita fu un trionfo di allegria e tanti dolci per tutti noi.

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lunedì 18 dicembre 2023

 

 

PROVERBIO  DEL  GIORNO

(18 DICEMBRE, SAN GRAZIANO)

 

A SAN GRAZIANO

LO SCALDINO IN MANO.

 

Il proverbio trae origine dal fatto che

la tradizione popolare, che associa l’inizio

del periodo più freddo dell’anno

al giorno di Santa Lucia, ci ricorda che

in questo periodo,  nelle case il freddo

veniva mitigato con bracieri e scaldini

alimentati a legna .

 

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domenica 17 dicembre 2023

 

 

PROVERBIO  DEL  GIORNO

(17 DICEMBRE, SAN MODESTO)

 

PER SAN MODESTO

L’INVERNO ORMAI E’ DESTO.

 

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mercoledì 13 dicembre 2023

 

 

PROVERBIO  DEL  GIORNO

(13 DICEMBRE, SANTA LUCIA)

 

DA SANTA LUCIA

IL FREDDO SI METTE IN VIA

 

Il proverbio trae origine dal fatto che

                       la tradizione popolare associa l’inizio

del periodo  più freddo dell’anno

al giorno di Santa Lucia.

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lunedì 11 dicembre 2023

 

 

PROVERBIO  DEL  GIORNO

(11 DICEMBRE, SAN DAMASO I°, PAPA)

 

SE SAN DAMASO VENERATE,

SARETE IN PACE CON CHI AMATE

 

Grazie alla sua iniziativa nel Concilio, chiamato poi

Ecumenico Costantinopolitano II°,

fu promulgato il “Credo” detto “Niceno-Costantinopolitano

nella versione che oggi si recita nella Messa.

 

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domenica 10 dicembre 2023

 

 

RIFLESSIONE  DELLA  DOMENICA

 

NAPOLEONE BONAPARTE:

COME ALESSANDRO MANZONI,

 SENZA NOMINARLO IN MODO ESPLICITO, RIESCE

A RACCHIUDERE  IN DUE PAROLE

LA SUA VICENDA STORICA .

EI FU”

Alessandro Manzoni

“IL CINQUE MAGGIO”

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venerdì 8 dicembre 2023

 

 

PROVERBIO  DEL  GIORNO

(8 DICEMBRE, FESTA DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE)

 

PER L’IMMACOLATA

INCOMINCIA LA VERNATA.

----------

Tradizione popolare vuole che in questo giorno

abbia inizio il freddo rigido dell’inverno.

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giovedì 7 dicembre 2023

 

 

PROVERBIO  DEL  GIORNO

(7 DICEMBRE, SANT’AMBROGIO)

 

SENZA LA NEVE A SANT’AMBROGIO

L’INVERNO SARA’ MOGIO.

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mercoledì 6 dicembre 2023

 

 

 

PROVERBIO  DEL  GIORNO

(6 DICEMBRE, SAN NICOLA DI BARI)

 

A SAN NICOLA DI BARI

LA RONDINE PASSA I MARI.

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martedì 5 dicembre 2023

 

 

 

MONSIGNOR VIGANO’ LA PENSA COSI’:

RAPPORTI TRA STAMPA ITALIANA E POTERE

 

I GIORNALISTI HANNO ACCETTATO

SENZA ALUN SCRUPOLO DI COSCIENZA

DI PROSTITUIRSI AL POTENTE,

GIUNGENDO A CENSURARE LA VERITA’ E

A DIVULGARE MENZOGNE SPUDORATE.

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lunedì 4 dicembre 2023

 

 

PROVERBIO  DEL  GIORNO

(4 DICEMBRE, SANTA BARBARA)

 

A SANTA BARBARA STA’

INTORNO AL FUOCO E GUARDALO.

 

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venerdì 1 dicembre 2023

 

 

I  MESI DELL’ANNO  IN FILASTROCCA

(DICEMBRE)

 

Dicembre gelato

non va disprezzato.

 

A Dicembre via dal cuore

ogni lite, ogni rancore.

 

Dicembre ammazza l’anno

e lo sotterra.

