lunedì 31 dicembre 2018



                                      RIFLESSIONI  DI  FINE  ANNO
Franco: amici…ancora una volta siamo alla fine di un anno solare; e come sempre per ognuno di noi è tempo di riflessione e di bilanci.  Ed è proprio nei momenti di passaggio da un anno all’altro che risulta spontaneo chiedersi  che cosa sia il tempo. Cos’è dunque il tempo?
Giacomo: prof. Vezio risponde Lei?
Vezio: filosofi  e scienziati hanno cercato di dare una qualche risposta a questo che è senz’altro uno degli interrogativi irrisolti dell’umanità. Per dirvi della complessità dell’argomento vi invito a riflettere sulle  parole che  Sant’Agostino riserva a questo tema:

“Che cosa è dunque il tempo? Se nessuno me lo domanda, lo so; se voglio spiegarlo a chi me lo domanda non lo so.  Tuttavia con sicurezza affermo di sapere che, se nulla passasse, non ci sarebbe il passato, se nulla avvenisse, non ci sarebbe il futuro; se nulla fosse non ci sarebbe il presente.
Ora questi due  tempi, il passato e il futuro,  come esistono se il passato già non è più e il futuro non ancora è? Se poi il presente fosse sempre presente  e non trascorresse nel passato, non sarebbe più tempo, ma eternità.
Se, pertanto, il presente in tanto è tempo, in quanto trascorre nel passato, come possiamo dire che è se la causa del suo essere è il cessare di essere…?”
Tanto leggiamo al capo XIV del libro XI de “Le Confessioni”.
Amici… al momento non so  dirvi altro.  Avremo, lo speriamo, un anno di tempo per riflettere e approfondire.
(Dai Dialoghi svolti al Circolo della Concordia)

gcastronovo.blogspot.it


venerdì 28 dicembre 2018



                                 IL POETA FEDRO E IL SENATORE A VITA MARIO MONTI
        

Alfio: amici… la discussione al Senato sulla manovra finanziaria del 2019, nonostante i tempi troppo ristretti, ha offerto qualche punto di riflessione davvero interessante.
Nenè: i tempi sono stati così pesantemente  contingentati che la minoranza ha avuto legittimi motivi  di critica sulle modalità di svolgimento dei lavori in Aula.
Alfio: tra gli interventi in Aula è da segnalare quello del Senatore a vita ed ex Presidente del Consiglio Mario Monti il quale, parlando della manovra finanziaria predisposta dal Governo Conte per il 2019, ha detto che “si tratta di una manovra dettata da Bruxelles; mai vista una cosa simile”.
Giacomo: proprio Mario Monti! Non possiamo dimenticare che è l’uomo chiamato a sostituire nel 2011 Berlusconi per realizzare le politiche economiche volute da Bruxelles ed elencate nell’ormai famosa lettera del 5 agosto 2011  con la quale la Banca Centrale Europea ne chiedeva al Governo Berlusconi l’approvazione in tempi brevi. Chi non ricorda, tra queste,  la sciagura della “Legge Fornero” che in una notte lasciò decine di migliaia di persone senza pensione e senza un lavoro! La figura dell’esodato, finte lacrime di coccodrillo a parte della Fornero, è uno dei simboli in grado di testimoniare come la dignità delle persone sia stata calpestata,  tenuta in così scarsa considerazione e sacrificata al volere dell’Europa.
Ebbene…, se questi sono i precedenti,  cosa posso dire del giudizio che Il Sen. Monti ha espresso verso la manovra finanziaria 2019?  Direi che è “il bue che dà del cornuto all’asino”.
Nenè: bravo l’amico Giacomo nella sua analisi! E Lei Prof. Vezio che dice?
Vezio: anch’io sentivo ripetere dai miei nonni il detto ricordatoci dall’amico Giacomo. Non dobbiamo dimenticare, Giacomo ne ha fatto cenno, che se sono frutto del volere dell’Europa le leggi del Governo Monti, ancor di più lo è stato (basta leggere il libro di Alan Friedman, “Ammazziamo il Gattopardo”, ne abbiamo una copia nella nostra biblioteca)  il suo insediamento a Palazzo Chigi quale espressione dei poteri economico/finanziari così influentemente presenti nelle stanze del potere europeo. Ma se Giacomo ci ha parlato di buoi e asini io vorrei ricordarvi quanto scriveva lo scrittore latino Fedro (vissuto tra il 20 a.C. e il 50 d.C. circa) nella favola “I vizi degli uomini” ma più comunemente conosciuta con il titolo “Le bisacce”.
Ebbene, scriveva Fedro:
“Giove ci ha messo addosso due bisacce:
quella piena dei nostri vizi
ce l’ha posta dietro la schiena;
quella piena dei vizi altrui
ce l’ha posta davanti al petto.
Per questo motivo non possiamo vedere i nostri difetti, ma appena sbagliano gli altri diventiamo censori”.
Amici… questo scriveva Fedro duemila anni fa. Da notare il gusto  e la leggerezza con le quali sapeva trasmetter le sue indicazioni etiche alla coscienza dei lettori.
Il nostro Sen. a vita Mario Monti, quando parla di “manovra dettata da Bruxelles”, credete che abbia saputo far tesoro dell’insegnamento di Fedro?.
(Dai Dialoghi svolti al Circolo della Concordia)

gcastronovo.blogspot.it

domenica 23 dicembre 2018


                                              RIFLESSIONE  DI  FINE  ANNO
                                                         Coloro che impiegano male il loro tempo
                                                                    sono poi i primi a lamentarsi
                                                                        che passi troppo in fretta.
                                            (Jaen de la Bruyère)

