venerdì 28 dicembre 2018



                                 IL POETA FEDRO E IL SENATORE A VITA MARIO MONTI
        

Alfio: amici… la discussione al Senato sulla manovra finanziaria del 2019, nonostante i tempi troppo ristretti, ha offerto qualche punto di riflessione davvero interessante.
Nenè: i tempi sono stati così pesantemente  contingentati che la minoranza ha avuto legittimi motivi  di critica sulle modalità di svolgimento dei lavori in Aula.
Alfio: tra gli interventi in Aula è da segnalare quello del Senatore a vita ed ex Presidente del Consiglio Mario Monti il quale, parlando della manovra finanziaria predisposta dal Governo Conte per il 2019, ha detto che “si tratta di una manovra dettata da Bruxelles; mai vista una cosa simile”.
Giacomo: proprio Mario Monti! Non possiamo dimenticare che è l’uomo chiamato a sostituire nel 2011 Berlusconi per realizzare le politiche economiche volute da Bruxelles ed elencate nell’ormai famosa lettera del 5 agosto 2011  con la quale la Banca Centrale Europea ne chiedeva al Governo Berlusconi l’approvazione in tempi brevi. Chi non ricorda, tra queste,  la sciagura della “Legge Fornero” che in una notte lasciò decine di migliaia di persone senza pensione e senza un lavoro! La figura dell’esodato, finte lacrime di coccodrillo a parte della Fornero, è uno dei simboli in grado di testimoniare come la dignità delle persone sia stata calpestata,  tenuta in così scarsa considerazione e sacrificata al volere dell’Europa.
Ebbene…, se questi sono i precedenti,  cosa posso dire del giudizio che Il Sen. Monti ha espresso verso la manovra finanziaria 2019?  Direi che è “il bue che dà del cornuto all’asino”.
Nenè: bravo l’amico Giacomo nella sua analisi! E Lei Prof. Vezio che dice?
Vezio: anch’io sentivo ripetere dai miei nonni il detto ricordatoci dall’amico Giacomo. Non dobbiamo dimenticare, Giacomo ne ha fatto cenno, che se sono frutto del volere dell’Europa le leggi del Governo Monti, ancor di più lo è stato (basta leggere il libro di Alan Friedman, “Ammazziamo il Gattopardo”, ne abbiamo una copia nella nostra biblioteca)  il suo insediamento a Palazzo Chigi quale espressione dei poteri economico/finanziari così influentemente presenti nelle stanze del potere europeo. Ma se Giacomo ci ha parlato di buoi e asini io vorrei ricordarvi quanto scriveva lo scrittore latino Fedro (vissuto tra il 20 a.C. e il 50 d.C. circa) nella favola “I vizi degli uomini” ma più comunemente conosciuta con il titolo “Le bisacce”.
Ebbene, scriveva Fedro:
“Giove ci ha messo addosso due bisacce:
quella piena dei nostri vizi
ce l’ha posta dietro la schiena;
quella piena dei vizi altrui
ce l’ha posta davanti al petto.
Per questo motivo non possiamo vedere i nostri difetti, ma appena sbagliano gli altri diventiamo censori”.
Amici… questo scriveva Fedro duemila anni fa. Da notare il gusto  e la leggerezza con le quali sapeva trasmetter le sue indicazioni etiche alla coscienza dei lettori.
Il nostro Sen. a vita Mario Monti, quando parla di “manovra dettata da Bruxelles”, credete che abbia saputo far tesoro dell’insegnamento di Fedro?.
(Dai Dialoghi svolti al Circolo della Concordia)

gcastronovo.blogspot.it

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