IL MINISTRO GIULIANO
POLETTI, IL CANTANTE MARIO MEROLA E IL
DRAMMA DELL’EMIGRANTE.
Totò: amici…devo
farvi una confessione: c’è qualcosa che, nonostante sia trascorso più di un
mese dai fatti, non riesco ancora a metabolizzare.
Renzo: a cosa ti riferisci?
Totò: alle continue gaffe commesse dal nostro Ministro al
Lavoro Giuliano Poletti.
Ennio: e dire che si tratta di un politico
abbastanza “navigato” dal quale nessuno poteva aspettarsi simili “scivolate”!.
Giacomo: mi parlate di “gaffe” e di “scivolate”! Siete troppo buoni! Io parlerei di
insensibilità nei confronti di coloro che vivono il dramma della
disoccupazione prima e dell’emigrazione poi.
Mimmo: frasi, queste del Ministro Poletti,
che mi sorprendono non poco e mi
amareggiano altrettanto.
Giacomo: ha fatto
decisamente scalpore, per i suoi toni decisamente forti , quando ha detto: “Conosco gente che è andata via e che è
bene che stia dove è andata, perché sicuramente questo Paese non soffrirà a non
averli più fra i piedi” .
Alessio: mi sia consentito esprimere il mio pensiero. Il
Ministro Poletti questa volta ha parlato utilizzando quella parte del corpo che
Carla Fracci utilizzava per lavorare
e noi comuni mortali utilizziamo per camminare.
Giacomo: vorrei ascoltare l’opinione del Prof. Vezio.
Vezio: amici ….grazie; non vorrei dire banalità. Per noi
italiani questo dell’emigrazione è un fenomeno antico che ci parla non
solo di mancanza di lavoro e di fame. Si
tratta di un fenomeno che ci parla anche
del dramma dovuto all’abbandono dei propri cari. Forse il Ministro non ha
mai sentito cantare o letto la canzone “Lacreme
napulitane” portata al successo dall’interprete Mario Merola. Basta
leggerne qualche strofa e avrebbe capito la vita dell’emigrante.
….
E nce ne costa lacreme st’America
A nuje Napulitane!
Pe nuje ca ce chiagnimmo ‘o cielo ‘e Napule,
comm’è amaro stu pane.
…….
Mme sonno tutte nnotte à casa mia
E de ccriature meje ne sento ‘a voce..
E nce costa lacreme st’America
a nuje Napulitane!
….
(Dai Dialoghi svolti al Circolo della Concordia)
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