                                          gcastronovo.blogspot.it

sabato 22 dicembre 2018



                                           AMORE   AUTENTICO
                                       Un autentico e sincero amore richiede non tanto
                                                che due persone si guardino l’un l’altro,
                                          ma che guardino insieme nella stesa direzione.

                                       gcastronovo.blogspot.it

domenica 16 dicembre 2018



COMMISSIONE EUROPEA: MOSCOVICI, OVVERO CHI SI DA’ L’ARIA DA PADRETERNO
Totò: amici… che ne dite del ruolo che il Commissario francese Moscovici sta svolgendo nei confronti del nostro Governo e della nostra manovra finanziaria?
Giacomo: di certo non possiamo dire che stia lavorando per facilitare la ricerca di una soluzione. Dirò di più: mi stupisce non poco il fatto che, la concomitanza di disordini così gravi che da settimane sconvolgono la Francia, non inducano Moscovici e la Commissione europea a considerare, nell’esaminare il nostro bilancio, il valore della pace sociale di un Paese;  un valore che di certo vale molto di più di un misero decimale di deficit. Invece il Commissario Moscovici sembra si diverta a creare, in seno alla Commissione, un clima di palese ostilità  nei confronti dell’Italia, anche al fine di irritare l’interlocutore italiano.
Salvo: la rivolta francese sta a testimoniare la fragilità politica di buona parte della Classe Dirigente di quel Paese, dimostratasi incapace di comprendere i segnali di disagio sociale se non quando arrivano alle proporzioni di una vera e propria rivolta armata.
Nenè:  pur condividendo l’analisi degli amici  Giacomo e Salvo inviterei anche il Prof. Vezio ad esprimere la sua opinione.
Vezio: grazie. Amici… se mi si presentasse l’occasione di un confronto  con il Commissario francese  Moscovici gli direi:  Signor Moscovici una cosa certa è che Dio, come scriveva Guareschi in un racconto pubblicato sulla rivista Il Borghese nel 1965, “è e rimane l’unico a potersi dare arie da padreterno”
(Dai Dialoghi svolti al Circolo della Concordia).
(Dai Dialoghi svolti al Circolo della Concordia)
gcastronovo.blogspot.it

Giuseppe Castronovo

martedì 11 dicembre 2018



DICHIARAZIONE UNIVESALE DEI DIRITTI UMANI A 70 ANNI DALLA LORO PROMULGAZIONE
Esattamente 70 anni orsono  - il 10 dicembre 1948  - 3 anni dopo la fine della II^ guerra mondiale, veniva promulgata la DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL’UOMO che era stata approvata dalle Nazioni unite il 5 dicembre dello stesso anno.
Negli articoli 1 e 2 troviamo affermati i concetti fondamentali di dignità, eguaglianza, libertà e fratellanza che costituiscono i principi fondanti dell’intero documento.

Art. 1  (Uguaglianza di dignità e di diritti)
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignità e diritti. Essi sono dotato di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.

Segue…
gcastronovo.blogspot.it

sabato 8 dicembre 2018



                                    I  MESI  DELL’ANNO  IN  FILASTROCCA
                                                                        (Dicembre) 

                                             Dicembre imbacuccato, grano assicurato.

                                         Da Natale (25 Dicembre) in là il freddo se ne va. 

                                              Dicembre brilla con il Natale, il presepe,
                                                        l’albero e l’allegria che sale. 

                                                  Dicembre nevoso, anno fruttuoso.  

                                        Seminare decembrino vale meno di un quattrino.

                                  A Santa Lucia (13 Dicembre) il giorno più corto che ci sia.  

                                    Per San Silvestro (31 Dicembre) ogni oliva nel canestro. 

gcastronovo.blogspot.it

sabato 1 dicembre 2018



DOCUMENTO ECONOMICO FINANZIARIO (D.E.F.):  VERE MOTIVAZIONI ALLA BASE DELLO SCONTRO TRA LA COMMISSIONE EUROPEA E IL GOVERNO ITALIANO.

