IL POETA FEDRO E IL
SENATORE A VITA MARIO MONTI
Alfio: amici… la discussione
al Senato sulla manovra finanziaria del 2019, nonostante i tempi troppo
ristretti, ha offerto qualche punto di riflessione davvero interessante.
Nenè: i tempi sono stati così
pesantemente contingentati che la
minoranza ha avuto legittimi motivi di
critica sulle modalità di svolgimento dei lavori in Aula.
Alfio: tra gli interventi in
Aula è da segnalare quello del Senatore a vita ed ex Presidente del Consiglio Mario Monti il quale, parlando della
manovra finanziaria predisposta dal Governo Conte per il 2019, ha detto che “si tratta di una manovra dettata da
Bruxelles; mai vista una cosa simile”.
Giacomo: proprio Mario Monti!
Non possiamo dimenticare che è l’uomo
chiamato a sostituire nel 2011 Berlusconi
per realizzare le politiche economiche
volute da Bruxelles ed elencate nell’ormai famosa lettera del 5 agosto 2011 con la quale la Banca Centrale Europea ne
chiedeva al Governo Berlusconi l’approvazione in tempi brevi. Chi non
ricorda, tra queste, la sciagura della “Legge Fornero” che in una notte lasciò
decine di migliaia di persone senza pensione e senza un lavoro! La figura
dell’esodato, finte lacrime di coccodrillo a parte della Fornero, è uno dei
simboli in grado di testimoniare come la dignità delle persone sia stata
calpestata, tenuta in così scarsa
considerazione e sacrificata al volere dell’Europa.
Ebbene…, se questi sono i precedenti,
cosa posso dire del giudizio che Il Sen. Monti ha espresso verso la
manovra finanziaria 2019? Direi che
è “il
bue che dà del cornuto all’asino”.
Nenè: bravo l’amico
Giacomo nella sua analisi! E Lei Prof. Vezio che dice?
Vezio: anch’io sentivo
ripetere dai miei nonni il detto ricordatoci dall’amico Giacomo. Non dobbiamo
dimenticare, Giacomo ne ha fatto cenno, che se sono frutto del volere
dell’Europa le leggi del Governo Monti, ancor di più lo è stato (basta leggere
il libro di Alan Friedman, “Ammazziamo
il Gattopardo”, ne abbiamo una copia nella nostra biblioteca) il suo insediamento a Palazzo Chigi quale
espressione dei poteri economico/finanziari così influentemente presenti nelle
stanze del potere europeo. Ma se Giacomo ci ha parlato di buoi e asini io
vorrei ricordarvi quanto scriveva lo scrittore latino Fedro (vissuto tra il 20 a.C. e il 50 d.C. circa) nella favola “I vizi degli uomini” ma più comunemente
conosciuta con il titolo “Le bisacce”.
Ebbene, scriveva Fedro:
“Giove ci ha messo addosso due
bisacce:
quella piena dei nostri vizi
ce l’ha posta dietro la
schiena;
quella piena dei vizi altrui
ce l’ha posta davanti al
petto.
Per questo motivo non possiamo
vedere i nostri difetti, ma appena sbagliano gli altri diventiamo censori”.
Amici… questo scriveva Fedro
duemila anni fa. Da notare il gusto e la
leggerezza con le quali sapeva trasmetter le sue indicazioni etiche alla
coscienza dei lettori.
Il nostro Sen. a vita Mario
Monti, quando parla di “manovra dettata
da Bruxelles”, credete che abbia saputo far tesoro dell’insegnamento di Fedro?.
(Dai Dialoghi svolti al
Circolo della Concordia)
gcastronovo.blogspot.it
Nessun commento:
Posta un commento