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giovedì 30 novembre 2023

 

 

QUANDO A SCUOLA, PER RICORDARE

IL NUMERO DEI GIORNI DI OGNI MESE DELL’ANNO,

IMPARAVAMO A MEMORIA:

 

30 GIORNI HA NOVEMBRE

CON APPRIL, GIUGNO E SETTEMBRE,

DI 28 CE N’E’ UNO,

TUTTI GLI ALTRI NE HAN 31.

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domenica 26 novembre 2023

 

 

RIFLESSIONE  DELLA  DOMENICA

 

LA “SCOMMESSA DI PASCAL” CIRCA L’ESISTENZA DI DIO”

 

“CREDERE IN DIO CONVIENE PERCHE’:

-SE DIO ESISTE, SI OTTIENE LA SALVEZZA;

- SE CI SBAGLIAMO, SI E’ VISSUTA UN’ESISTENZA

LIETA RISPETTO ALLA CONSAPEVOLEZZA

DI FINIRE I N POLVERE”

Il ragionamento logico del matematico/filosofo BLAISE PASCAL (1623/1662) circa l’esistenza di Dio.

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venerdì 24 novembre 2023

 

 

 

NOME: ROSSELLA  NAPPINI

ANNI: 52

PROFESSIONE: INFERMIERA

RESIDENZA: ROMA

VITTIMA DELLA VIOLENZA SULLE DONNE

 

Vorrei che domani 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, si parlasse anche della tragica fine di ROSSELLA NAPPINI.

Perché  vogliamo ricordarla?   

Perché, nonostante la sua tragica fine, non è stata oggetto dell’attenzione necessaria né della stampa, né della politica.

In breve.

La Rossella ha una relazione con un extracomunitario, il, marocchino Adhil Harrati.

Come capita spesso nella vita, la Rossella decide di chiudere la relazione. Decisione non accettata da Adhil il quale il pomeriggio del 4 settembre 2023 si reca nell’androne di casa della Rossella in attesa del suo rientro.

La Rossella non ha nemmeno il tempo di rendersi conto di ciò cui sta andando incontro che viene ridotta in fin di vita con una decina di coltellate. Lui si da alla fuga e la Rossella muore, priva di un aiuto, tra atroci sofferenze.

Quando l’ambulanza arriva è già troppo tardi e così anche la Rossella va ad aggiungersi al tragico e lungo elenco delle donne vittime della violenza maschile.

La tragica fine della Rossella si consuma nel più assordate e incomprensibile silenzio della stampa e in assenza di una qualche forma di sincera indignazione da parte delle organizzazioni femministe. E tutto ciò nonostante l’efferatezza della violenza consumata sul corpo della Rossella.

Perché nessuna manifestazione di solidarietà? Forse non era considerata funzionale agli interessi di qualcuno?

Auspichiamo che domani 25 novembre in tutte le manifestazioni per l’eliminazione della violenza contro le donne la ROSSELLA NAPPINI VENGA DOVEROSAMENTE RICORDATA E ANNOVERARTA TRA LE VITTIME DEL FEMMINICIDIO

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domenica 19 novembre 2023

 

 

 

PENSIERO  DELLA  DOMENICA

 

GUERRA  ISRAELO/PALESTINESE

 

GLI OSPEDALI CIVILI NON POSSONO ESSERE TRASFORMATI

IN CAMPI DI BATTAGLIA

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venerdì 17 novembre 2023

 

 

SCIOPERO SINDACALE: OGNUNO HA LE SUE RAGIONI DA RIVENDICARE.

 

Totò: amici….. è proprio vero!

Santo: che cosa?

Totò: che il mondo è fato a scale e c’è chi scende e c’è chi sale!

Santo: a che proposito questa tua riflessione?

Totò: oggi s’è svolto lo sciopero generale indetto dalle segreterie nazionali dei Sindacati C. G. I. L. e U.I.L. Uno sciopero che, ancora una volta, non trova tutti d’accordo.

Ambrogio: comprendo, è stato sempre così! Sempre più difficile raggiungere il consenso unanime tra tutte le categorie che costituiscono il mondo del lavoro.

Totò: è proprio così. Ma questa volta c’è una categoria che, pur  svolgendo un lavoro  del tutto speciale e alquanto rischioso, è contraria allo sciopero  perché con la chiusura della sua azienda dichiara di trovarsi priva di lavoro.