Nenè: amici… tanto tuonò che alla fine  è arrivata anche la pioggia. Una pioggia, ma così tanta,  che non è esagerato definire  uragano.
Totò: di cosa parliamo? Cosa vuoi dire?
Nené: dopo tanto parlare non sempre, invero, con documenti in mano, l’Unione Europea ha bocciato la manovra economica dell’Italia per il 2019.
Salvo: per essere il primo Documento economico finanziario del Governo  pentastellato non c’è di che stare allegri! Ne va di mezzo la credibilità di tutto il Paese!
Giacomo: una bocciatura che dimostra, se ce n’era ancora bisogno,  come non pochi Paesi membri dell’Unione Europea tifino perché  l’Italia vada in default e venga commissariata. E qui in Italia, così come in Europa, non  sono pochi coloro che auspicano un’operazione simile a quella del 2011 e cioè la “caduta” dell’attuale Governo a guida Conte per sostituirlo con un governo alla Monti: un governo gradito ai grandi potentati  economico-finanziari europei che faccia un’altra riforma sulle pensioni “tipo Fornero” e gravi gli italiani con una ”patrimoniale sulla casa”. Prof. Vezio chiediamo il suo aiuto per esaminare ed approfondire insieme a lei il problema evidenziato dall’amico  Nenè.

Vezio: amici… la mia riflessione, partendo dall’affermazione dell’amico Giacomo secondo cui “ non pochi Paesi membri dell’Unione Europea tifano perché l’Italia vada in default e venga commissariata..”, si soffermerà su tre punti:
-innanzi tutto prenderemo in esame i motivi che hanno indotto l’Unione  Europea a bocciare il nostro bilancio;
- cercheremo poi di andare alla ricerca di questi Paesi che si sono distinti più degli altri nel proporre questa bocciatura;
- e infine, come terzo punto, cercheremo di individuare le reali motivazioni che stanno alla base di questo atteggiamento di palese ostilità verso l’Italia.

Primo punto:
 la  Commissione Europea ha bocciato la bozza della legge di bilancio per il   2019 dell’Italia perché, semplificando, abbiamo un debito molto elevato. La bocciatura trova giustificazione, così come  leggiamo nel documento della Commissione Europea, nel fatto che  “….l’Italia non ha rispettato il parametro di riduzione del debito nel 2016 e nel 2017 …. Inoltre in base ai piani governativi e alle previsioni dell’autunno 2018 l’Italia non dovrebbe rispettare il parametro di riduzione del debito nel 2018 e nel 2019”
Un continuo richiamo al mancato rispetto della regola del debito che non dovrebbe superare il 60% del P.I.L. Ma lasciatemi osservare come da quando esiste l’euro l’Italia non sia mai riuscita a rispettare questo rapporto  che da anni supera ampiamente il 100%. Purtroppo è un dato di fatto la poca sintonia tra l’attuale gruppo di comando  a Bruxelles e il nostro Governo guidato dal Prof. Conte uscito dalle urne elettorali il 4 marzo 2018.





Secondo punto:
Dopo due mesi di aspri contrasti tra la Commissione Europea  e il Governo Italiano, contrassegnati da momenti di alta tensione e confronti non sempre cordiali, individuiamo quei Paesi europei che si sono distinti più degli altri nel proporre questa bocciatura.
Ebbene, oramai risulta chiaro come Germania, unitamente all’Olanda, alla Danimarca, alla Finlandia, alla Svezia formino un gruppo  caratterizzato da un comune atteggiamento di freddezza, per non dire di  aperta ostilità, verso i Paesi con un elevato debito sovrano come la Grecia, l’Italia, la Spagna, il Portogallo. Un discorso a parte meriterebbe la Francia ma non mi sembra questo il momento per una simile analisi che faremo un’altra volta.
Sono Paesi tra i quali si sta diffondendo sempre più un pericoloso atteggiamento di diffidenza  e progressiva chiusura nei confronti delle richieste di aiuto da parte dei Paesi mediterranei con elevati debiti sovrani che per loro risulta sempre più difficile onorare. E’ stato così anni addietro con la Grecia; è così adesso con l’Italia.

