mercoledì 30 dicembre 2020
lunedì 21 dicembre 2020
domenica 13 dicembre 2020
martedì 8 dicembre 2020
martedì 1 dicembre 2020
martedì 24 novembre 2020
lunedì 23 novembre 2020
giovedì 19 novembre 2020
mercoledì 11 novembre 2020
domenica 8 novembre 2020
sabato 7 novembre 2020
lunedì 2 novembre 2020
domenica 1 novembre 2020
PROVERBIO DEL GIORNO
lunedì 26 ottobre 2020
mercoledì 21 ottobre 2020
martedì 13 ottobre 2020
domenica 11 ottobre 2020
giovedì 8 ottobre 2020
mercoledì 7 ottobre 2020
domenica 4 ottobre 2020
domenica 27 settembre 2020
SETTEMBRE NELLA
CANZONE ITALIANA
29 settembre
Seduto in quel caffè io non pensavo a te (Giornale radio:
ieri 29 settembre)
Guardavo il mondo che girava intorno a me (In tal modo, nella ricorrenza del 29
settembre)
Poi d'improvviso lei sorrise
E ancora prima di capire
Mi trovai sotto braccio a lei
Stretto come se non ci fosse che lei
Vedevo solo lei
E non pensavo a te
E tutta la città
Correva incontro a noi
Il buio ci trovò vicini
Un ristorante e poi di corsa
A ballar sotto braccio a lei
Stretto verso casa abbracciato a lei
Quasi come se non ci fosse che lei
Come se non ci fosse che lei
Quasi come se non ci fosse che
Quasi come se non ci fosse che lei
Mi son svegliato e, e sto pensando a te
Ricordo solo che, che ieri non eri con me
(Mogol, Lucio Battisti)
Scritta dalla coppia Mogol/Battisti, viene interpretata e
portata al successo nel marzo del 1967 dall’Equipe 84, la band capitanata da
Maurizio Vandelli. Successivamente lo stesso Battisti ne incise una sua
versione.
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domenica 20 settembre 2020
STORIA D’ITALIA - BRECCIA DI
PORTA PIA (20 SETTEMBRE 1870)
Il 20
settembre 1870 (quindi oggi ricorrono 150 anni) le truppe militari del neonato
Regno d’Italia
entravano nella città di Roma portando così a compimento il
lungo cammino che si concluse proprio quel giorno con la realizzazione dell’unità d’Italia.
L’operazione militare, nota come “breccia
di Porta Pia”, determinò infatti l’annessione
dei territori dello Stato Pontificio al
Regno d’Italia.
L’anno successivo la capitale d’Italia fu trasferita da
Firenze a Roma, realizzando così il sogno di Camillo Benso, conte di Cavour che
in un discorso tenuto al Parlamento del Regno di Sardegna l’11 ottobre 1860 così
dichiarava: “la nostra stella, o
Signori, ve lo dichiaro apertamente, è di fare che la Città eterna, sulla quale
25 secoli hanno accumulato ogni genere di gloria, diventi la splendida capitale
del Regno Italico”.
Il 20 settembre fu giorno di festa nazionale fino al 1930,
quando fu abolito a seguito della firma dei Patti Lateranensi.
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Giuseppe Castronovo
giovedì 17 settembre 2020
domenica 13 settembre 2020
ANNO SCOLASTICO 2020/2021 –
PROBLEMA FORNITURA ARREDI:
BANCHI DI LEGNO
O BANCHI DI NEBBIA?
Ersilio:
amici… al Ministero della Pubblica Istruzione si corre contro il tempo per
iniziare ufficialmente l’anno scolastico 2020/2021 il 14 settembre!
Renzo:
mancano gli insegnanti e tante cattedre risultano ancora scoperte!
Totò: il
problema s’è ulteriormente aggravato da quando il Ministro Azzolina ha deciso che
il bando di gara per la fornitura di arredi scolastici avrebbe dovuto contenere la prescrizione che i banchi devono
essere con le ruote.
