martedì 15 agosto 2023

 

 

 

RICORDANDO IL SOCIOLOGO

 FRANCESCO  ALBERONI

 

E’ morto Francesco Alberoni, il sociologo che studiò i principali aspetti della società italiana. I suoi interessi culturali lo portarono a studiare i grandi fenomeni sociali e di costume che caratterizzarono il dopoguerra italiano con quell’imponente  fenomeno migratorio interno che rimescolò i confini interni, sia geografici che sociali, del nostro Paese.

Un fenomeno che fece di Milano, Torino e Genova il cuore pulsante del miracolo economico italiano.

Tra le sue opere  più famose gli studi sui movimenti collettivi e sui processi amorosi. Qui vogliamo ricordare una pagina tratta dal  volume  “L’arte del comando”, Rizzoli ed. del 2002.

“Dobbiamo ricordare che chiunque si trovi in una posizione di responsabilità, incontrerà anche avversari malvagi, personalità avide, invidiose, violente, crudeli, capaci di ogni inganno e di ogni menzogna.

Il potere rende luminose le virtù, ma ingigantisce i vizi.

 Per giudicare moralmente una persona dobbiamo domandarci: se costui avesse il potere, come si comporterebbe? Quella donna aggressiva, cosa farebbe se fosse ministro. Quel personaggio come si comporterebbe se fosse il Presidente del Consiglio?

L’esercizio del giusto potere richiede un animo nobile e una grande forza morale, ma sono ben pochi coloro che li posseggono.

Il potere è il luogo della competizione e della lotta, e spesso vincono i personaggi spregiudicati e violenti …si fanno strada con le minacce e la corruzione. ….Bisogna smascherarli e denunciarli perché agiscono come sorgente di infezione”. (pag. 165)

gcastronovo.blogspot.it

 

 

   

 

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