Terzo punto:
Amici miei… oggi nell’Europa di Schengen  finalmente quasi  senza frontiere, e dove si tende a   mandare in soffitta una volta per tutte le ultime frontiere ancora esistenti,  purtroppo sta venendo su   una nuova frontiera molto più pericolosa di quelle che eravamo abituati a vedere.
Nenè: prof….a che tipo di frontiere si riferisce?
Vezio: si tratta di frontiere che poggiano le loro fondamenta non sul cemento ma su profondi sentimenti etico religiosi. Frontiere che poggiano su fattori, direi,  più spirituali che materiali, ovvero psicologici più che monetari.
Salvo: ci può spiegare meglio?
Vezio: i giornali, finora, ci hanno abituato ad affrontare il tema del confronto tra Paesi mediterranei e Paesi nordici prevalentemente, se non esclusivamente, in termini finanziari. Non sarà sfuggito a nessuno di voi come i termini più ricorrenti nel dibattito siano P.I.L., spread, debito, fiscal compact, rapporto debito/P.I.L  e via dicendo.
Giacomo: è vero.
 Vezio: è un’impostazione, questa fin qui seguita, alquanto limitativa  che ci impedisce di comprendere appieno la vera essenza del problema. Innanzi tutto, come fin qui è stato ben evidenziato, ai Paesi mediterranei si oppone la Germania e con essa una serie di Stati nordici accomunati dal fattore religioso: il Protestantesimo.
Il fenomeno religioso si sta, in effetti,  sempre più affermando quale elemento più di divisione che di coesione all’interno della Comunità Europea creando di fatto due blocchi nei quali la Germania è di fatto simbolo e guida dei Paesi nordici, mentre la Grecia e l’Italia  a causa della grave crisi che stanno attraversando sono  diventati il simbolo dei Paesi mediterranei. Questi ultimi costituiscono una realtà economico/sociale caratterizzata dal fatto di avere tutti quanti un elevato debito pubblico, mentre i primi hanno un debito pubblico molto più contenuto. Non solo! Sottopongo alla vostra attenzione quest’ulteriore riflessione: quelli mediterranei sono Paesi a religione prevalentemente cattolica, mentre quelli nordici sono Paesi a religione prevalentemente protestante.
Totò: non posso non constatare come molto raramente l’analisi sia stata  svolta in questi termini. Mi scusi prof. per l’interruzione.
Giacomo: prof. prosegua pure.
Vezio: per comprendere appieno il problema dei rapporti tra i Paesi del Nord e quelli del Sud Europa, al fenomeno religioso va necessariamente associato anche quello linguistico. Dovete sapere, a tal proposito,  che nella lingua tedesca troviamo il termine “schuld”. E’ un termine molto comune e viene correntemente tradotto con il termine “debito”.
Ma il problema è alquanto più complicato di quanto si possa pensare.  Dovete infatti sapere ….
Giacomo: che cosa?
Vezio: la lingua tedesca include nel termine schuld,  oltre al già ricordato “debito”, anche altri termini di uso abbastanza  comune  tra noi italiani. Tra questi ricordiamo  colpa, misfatto, delitto, obbligo morale.
Non si tratta, amici miei, di semplice differenze semantiche, ma di termini che stanno a testimoniare le profonde differenze etico/culturali che intercorrono tra Cattolici e Protestanti.
E poiché in lingua tedesca le parole “debito” e “colpa” sono sinonimi, chi non riesce a onorare un debito è un “colpevole”, ossia una “persona moralmente obbligata” verso il creditore. Secondo questa chiave di  lettura quello che lega creditore e debitore, da rapporto squisitamente monetario diventa anche rapporto etico/morale.
A sostegno della tesi della sinonimia tra “debito” e “colpa” possiamo richiamare  la preghiera del  Padre nostro nella versione ufficiale della Chiesa Cattolica che viene recitato anche nelle funzioni religiose.  Ebbene, trattasi del testo dell’Apostolo Matteo che dice così: “ Padre nostro che sei nei cieli sia santificato il tuo nome….dacci oggi il nostro pane quotidiano e rimetti a noi  i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori….”
Sinonimia ancor più evidente nel testo del Vangelo di San Luca dove leggiamo: ”Padre, sia santificato il tuo nome, …..perdonaci i nostri peccati, perché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore….”
Non vi sarà sfuggito come per San Luca il “debito” è di per sé un peccato e viceversa il peccato è un debito. Anche per la lingua tedesca c’è piena simmetria tra i due termini “debito”  e  “colpa” nel senso che poiché il debito è associato alla colpa, anche la colpa va associata al debito. Altrimenti detto, per la lingua tedesca, il debito è di per sé una colpa e viceversa.
Ora se il debito è l’amaro frutto avvelenato di un peccato, diventa più comprensibile la diffidenza dei Paesi del nord Europa verso i Paesi mediterranei che si saranno macchiati di un peccato che sta alla base del loro debito. Un debito che, per essere così elevato, da fisiologico è diventato patologico.
Concetti, questi, che fan parte del DNA della Cancelliera tedesca Merkel,  figlia di un Pastore luterano.
Se questo è il quadro di riferimento, sarebbe auspicabile che al tavolo delle trattative che si svolgono in sede europea, accanto all’economista e al giurista sedessero anche lo storico, il sociologo, il filosofo e l’esegeta di testi biblici, ognuno con l’apporto della sua specifica competenza. Solo così potremo avere la migliore soluzione del problema e garantire un futuro più sereno alla nostra Europa.
(dai dibattiti svolti al Circolo della Concordia)
gcastronovo.blogspot.it
Giuseppe Castronovo

martedì 20 novembre 2018


                                                              D  E  M  O  C  R  A  Z I  A
“Democrazia è il nome che diamo al popolo ogni volta che abbiamo bisogno di lui”.
Gastone Armande de Caillavet e Robert de Flers,  L’abito verde 1913
gcastronovo.blogspot.it

