martedì 14 maggio 2019



              MARIO MONTI PROPONE UNA NUOVA PATRIMONIALE SULLA CASA
Santo: amici… la nostra casa, a pensarci bene, tra patrimoniali, imposte  e tasse di vario genere  è  super tartassata e gli italiani, grazie anche al Senatore a vita Mario Monti,  siamo diventati più poveri e disperati.
Nenè: devo dire che l’analisi dell’amico Santo mi trova pienamente concorde: si tratta di un’analisi che rispecchia il pensiero di non pochi economisti.
Enzo: come mai caro Nenè   tu,  che di solito sei così critico verso  le opinioni dell’amico Santo,  oggi condividi il suo pensiero?
Nenè: avendo sentito proprio in questi giorni il Senatore Monti in televisione sul “tema casa”  non posso non dare ragione all’amico Santo.
Franco: cosa ha detto?
Nenè: prima ti dico il modo in cui si è espresso e poi ti dico cosa ha detto.
Franco: innanzi tutto mi ha irritato la mancanza di sensibilità verso la gente comune che vive la quotidianità, sovente fatta di silenziosi sacrifici proprio a causa del Senatore Monti e della Fornero con quella maldestra legge che creato la figura degli esodati, gente che in una notte s’è trovata senza un lavoro e senza una pensione. Ora vi dico cosa ha detto il suddetto Senatore a vita sulla tassazione sulla casa:
                                          “La patrimoniale? E’ una tassa da paese civile!”
Io so che per quasi tutti gli italiani “la casa rappresenta il risparmio di una vita”.  Il Senatore Monti lo sa? La risposta la lascio a voi.
Salvo: amici… come si dice dalle mie parti “a chi ha la pancia piena risulta difficile capire l’affamato”.
Alessio: il prof. Vezio che oggi se ne sta silenzioso ad ascoltare, cosa può dirci in merito?
Vezio: condivido pienamente quanto avete finora detto. E’ il caso di ricordare, in proposito, l’articolo 47 della Costituzione il quale, dopo aver disposto all’articolo uno che “la Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme…” prosegue disponendo, al secondo comma, che (la Repubblica) favorisce l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione..”
I Costituenti quando scrissero queste disposizioni avevano ben presente la specificità della situazione in Italia, un Paese in cui un elevato numero di famiglie abita in una casa di proprietà e le condizioni economiche di moltissime di queste famiglie non permettono loro di poter sopportare il peso di una pressione fiscale che per tante risulta asfissiante.
Ora… se il quadro costituzionale è questo; se una così diffusa proprietà della casa dove abitano anche  italiani in disagiate condizioni economiche  caratterizza il nostro Paese, ritengo non in linea con la nostra Costituzione continuare a parlare, ancora una volta di tasse e imposte: non incoraggiano, non tutelano il risparmio.
Trattasi di un argomento che invero meriterebbe un’analisi più approfondita che con il vostro permesso affronteremo in una prossima seduta.
(Dai Dialoghi svolti al Circolo della Concordia)




  

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