MARIO
MONTI PROPONE UNA NUOVA PATRIMONIALE SULLA CASA
Santo: amici… la nostra casa, a
pensarci bene, tra patrimoniali, imposte e tasse di vario genere è super tartassata e gli italiani, grazie
anche al Senatore a vita Mario Monti,
siamo diventati più poveri e disperati.
Nenè: devo dire che l’analisi
dell’amico Santo mi trova pienamente concorde: si tratta di un’analisi che
rispecchia il pensiero di non pochi economisti.
Enzo: come mai caro
Nenè tu, che di solito sei così critico verso le opinioni dell’amico Santo, oggi condividi il suo pensiero?
Nenè: avendo sentito proprio
in questi giorni il Senatore Monti in televisione sul “tema casa” non posso non dare ragione all’amico Santo.
Franco: cosa ha detto?
Nenè: prima ti dico il modo in
cui si è espresso e poi ti dico cosa ha detto.
Franco: innanzi tutto mi ha
irritato la mancanza di sensibilità verso la gente comune che vive la
quotidianità, sovente fatta di silenziosi sacrifici proprio a causa del
Senatore Monti e della Fornero con quella maldestra legge che creato la figura
degli esodati, gente che in una notte s’è trovata senza un lavoro e senza una
pensione. Ora vi dico cosa ha detto il suddetto Senatore a vita sulla
tassazione sulla casa:
“La patrimoniale? E’ una tassa da
paese civile!”
Io so che per quasi tutti gli
italiani “la casa rappresenta il risparmio di una vita”. Il Senatore Monti lo sa? La risposta la lascio
a voi.
Salvo: amici… come si dice
dalle mie parti “a chi ha la pancia piena risulta difficile capire l’affamato”.
Alessio: il prof. Vezio che
oggi se ne sta silenzioso ad ascoltare, cosa può dirci in merito?
Vezio: condivido pienamente quanto
avete finora detto. E’ il caso di ricordare, in proposito, l’articolo 47 della
Costituzione il quale, dopo aver disposto all’articolo uno che “la
Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme…” prosegue
disponendo, al secondo comma, che “ (la Repubblica) favorisce
l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione..”
I Costituenti quando scrissero
queste disposizioni avevano ben presente la specificità della situazione in
Italia, un Paese in cui un elevato numero di famiglie abita in una casa di
proprietà e le condizioni economiche di moltissime di queste famiglie non
permettono loro di poter sopportare il peso di una pressione fiscale che per
tante risulta asfissiante.
Ora… se il quadro
costituzionale è questo; se una così diffusa proprietà della casa dove abitano
anche italiani in disagiate condizioni
economiche caratterizza il nostro Paese,
ritengo non in linea con la nostra Costituzione continuare a parlare, ancora
una volta di tasse e imposte: non incoraggiano, non tutelano il risparmio.
Trattasi di un argomento che
invero meriterebbe un’analisi più approfondita che con il vostro permesso
affronteremo in una prossima seduta.
(Dai Dialoghi svolti al
Circolo della Concordia)