domenica 18 novembre 2018


CONTENZIOSO TRA LA COMMISSIONE EUROPEA E IL GOVERNO ITALIANO PENTASTELLATO:
ECCO I VERI MOTIVI
Franco: amici….
Marco: dì pure.
Franco: quindi la Commissione Europea ha respinto ( diciamo bocciato per non ricorrere ad eufemismi ed essere più caro) il Documento programmatico di bilancio italiano. La stessa Commissione ha chiesto al nostro Governo di predisporne uno nuovo e di inviarlo a Bruxelles entro tre settimane. E’ facile leggere tra i commenti che si fanno nei palazzi della politica europea che la Commissione considera il bilancio italiano bocciato una vera e propria sfida a Bruxelles.
Giacomo: è proprio come dice l’amico Franco. Infatti il Vicepresidente della Commissione Europea Valdis Dombrovskis nella conferenza stampa tenutasi al temine dei lavori della Commissione medesima ha giustificato la bocciatura dicendo che “Il Governo italiano sta apertamente e coscientemente andando contro gli impegni presi verso se stesso e gli altri Stati membri….La palla è ora nel campo del Governo Italiano”.
Cecè: Prof. Vezio può farci, senza nulla togliere agli amici finora intervenuti, anche lei un’analisi dei fatti?
Vezio: amici… forse sarà il caso che a PALAZZO Chigi si incominci a comprendere, una volta per tutte, una cosa che è molto più semplice di quanto si possa immaginare.
Franco: e cioè?
Vezio: Palazzo Chigi, a causa dello stato dei rapporti per niente cordiali e poco collaborativi tra la Commissione Europea e l’ Italia, è una città assediata! Perciò il Presidente Conte, i suoi Ministri e i suoi più stretti Collaboratori devono convincersi che oramai a Palazzo Chigi non ci sono più problemi da risolvere, ma solo parole d’ordine da eseguire che arrivano direttamente dalla Commissione Europea. E’ triste dirlo, ma è così.
Giacomo: parole alquanto preoccupanti le sue caro prof.
Vezio: saranno preoccupanti , ma è così. Perché vedete….
Giacomo: che cosa?
Vezio: anche oggi nel 2018 si sta ripetendo quanto i poteri economico- finanziari misero in atto a danno dell’Italia nel 2011 (operazione che il filosofo tedesco Jurgen Habermas ha definito “un tranquillo colpo di Stato”): cioè si utilizzò lo spread per buttare giù il Governo Berlusconi. E tutto ciò nonostante che in quel periodo l’Italia avesse un deficit molto più basso della media europea.
Il raffronto con i fatti del 2011 non si fermano solo allo spread : si trattò di un colpo di Stato – “tranquillo” secondo il giudizio del filosofo Habermas - comunque ben studiato a tavolino da strateghi economico/finanziari che di certo non avevano a cuore le sorti del nostro Paese. Un colpo di Stato che venne sviluppato seguendo questi essenziali passaggi:
-la Germania, attraverso la Deutsche Banck, nei primi mesi del 2011 vendette quasi tutti i Btp italiani per un valore di 7 miliardi di euro; operazione che però venne resa nota dal Financial Times solo in data 26.7.2011 e cioè dopo l’approvazione del bilancio della stessa Deutsche Bank .
-Quest’operazione determinò una grave distorsione del mercato che si trovava ad affrontare un’offerta dei nostri Btp di gran lunga superiore alla domanda così da provocare una sensibile riduzione del valore dei nostri Btp. Tutto ciò provocò un sensibile innalzamento degli interessi che l’Italia dovette pagare per immettere i suoi titoli di stato sul mercato. Quest’innalzamento fece sì che la distanza tra i nostri Btp e il Bund tedesco salissero sui 350 punti di differenza.
-Tutto questo offrì alla Banca Centrale Europea l’occasione di imporre al Governo italiano, il 4 luglio 2011, un vero e proprio programma di governo: si tratta della famosa lettera con la quale la Banca Centrale Europea si sostituì di fatto al Governo Berlusconi prescrivendo un dettagliato programma di riforme allo scopo di salvare, come si diceva allora nei circoli economico/finanziari europei, l’economia e il Paese.
Di lettere dall’Europa il Governo italiano quest’anno ne ha già ricevute non una ma addirittura due.
Amici….forse mi sto dilungando un po’ troppo; concludo dicendo che abbiamo assistito nel 2011, così come oggi nel 2018, ad una politica che alimenta ed esaspera oltre il necessario il conflitto tra le parti.
Nenè: mi sia permesso constatare, a sentire il prof. Vezio, come quanto sta succedendo in questi giorni rappresenti la fotocopia perfetta dei fatti che nel 2011 portarono alla caduta del Governo Berlusconi.
Vezio: amici….Nenè dice bene, quando definisce i fatti del corrente anno “fotocopia perfetta dei fatti del 2011” , perché come ci ha insegnato il filosofo napoletano Giambattista Vico la Storia non segue un percorso lineare e progressivo ma alterna corsi e ricorsi che si ripetono ciclicamente; e i fatti ai quali stiamo assistendo in questi ultimi tre mesi -innalzamento spread, lettere di richiamo al Governo Conte da parte dell’Europa, nascita del Governo Conte subordinato all’esclusione del Ministro Savona dal Dicastero dell’Economia secondo le indicazioni dell’Europa - sono gli stessi del 2011.
Tanti eventi che, sebbene avvenuti rispettivamente nel 2011 e nel 2018 con protagonisti differenti , ci danno la possibilità di comprendere come le vicende alle quali abbiamo assistito nei due anni suddetti rappresentino le linee essenziali, cioè le direttrici lungo le quali la storia del 2011 si sta ripetendo anche in questo 2018: “la Politica italiana, per le sue intrinseche debolezze, resta ancora una volta subalterna nelle sue decisioni alle decisioni dei poteri economico finanziari”