Ambrogio: di quale categoria parli?

Totò: della categoria delle borseggiatrici la cui rappresentanza sindacale, dopo aver dichiarato alla stampa  di non poter aderire allo sciopero, stigmatizza aspramente le sigle sindacali che hanno indetto questo nuovo sciopero.

Santo: cosa vogliono? Cosa rivendicano?

Totò: hanno presentato alla stampa un loro documento ufficiale nel quale leggiamo:

“basta con questi scioperi che coinvolgono anche i mezzi di trasporto pubblico. Noi sui bus e sui tram ci lavoriamo ogni giorno. Lasciarli nei depositi significa che viene a mancarci il nostro lavoro quotidiano”.

(Dai Dialoghi svolti al Circolo della Concordia)

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sabato 11 novembre 2023

 

 

IL  SANTO  DEL  GIORNO

(SAN  MARTINO)

Dalla poesia di Vincenzo Cardarelli (“Santi del mio Paese”), nella quale passa in rassegna i Santi onorati e festeggiati nel suo paese natale ( Corneto Tarquinia - Viterbo), stralciamo i versi con i quali ci presenta San Martino quale protettore nelle più svariate e diverse circostanze della vita.

Santi del mio Paese

…………

Vien San Martino che piove e c’è il sole,

vedi le vecchie che fanno all’amore.

Rustico è San Martin, prospero, antico,

e dell’invidia natural nemico.

Caccia di dosso il malocchio al bambino,

dà salute e abbondanza San Martino.

Sol che lo nomini porta fortuna

E fa che abbiamo sempre buona luna.

Volgasi a lui chi vuol vita beata,

in ogni istante della sua giornata.

………………

VINCENZO CARDARELLI

 

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PROVERBIO  DEL GIORNO

11 NOVEMBRE

 

PER SAN MARTINO CADONO LE FOGLIE

E SI SPILLA IL VINO.

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giovedì 2 novembre 2023

 

 

 

IN MEMORIA  DEI NOSTRI CARI

 

MAMMA  MIA

Mamma mia com’è volato er tempo,

me pare jeri che me tenevi in grembo,

de notte me facevi guardà la luna.

E me dicevi: “ ne la vita ci vo’ fortuna!

Ce vo’ l’amore e pure la buona sorte…

Ma poi finisce tutto co’ la morte!

A.    Orgera

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mercoledì 1 novembre 2023

 

 

I  MESI  DELL’ANNO  IN FILASTROCCA

(NOVEMBRE)

 

Novembre va in montagna

e abbacchia la castagna.

 

Novembre gelato,

addio seminato.

 

Chi non semina di Novembre

presto o tardi se ne pente.

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martedì 24 ottobre 2023

 

 

E SE LA GUERRA NON FOSSE LO STRUMENTO PIU’ IDONEO PER RISOLVERE IL CONFLITGTO ISRAELO/PALESTINESE?

 

Leggo con la solita dovuta attenzione l’intervento dell’On. Raniero La Valle del 13 ottobre 2023 dal titolo “Piangere su Gerusalemme” pubblicato lo stesso giorno sul quotidiano on line Grotte.info.Quotidiano.

Mi soffermo a riflettere sull’incipit del suddetto intervento dove l’Autore ci ricorda che Gesù Cristo quando entra a Gerusalemme con i suoi discepoli, quel giorno (che la nostra liturgia poi chiamerà Domenica delle Palme), la folla, così come ci dice l’Evangelista San Luca nel suo Vangelo (cap. 19), lo acclama e lo applaude dicendo:

“Benedetto colui che viene,

il re, nel nome del Signore.

Pace in cielo e gloria nel più alto dei cieli”.

Ma Gesù non si compiace affatto di questo successo di popolo che in corteo lo accompagna verso il Tempio. Anzi, nonostante gli applausi e gli osanna che la folla gli tributa, vedendo dall’alto la città di Gerusalemme, piange su di essa dicendo: “Gerusalemme, se avessi compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace! Ma ora è stato nascosto ai tuoi occhi…”

Nonostante siano trascorsi duemila anni risuona ancora alle nostre orecchie il richiamo di Gesù alla città di Gerusalemme per il fatto di non aver “compreso cosa porta alla pace”. La pace! Un tema più che mai attuale in questi giorni: basti pensare alla tragedia che stanno vivendo Palestinesi e Israeliani.