Nenè: un
bando che all’inizio conteneva non pochi vizi sostanziali che avrebbero potuto
aprire contenziosi a non finire!
Totò: ma
l’aspetto più grave sta nel fatto che il bando di gara sia stato più volte
modificato anche dopo la pubblicazione della prima versione:
-una prima
volta per allungare, nel rispetto delle previsioni del Codice degli appalti, il
termine di scadenza per la presentazione delle offerte dal 30 luglio al 5
agosto;
-una seconda
volta per determinare la capacità di produzione di banchi nell’ultimo triennio.
Eppure,
nonostante tutto ciò, una delle aziende alle quali era stata inizialmente
affidata la fornitura di un lotto di banchi risultava che organizzasse e promuovesse eventi fieristici e non disponesse di uno
stabilimento e non avesse mai prodotto arredi scolastici. Mi chiedo come
mai la Commissione abbia accettato l’offerta di un’azienda che presenta solo
questi titoli che nulla hanno a che vedere con la fornitura di banchi
scolastici e, amici miei sentite, risulta avere un capitale sociale di soli 4.000 euro.
Nenè: rimango alquanto perplesso dinnanzi
alla grossolanità degli errori commessi da coloro che hanno redatto questo
bando di gara! Si dovrebbe trattare di Dirigenti esperti e con tanti anni di
esperienza alle spalle.
Franco: anch’io caro Nenè la penso
come te. Diamo la
parola a lei prof. Vezio.
Vezio: la
Scuola – e lo scriverei con esse maiuscola – voi sapete che è stata il mio
mondo e continua ad esserlo ancora oggi. Preferisco quindi non parlare su
queste vicende.
Franco: ma
ci dica una sua riflessione.
Vezio: ve lo
dico a malincuore ma quello che vedo in
tutta questa operazione messa in piedi dal Commissario Arcuri, per la fornitura di banchi e sedie, posso riassumerla così:
“Molti banchi di nebbia”. Almeno per
il momento la vedo così.
Nenè: dalle
sue parole emerge comunque un atto di speranza che l’operato del Governo possa
migliorare.
Vezio:
ripeto che amo la Scuola e siccome al Governo abbiamo un Ministro che di nome
fa Speranza, vi dico che la Speranza anche questa volta sarà l’ultima a morire.
Del resto non dobbiamo dimenticare…
Nenè: che cosa?
Vezio: che i
banchi sono con le ruote: potranno ritardare rispetto alla tabella di marcia di
qualche settimana, ma prima o poi arriveranno. Concludo ricordandovi ancora una
volta che c’è un Ministro di nome Speranza al Governo; e questo mi autorizza a
ben sperare.
(Dai
Dialoghi svolti al Circolo della Concordia)
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Giuseppe
Castronovo
domenica 6 settembre 2020
sabato 5 settembre 2020
giovedì 3 settembre 2020
lunedì 24 agosto 2020
martedì 11 agosto 2020
Luntano, no... nun ce resisto cchiù!
Dice che c'è rimasto sulo 'o mare,
Che è 'o stesso 'e primma... chillu mare blu!
Tengo 'o core scuro scuro...
Ma pecché, pecché ogne sera,
Penzo a Napule comm'era,
Penzo a Napule comm'è?!
Chistu core mme se schianta,
Quanno sento 'e dí da 'a gente
Ca s'è fatto malamente
Stu paese... ma pecché?
No... nun è overo...
No... nun ce créro...
E moro cu 'sta smania 'e turná a Napule...
Ma ch'aggi"a fá?...
Mme fa paura 'e ce turná!
Si 'a gente avesse ditto 'a veritá?
Tutt"a ricchezza 'e Napule... era 'o core!
Dice ch'ha perzo pure chillu llá!
'Nchiuse dint'a quatto mura,
Quanta