Nenè: Prof. Vezio nel ringraziarla per la sua lucida esposizione mi permetta chiederle perché tutto questo avviene solo in Italia e non anche, per esempio, nella vicina Francia.
Vezio: rispondo volentieri ma brevemente.
Ebbene, uno dei punti con maggiore criticità nell’attuale assetto istituzionale del nostro Paese è rappresentato dalla debolezza strutturale e funzionale del Governo. Non possiamo qui non ricordare, sebbene per cenni schematici, le ragioni per cui i nostri Padri costituenti scelsero di dar vita a governi istituzionalmente deboli.
Ebbene, mi sembra utile ricordare come il 4 settembre 1946 nella Sottocommissione dell’Assemblea Costituente che si occupava della “forma di governo”, l’On Perassi sottopone all’approvazione della stessa il seguente ordine del giorno: “La Seconda Sottocommissione, udite le relazioni degli onorevoli Mortati e Conti, ritenendo che né il tipo del governo presidenziale, né quello del governo direttoriale risponderebbero alle condizioni della società italiana, si pronuncia per l’adozione del sistema parlamentare da disciplinarsi, tuttavia, con dispositivi idonei a tutelare le esigenze di stabilità dell’azione di Governo e ad evitare le degenerazioni del parlamentarismo”.
Si trattava nell’intento dei Commissari che avevano sottoscritto quell’ordine del giorno di trovare idonei dispositivi stabilizzatori in grado di mettere il Governo al riparo dall’instabilità di un Parlamento che una legge elettorale proporzionale avrebbe potuto rendere alquanto frastagliato e instabile. Ecco perché la proposta fu approvata a larga maggioranza con 22 voti favorevoli e solo 6 astenuti.
Il Partito Comunista, che all’inizio approvò “l’ordine del giorno Perassi”, già nel gennaio del 1947 abbandonava la sua precedente posizione a favore di istituti in grado di rafforza il Governo e si dichiarava, invece, favorevole verso istituti che prevedessero la centralità e il rafforzamento del Parlamento.
Alla fine a volere la debolezza istituzionale del Governo fu anche lo stesso Alcide De Gasperi e quindi il blocco democristiano.
Due blocchi in seno all’Assemblea Costituente ( Comunista e Democristiano) che riuscirono nell’intento di non dar seguito al suddetto ordine del giorno (rectius: accantonarlo). Come mai direte voi? Ebbene: nel 1947 regnava la massima incertezza circa l’esito della prima consultazione per l’elezione del Parlamento della prima legislatura repubblicano che si sarebbe poi svolta il 18.4.1948. E poiché i vertici dei due blocchi diffidavano l’uno dell’altro, ( profilandosi all’orizzonte tra l’altro, quel lungo periodo che gli storici definiscono della “guerra fredda” con il Partito Comunista che si schierava apertamente con l’Unione Sovietica e la Democrazia Cristiana con gli Stati Uniti d’America), riuscirono a far approvare dall’Assemblea Costituente un sistema parlamentare senza presidi istituzionali in grado di garantire la necessaria e stabile funzionalità del Governo.
E tutto ciò lo fecero senza rendersi conto dei gravi e grandi problemi di disfunzionalità istituzionale che una simile scelta avrebbe posto, già qualche decennio dopo, ad una società industriale avanzata come appunto sarebbe diventata l’Italia nel periodo del boom economico degli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso.
Ed è così che in questi primi settant’ anni di Costituzione repubblicana (1948-2018), in presenza di un simile quadro costituzionale, abbiamo avuto, se ricordo bene, settanta Governi; quindi non solo Governi deboli, ma anche di breve durata. E le continue crisi di Governo alla fine sono diventate crisi istituzionali che inevitabilmente si riflettono anche sulla vita reale del nostro Paese, molto spesso privo di una guida (rectius: governo) sicura e autorevole. Perché vedete…
Salvo: che cosa?
Vezio: il verbo italiano “governare” e il sostantivo “gubernator” derivano dal verbo latino “gubernare” che letteralmente significano rispettivamente “guidare la nave” e “nocchiero”. Un verbo e un sostantivo che venivano utilizzati in senso metaforico anche dai Romani che conoscevano bene i compiti che dovevano svolgere i loro condottieri. Ce lo dice lo scrittore latino Seneca quando in una delle sue lettere indirizzate all’amico Lucilio afferma che “Un buon gubernator naviga anche se la vela è rotta e, se perde il sartiame, riesce comunque a far viaggiare quello che gli resta”.
Amici… nel nostro Paese governi di breve durata e deboli sono la norma e governi come ce li descrive Seneca l’eccezione; sta proprio qui la causa di molti dei problemi che affliggono l’Italia: ecco perché all’estero i nostri governi, stante questa endemica situazione, sono privi di autorevolezza.
Consentitemi di concludere dicendo che dal momento che i Governi sono altrettanti biglietti da visita dei rispettivi Paesi, l’intrinseca debolezza del nostro ne fa un biglietto da visita alquanto sgualcito che indebolisce non poco l’immagine del nostro Paese nel contesto internazionale. Questo ad oggi è il mare procelloso nel quale si trova a navigare il nostro Governo guidato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte!
Ecco la cornice entro la quale vanno inquadrati i contrasti di questi giorni tra la Commissione Europea e il Governo italiano a guida pentaleghista: contrasti non di tipo ragionieristico ma di tipo prevalentemente politico che affondano le loro radici anche nella debolezza istituzionale del nostro Governo.
(Dai Dialoghi svolti al Circolo della Concordia)
Giuseppe Castronovo