Ma cosa porta alla pace?

E’ una domanda che esige una risposta scevra di ogni ambiguità. La risposta ce la fornisce lo stesso La Valle richiamando il filosofo spagnolo Raimundo Panikkar secondo cui “la pace non si raggiunge mai con la vittoria di uno dei due litiganti perché prima o poi il vinto risorge e si vendica”.

Altrimenti detto: una pace duratura non si raggiungerà mai attraverso la vittoria di una delle due parti in conflitto a scapito dell’altra.

E poiché la vittoria presuppone lo svolgimento di un conflitto, ci sia consentito affermare che:

-la guerra non è la strada maestra che porta ad una pace duratura.

-la pace fugge sia dal campo dei vincitori che dal campo dei vinti.

Ma se escludiamo il ricorso alla guerra come potremo risolvere il conflitto israelo/palestinese e raggiungere una pace duratura?

Ci insegna il Monaco del Mondo che:

“LA PACE SI FA CON AGO E FILO,

RICUCENDO LE FERITE,

NELLA LABILE SPERANZA

CHE POSSANO SMETTERE DI SANGUINARE”.

Mettiamo quindi da parte bombe e cannoni e attrezziamo i contendenti di  strumenti più umili quali sono ago e filo.

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sabato 21 ottobre 2023

 

 

PENSIERO  DEL  GIORNO

INDUSTRIA BELLICA

 

FINCHE’ C’E’ GUERRA C’E’ LAVORO

E FINCHE’ C’E’ LAVORO

 C’E’ VITA PER I FORTI E MORTE PER I DEBOLI.

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giovedì 19 ottobre 2023

 

 

RIFLESSIONE DEL GIORNO

 

CREDERE IN DIO

E’ PIU’ LOGICO E SCIENTIFICO CHE

CREDERE NEL NULLA.

Antonino Zichichi (Fisico)

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domenica 8 ottobre 2023

 

 

GUERRA UCRAINA/RUSSIA

GUERRA PALESTINA/ ISRAELE

A QUANDO LA PACE?

 

LA PACE SI FA CON AGO E FILO,

RICUCENDO LE FERITE,

NELLA LABILE SPERANZA

CHE POSSANO SMETTERE DI SANGUINARE.

Monaco del Mondo

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domenica 1 ottobre 2023

 

 

DAI SUPERMERCATI S

 ESSELUNGA ALLE AULE PARLAMENTARI

On. Cencio: collega…

On. Straccio: dimmi pure.

On. Cencio: che ne dici delle polemiche provocate dallo spot della Esselunga con la pesca di Emma?

On. Straccio: la Bibbia ci dice che “da quando Eva mangiò la mela ha combinato dei grossi guai..”

On. Cencio: non ci avevo pensato! Ancora una volta hai ragione tu.

On. Straccio: vedi…

On. Cencio: che cosa?

O. Straccio: è con la mela di Eva che ebbero inizio i guai dell’umanità; guai che purtroppo costituiscono l’eredità lasciataci dai nostri genitori Adamo ed Eva.

On. Cencio: e se alla mela aggiungiamo la pesca?

On. Straccio: semplice!

              VUOL DIRE CHE SIAMO ALLA FRUTTA.

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I  MESI  DELL’ANNO  IN  FILASTROCCA

(OTTOBRE)

 

Se Ottobre è piovarolo

è pure fungaiolo.

 

Ottobre piovoso

campo prosperoso.

 

D’Ottobre in cantina

da sera a mattina.

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sabato 30 settembre 2023

 

SETTEMBRE NELLA MUSICA ITALIANA

 

Ricordiamo il mese di settembre, arrivato al suo ultimo giorno, con il brano “SETTEMBRE” interpretato dall’artista napoletano  Peppino Gagliardi al concorso canoro  “Un disco per l’estate” del 1970 classificandosi al 2° posto.