domenica 11 novembre 2018



                            E C H I   D A L    P A R L A M E N T O
     SINDACO DI MILANO SALA   “FIGHETTO DEL PARTITO DEMOCRATICO”
On. Straccio: collega Cencio…
On. Cencio: dimmi pure caro Straccio.
On. Straccio: hai seguito la polemica tra il Sindaco di Milano Beppe Sala e il leader del Movimento 5 Stelle nonché vice Presidente del Consiglio  Luigi Di Maio?
On. Cencio: ho seguito qualcosa. Ho capito che si tratta della polemica sulla chiusura domenicale dei centri commerciali proposta proprio dal Di Maio. Una ipotesi ancora tutta da discutere, ma che vede contrario  il Sindaco meneghino  Beppe Sala il quale l’ha bocciata con un’uscita davvero infelice.
On. Straccio: cosa ha detto?
On. Cencio: “ li chiudano pure in provincia di Avellino”. Una dichiarazione, questa del Sindaco Sala che ha suscitato le reazioni sdegnose degli avellinesi con in testa il loro sindaco Mastella e quelle non meno urticanti del Di Maio che ha definito il Sindaco meneghino “FIGHETTO DEL PARTITO DEMOCRATICO”
On. Straccio: Destra e Sinistra ancora una volta su versanti opposti: Sala contro Mastella e Mastella contro Sala dal quale attende che chieda scusa  alla Città di Avellino.
On. Cencio: sai che ti dico?
On. Straccio: che cosa?
On. Cencio: l’altra sera ti ho visto cenare al ristorante della Camera con quell’Onorevole di Milano di cui non ricordo il nome.  Questo Collega, proprio perché milanese,  potrebbe fare…
On. Straccio: che cosa?
On. Cencio:  da tramite tra i tre invitandoli ad una cena durante la quale dovrebbe riuscire ad intonare  e far cantare loro,  in segno di pacificazione, la canzone del milanese, come lo è Beppe Sala,  Giorgio Gaber  “Destra Sinistra”. Eccone qui alcune strofe:

Tutti noi ce la prendiamo con la storia
Ma io dico che la colpa è nostra.
E’ evidente che la gente è poco seria
Quando parla di Sinistra e Destra.

Ma cos’è la Destra cos’è la Sinistra
Ma cos’è la Destra cos’è la Sinistra.

I collant son quasi sempre di Sinistra
Il reggicalze è più che mai di destra.

Non si sa se la fortuna sia di Destra
La sfiga è sempre di Sinistra.

Una donna emancipata  è di Sinistra
Riservata è già un po’ di Destra.
Ma un FIGONE resta sempre un’attrazione
CHE VA BENE PER SINISTRA E DESTRA.

MA COS’E’ LA DESTRA
MA COS’E’ LA SINISTRA

GIORGO GABER
gcastronovo.blogspot.it














giovedì 8 novembre 2018



                                              I MESI  DELL’ANNO  IN FILASTROCCA
                                                           (Novembre)
                                    Trenta giorni conta Novembre, con aprile giugno e settembre;
                                             di ventotto ce n’è uno, tutti gli altri ne han trentuno.

                                                        Novembre chiude gli usci, onora i Morti,
                                                             copre di foglie le contrade e gli orti.

                                                                      Novembre, ecco, è già qui!
                                                                          Girotondo con gli sci.

                                                                          Mesto va Novembre
                                                                           coi fiori e il lumicino.

                                                                          A Novembre i dì gelati
                                                                   son dannosi ai campi seminati.

                                                                  Se di Novembre non avrai arato,
                                                                         tutto l’anno sarà tribolato.