            SETTEMBRE

Fra qualche giorno finirà l’estate

E sulla spiaggia niente resterà

Le ore passate saranno un ricordo

Che noi porteremo lontano, io e te…

L’estate se ne andrà insieme al sole

L’amore se n'è andato già con lei

Le prime gocce baciano la sabbia

E stanno già bagnando gli occhi miei

Settembre poi verrà, ma senza sole

E forse un altro amore nascerà

Settembre poi verrà, ma non ti troverà

E piangeranno solo gli occhi miei

Settembre poi verrà, ma non ti troverà

E piangeranno solo gli occhi miei

E piangeranno solo gli occhi miei

E piangeranno solo gli occhi miei

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giovedì 28 settembre 2023

 

 

PARTITO  DEMOCRATICO: BEGHE IN FAMIGLIA

 

          MI AUGURO CHE L’ONOREVOLE ELLY SCHLEIN

QUANDO SI AVVALE DEL CONSULENTE DI COLORE PER

QUESTE FANTASTICHE PRESTAZIONI

SI FACCIA ALMENO RILASCIARE UNA RICEYUTA FISCALE”

Vincenzo de Luca, Presidente Regione Campania

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mercoledì 27 settembre 2023

 

 

PROVERBIO  DEL  GIORNO

(26 SETEMBRE, SS. COSMA E DAMIANO)

 

Per San Cosma e San Damiano ogni male sia lontano.

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domenica 24 settembre 2023

 

 

FRANCIA, ITALIA E MIGRANTI

NE PARLANO  MACRON E LA GIORGIA

 

MACRON : I MIGRANTI? E’ MEGLIO CHE VE LI TENIATE VOI.

GIORGIA: PERCHE’? COME MAI?

MACRON: CARA GIORGIA…..COME CI DICE GIULIO CESARE NELL’INCIPIT DEL SUO DE BELLO GALLICO  GALLIA EST OMNIS DIVISA I N PARTES TRES, QUARUM UNA  INCOLUNT BELGAE, ALIAM  AQUITANI, TERZIAM  QUI IPSORUM LINGUA CELTAE NOSTRA GALLI APPELLANTUR”

GIORGIA: TI FACCIO UNA PROPOSTA: RIDISEGNA LA TUA GALLIA COSI’ DA OTTENERE UNA QUARTA PARTE DA DESTINARE A COLORO CHE VOGLIONO VENIRE PROPRIO NEL TUO PAESE.

MACRON: MA E’ COSI’ DIVISA IN TRE PARTI DAI TEMPI DI GIULIO CESARE CHE TU, ROMANA COME SEI, CONOSCI MEGLIO DI ME. FRA POCHI MESI SI SVOLGERANNO LE ELEZIONI EUROPEE CHE MI IMPEDISCONO DI PRENDERE IN CONSIDERAZIONE LA TUA PROPOSTA. NON POSSO ACCOGLIERE LA TUA RICHIESTA.

GIORGIA: TI FACCIO UNA PROPOSTA ALTERNATIVA.

MACRON: PARLA PURE, VEDIAMO.

GIORGIA: SO CHE GLI AQUITANI NON SONO NUMEROSI E SONO UN POPOLO PACIFICO. POTRESTI OSPITARLI NEL LORO TERRITORIO. PENSO CHE POSSANO CONVIVERE PACIFICAMENTE INSIEME.

MACRON: COME DITE VOI A ROMA, ALLA GARBATELLA, NON DISTURBARE IL CANE CHE DORME. IO GLI AQUITANI LI CONOSCO BENE E POSSO DIRTI CHE LA COABITAZIONE CON GLI AFRICANI  NON SAREBBE  AFFATTO PACIFICA.

GIORGIA: QUINDI?

MACRON: CARA GIORGIA…. E’ MEGLIO PER LORO E PER TUTTI NOI CHE VE LI TENIATE VOI; TANTO, E QUESTO GLIELO PUOI SPIEGARE TU….

GIORGIA: SCUSAMI SE TI INTERROMPO.  NON PROPORMI UN’ALTRA TRAPPOLA COME L’ACCORDO DI DUBLINO COL SUO FAMIGERATO “PAESE DI PRIMO APPRODO”

MACRON: NO CARA GIORGIA….. NON MI PERMETTEREI!  SI TRATTA MOLTO PIU’ SEMPLICEMENTE DI FAR CAPIRE LORO  CHE ALLA FINE NON E’ CHE POI SIANO  MOLTO LONTANI DALLA GALLIA. SI TROVANO A MENO DI VENTIMIGLIA DALLA GALLIA DA LORO TANTTO SOGNATA!

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mercoledì 20 settembre 2023

 

 

 

EMERGENZA  MIGRANTI: QUALE SOLUZIONE?

Totò: amici….continuo a chiedermi se vi siano sistemi alternativi a questo modo in cui la politica italiana continua a  gestire l’emergenza migranti.

Nenè:  la politica italiana,  maggioranza e minoranza compresa , di fatto risulta paralizzata a tal punto  da non essere capace di prendere decisioni utili per gli stessi migranti e per il Paese Italia.

Ambrogio: la cosa più grave è che, maggioranza e minoranza hanno da sempre  i sul “fenomeno migrazione” visioni completamente divergenti fra loro e ognuno ha una sua terapia alla quale non intende rinunciare. 

Santo: cosa ci dice il prof. Vezio?

Vezio: maggioranza e minoranza sono purtroppo come le due gambe di una persona.

Santo: Quindi?

Vezio: amici… dopo aver sentito le riflessioni degli amici Nenè e Ambrogio, dico un’ovvietà sulla quale riflettere: una gamba non può muoversi da sola, se l’altra resta ferma. O meglio ancora: una gamba non può andare a destra, se l’altra va a sinistra e viceversa.

(Dai Dialoghi svolti al Circolo della Concordia)

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mercoledì 13 settembre 2023

 

 

COMIZI   ELETTORALI

Candidato Sindaco: Cittadini…. s e io sarei rieletto Sindaco sistemerei le buche in tutte le strade cittadine.

Dalla Piazza si alza un coro che grida ad alta voce:

FOSSI…..FOSSI…..FOSSI…..FOSSI

Risponde il Sindaco: voglio essere credibile, anche questi, state tranquilli

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venerdì 1 settembre 2023

 

 

I  MESI  DELL’ANNO  IN  FILASTROCCA

(SETTEMBRE)

 

Chi lavora di Settembre

fa bel solco e poco rende.

 

Settembre la notte

al dì contende.

 

Settembre caldo e asciutto,

matura ogni frutto.

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mercoledì 30 agosto 2023

 

 

COMUNE DI CAIVANO (NA)

IL GRIDO DI DOLORE DEL PRESIDENTE DELLA

REGIONE  CAMPANIA VINCENZO DE LUCA

 

“CAIVANO E’ UN INFERNO IN TERRA, QUI SERVE L’ESERCITO”.

“BISOGNA DECIDERE PER UN ANNO DI TAGLIARE AI DELINQUENTI CHE TRAFFICANO IN DROGA L’ARIA CHE RFESPIRANO”.

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lunedì 28 agosto 2023

 

 

LA  SINISTRA  CHE  VORREI

 

VORREI UNA SINISTRA CHE DINNANZI AD UNA CASA OCCUPATA ABUSIVAMENTE ( CIOE’ SENZA ALCUN TITOLO LEGITTIMANTE L’OCCUPAZIONE ) :

-DIFENDA APERTAMENTEIL SUO LEGITTIMO PROPRIETARIO;

-CONDANNI ALTRETTANTO APERTAMENTE L’AZIONE DELL’CCUPANTE ABUSIVO.

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martedì 15 agosto 2023

 

 

 

RICORDANDO IL SOCIOLOGO

 FRANCESCO  ALBERONI

 

E’ morto Francesco Alberoni, il sociologo che studiò i principali aspetti della società italiana. I suoi interessi culturali lo portarono a studiare i grandi fenomeni sociali e di costume che caratterizzarono il dopoguerra italiano con quell’imponente  fenomeno migratorio interno che rimescolò i confini interni, sia geografici che sociali, del nostro Paese.

Un fenomeno che fece di Milano, Torino e Genova il cuore pulsante del miracolo economico italiano.

Tra le sue opere  più famose gli studi sui movimenti collettivi e sui processi amorosi. Qui vogliamo ricordare una pagina tratta dal  volume  “L’arte del comando”, Rizzoli ed. del 2002.

“Dobbiamo ricordare che chiunque si trovi in una posizione di responsabilità, incontrerà anche avversari malvagi, personalità avide, invidiose, violente, crudeli, capaci di ogni inganno e di ogni menzogna.