                                                                               Se a Novembre tuona,
                                                                                  l’annata sarà buona.
gcastronovo.blogspot.it



lunedì 29 ottobre 2018



                                                   LA  DOMANDA  SERALE  DELL’ONOREVOLE
Un Parlamentare dovrebbe chiedersi ogni sera:   tanti cittadini mi hanno mandato in Parlamento; ebbene, cosa ho fatto oggi per il mio Paese?
gcastronovo.blogspot.it
Giuseppe Castronovo


sabato 27 ottobre 2018



                                      RIFLESSIONI  SULLA  DEMOCRAZIA

La Democrazia, quale forma di organizzazione della vita politica moderna,  deve avere, tra gli altri,  come obiettivo:
- la scelta di persone sagge, ragionevoli e competenti  ai quali affidare la gestione della cosa pubblica;
-l’istituzione di idonei  sistemi di controllo del loro operato perché non facciano gli interessi dei pochi ma dell’intera collettività.
(Prof. Vezio,  dai Dialoghi svolti al Circolo della Concordia)
gcastronovo.blogspot.it
Giuseppe Castronovo


venerdì 12 ottobre 2018



                      UNIONE  EUROPEA: COSA NE PENSA ANDREA  CAMILLERI?
“Vedi, mia cara, nell’ultimo trentennio cambiamenti attorno a me sono stati tanti e alcuni del tutto inattesi e repentini… I mutamenti politici, le grandi trasmigrazioni di masse da un continente all’altro, il quasi fallimento del nostro sogno che è stato l’Unione Europea…”

A.      Camilleri, “Ora dimmi di te , lettera a Matilda” Ed. Bompiani, 2018
gcastronovo.blogspot.it


domenica 7 ottobre 2018


                               RIFLESSIONE  DELLA  DOMENICA
                        L’EUROPA BOCCIA LA MANOVRA FINANZIARIA ITALIANA?
Mai come in questi giorni, vissuti tra tanti travagli e affanni che  rendono difficile la vita quotidiana di milioni di italiani,   è opportuno – così come vuole la democrazia dell’alternanza - che i destini del nostro Paese restino nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di  farci sognare un futuro migliore così come lo sognano loro.
gcastronovo.blogspot.it
Giuseppe Castronovo


lunedì 1 ottobre 2018



                                              I  MESI  DELL’ANNO  IN  FILASTROCCA

                                                                      (Ottobre)

                                                               Ottobre lava i tini e li prepara
                                                           per la vendemmia così lieta e cara.

                                                                          Ottobre generoso
                                                                     è di tutti il più fruttuoso.

                                                                           Ottobre fa il vino
                                                                          e lo mette nel  tino.

                                                                Se  di Ottobre scroscia e tuona,
                                                                        l’invernata sarà buona.
                      
                                                                       Ottobre: vino e cantina,
                                                                         dalla sera alla mattina.

                                                                        Se Ottobre è piovarolo,
                                                                           sarà pure fungarolo.

                                                                       A Ottobre il vento toglie
                                                                       dagli alberi tutte le foglie.

gcastronovo.blogspot.it



sabato 29 settembre 2018



                              VINCENZO  DE  LUCA  E  IL  NIGERIANO  AL  SUPERMERCATO

“…avendo intercettato all’esterno di un supermercato un nigeriano, ho fatto fermare l’auto di servizio per farlo portare via dai vigili urbani. Al comando gli hanno applicato una sanzione di 250 euro”.  (chi scrive si chiede: ma  la pagherà?).
De Luca ha proseguito affermando che “…l’accattonaggio degli extracomunitari è un fenomeno organizzato dalla criminalità”

Da Telese Terme (BN) Festa de l’Unità settembre 2018

Vincenzo De Luca Presidente Regione Campania

                                                          NOSTRA   RIFLESSIONE

On. Laura Boldrini…dov’è?   E’ da qualche settimana che non la sentiamo.
Intervenga lei e ci faccia conoscere la sua opinione sull’operato del compagno De Luca.
                                               Batta un colpo anche questa volta!

gcastronovo.blogspot.it

Giuseppe Castronovo

giovedì 27 settembre 2018



                                            RICORDANDO   FRANCO   CALIFANO

                                      “Io vado a letto cinque minuti dopo gli altri,
                                   così ho cinque minuti in più di vita da raccontare”.
                 (Franco Califano)
gcastronovo.blogspot.it                                     

martedì 25 settembre 2018



     VINCENZO DE LUCA FOTOGRAFA LA CLASSE DIRIGENTE DEL PARTITO DEMOCRATICO

                                 “Nel Partito Democratico ci sono autentiche nullità”.

                                “Tanti dirigenti del Partito Democratico sono notabili,
                                  qualcuno è anche imbecille, nullità che rappresenta
                                                          solo la propria ombra”.

Da Telese Terme (BN), Festa de l’Unità settembre 2018

Vincenzo De Luca  Presidente Regione Campania

gcastronovo.blogspot.it


domenica 23 settembre 2018




                                                  RIFLESSIONE  DELLA  DOMENICA
                              L’ATTESA DELL’ARRIVO DEL REDDITO DI CITTADINANZA
Le statistiche ci dicono che non sono poi così tanto poche le persone le quali sono talmente innamorate del lavoro da restare per ore sedute ad ammirarlo.
gcastronovo.blogspot.it
Giuseppe Castronovo

mercoledì 19 settembre 2018



                                           SOGNI  NEL CASSETTO
                                                         Se hai un sogno da realizzare,
                                                         non tenerlo troppo a lungo
                                                         in un cassetto.
                                                                     Perché… vedi…
                                                         I sogni nel cassetto,
                                                        alla lunga, fanno solo la muffa.

                                                        gcastronovo.blogspot.it