Il potere rende luminose le virtù, ma ingigantisce i vizi.

 Per giudicare moralmente una persona dobbiamo domandarci: se costui avesse il potere, come si comporterebbe? Quella donna aggressiva, cosa farebbe se fosse ministro. Quel personaggio come si comporterebbe se fosse il Presidente del Consiglio?

L’esercizio del giusto potere richiede un animo nobile e una grande forza morale, ma sono ben pochi coloro che li posseggono.

Il potere è il luogo della competizione e della lotta, e spesso vincono i personaggi spregiudicati e violenti …si fanno strada con le minacce e la corruzione. ….Bisogna smascherarli e denunciarli perché agiscono come sorgente di infezione”. (pag. 165)

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giovedì 10 agosto 2023

 

 

8 AGOSTO 1956 – 8 AGOSTO 2023

67° ANNIVERSARIO DELLA TRAGEDIA DI

                                      MARCINELLE

Siamo nel 1946, nell’immediato dopoguerra con milioni di disoccupati e intere zone dove regnava incontrastata la povertà. Proprio in queste zone del nostro Paese vengono affissi dei manifesti per incoraggiare gli italiani privi di lavoro a partire per il Belgio con messaggi alquanto allettanti: “salari elevati, assegni familiari, ferie pagate, pensionamenti anticipati..)

Tutti gli italiani che aderirono alla “proposta italo/belga” furono destinati alle miniere di carbone e molti alla miniera di  Marcinelle, località che diventerà il simbolo dell’emigrazione italiana in Belgio: nel decennio 1946-1956 furono quasi 150.000 gli Italiani che lasciarono il nostro Paese per andare a lavorare nelle miniere di carbone del Belgio.

Tra Italia e Belgio era stato stipulato e sottoscritto, a tal proposito, un  apposito accordo: l’Italia doveva inviare in Belgio 2.000 uomini a settimana da destinare alle miniere di carbone e quest’ultimo si impegnava, in cambio, a fornire all’Italia 200 chilogrammi di carbone al giorno per ogni minatore. Un vero e proprio baratto da far accapponare la pelle: carbone/manodopera da inviare nelle viscere della terra.

E fu proprio a Marcinelle che l’8 agosto del 1956 si verificò la tragedia che consegnò alla storia dell’attività mineraria in Europa una delle pagine più dolorose.

Era un mercoledì quell’8 agosto del 1956. Anche quel giorno 274 Minatori (quelli del turno mattutino) erano già scesi nelle viscere della terra a 1.000 metri – sì un Km. -sottoterra per iniziare a estrarre carbone quando si verifica un’immane tragedia. Un vasto incendio divampò all’interno della miniera che causò un vero e proprio disastro che provocò  la morte di:

136 Minatori italiani, 95 belgi, 8 polacchi, 6 greci, 5 tedeschi, 5 francesi, 3 ungheresi, 1 inglese, 1 olandese, 1, russo, uno ucraino e così per un totale di 262 vite umane.

Fu l’Italia a pagare un tributo così  pesante, che  fece di Marcinelle il simbolo della catastrofe degli italiani all’estero”.

La parola  “catastrofe” ci sembra la più appropriata perché non sapremo mai, se non in via approssimativa, quale sia il numero di coloro che direttamente o indirettamente morirono in fondo alla miniera di Marcinelle. Un numero difficile da determinare perché le Aautorità belghe avevano deciso che  il decesso, per essere definito ascrivibile al lavoro in miniera,  doveva necessariamente avvenire dentro la miniera. Infatti i decessi in ospedale, sebbene causati direttamente dal lavoro in miniera,  non venivano registrati, specie nei primi anni,  come “morti sul lavoro”;  e ciò  per una ragione molto semplice: evitare gli indennizzi di legge alle famiglie delle vittime. Ai deceduti vanno poi aggiunti gli “inabili permanenti”. Per non parlare ancora di coloro che contrassero la silicosi……

Marcinelle: fotografia simbolo  dell’emigrazione italiana che, anche a distanza di tanti anni, ci fa dire con Libero Bovio, autore di “lacreme napulitane,”

COMM’E’ AMARO ‘STU PANE

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