martedì 8 dicembre 2020

E FU COSI’ CHE GOVERNO E MOVIMENTO 5 STELLE TRADIRONO LE PROMESSE REFERENDARIE Totò: amici… ho letto e riletto più volte la notizia andando a leggermi anche la proposta governativa della Legge di bilancio pe l’esercizio 2021. Enzo: scusami due domande: ma perché tanta curiosità e qual è la notizia? Totò: hai ragione? La curiosità è alimentata dal fatto che giornali – tranne qualche rara eccezione – e televisione non ne parlano; per quanto riguarda invece il contenuto della notizia vi riuscirà difficile credermi: ebbene, dovete sapere che all’art. 195 della proposta governativa di bilancio per l’esercizio 2021, rubricato “Esigenze del Parlamento”, è previsto uno stanziamento di ben 800 milioni per il 2021. Lo stesso articolo poi stabilizza questo finanziamento – non si tratta quindi di una spesa una tantum per il solo 2021 – determinandone fin d’ora l’ammontare in 400 milioni per l’anno 2022 e così anche per gli anni successivi. Stiamo attenti: si tratta di una spesa strutturale, cioè per sempre e prescinde da eventuali contingenti esigenze da Coronavirus. Franco: stento a credere ed è la prima volta che ne sento parlare, del resto anche tu ci dici che trattasi di una notizia di cui nessuno parla. Totò: purtroppo è così! Vedete…. Santo: che cosa? Totò: al quotidiano di Roma “Il Tempo” non è sfuggito il proposto ricco incremento che di fatto è indirizzato alle casse dei Partiti e ne ha prontamente dato notizia, svelando così di fatto cosa si nascondesse veramente dietro quella criptica formula legislativa “esigenze del Parlamento”. A questo punto quelli del Governo, per non allarmare più di tanto l’opinione pubblica, hanno fatto ricorso, come al solito, a formule criptate e di difficile comprensione per i non addetti ai lavori: ora, infatti, l’articolo è così rubricato: “Fondo per esigenze indifferibili” ma la formulazione dell’articolo è rimasta identica a quella originaria e gli importi sono rimasti tali e quali quelli della prima versione, senza però questa volta indicare espressamente il soggetto le cui esigenze verranno finanziate. Potrà dirci di più il Prof. Vezio. Nenè: caro Totò vedo che sei documentato e, pur non mettendo in dubbio quanto ci stai relazionando, stento ancora a crederci. Vedete…. Totò: che cosa? Nenè: come possono pensare le forze politiche, che attualmente sostengono direttamente il Governo Conte due, incrementare i finanziamenti a favore della Politica mediante il ricorso ad una nuova patrimoniale? Infatti è proprio all’interno della proposta di bilancio 2021 che è spuntato un emendamento, a firma Matteo Orfinii (Partito Democratico) e Nicola Fratoianni, che introduce una nuova patrimoniale per effettuare un prelievo sui conti correnti e le abitazioni degli italiani? Santo: sono d’accordo con le perplessità dell’amico Nenè. E’ un’idea, questa di finanziare la politica con i nostri risparmi, che rassomiglia tanto a una provocazione! Prof. Vezio cosa ne pensa? Vezio: amici…. pur concordando pienamente con le riflessioni degli amici che mi hanno preceduto mi sia consentita quest’ulteriore considerazione: ricordo come il 20 e il 21 settembre di quest’anno 17 milioni di italiani hanno votato a favore del “taglio di 345 Parlamentari” per ridurre i costi della “casta politiica” – così ci era stato promesso dal Movimento 5 Stelle – di 80 milioni all’anno. Qui, in questa sala, abbiamo visto in televisione l’On. luigi Di Maio, circondato da molti Parlamentari pentastellati, davanti a Montecitorio nell’atto di tagliare con un grosso forbicione un lungo striscione che raffigurava gli scranni parlamentari. L’idea del risparmio era accattivante e fu così che molti elettori credettero alle promesse grilline e il risultato che uscì dalle urne premiò il Movimento 5 Stelle. Sono trascorsi meno di 60 giorni dal referendum e mi ritrovo che il Governo Conte due restituisce ai Partiti non 80 milioni bensì 800 milioni (cioè 10 volte tanto il risparmio ipotizzato dal Movimento 5 Stelle). Ancora… Santo: dica pure. Vezio: ma anche i 400 milioni all’anno per gli anni successivi sono privi di qualsiasi giustificazione logica: tagliati 345 Parlamentari e i loro portaborse la spesa deve ridurre e non aumentare o quanto meno dovrebbe rimanere quella attuale: trattasi, così stando le cose, di una legge censurabile perché priva di ragionevolezza. Nel pasticcio di questa brutta storia, inquadrata tra l’altro nel momento di questa storica crisi sanitaria ed economico sociale che stiamo vivendo, fa un po' specie sentir parlare i rappresentanti del Movimento 5 Stelle di trasparenza e coerenza, due valori che tra i politici italiani sono un po' come l’araba fenice: che ci siano ce lo ricordano un giorno sì e l’altro pure, ma cosa siano neanche loro stanno dimostrando di saperlo. Vedete… il Ministro grillino Di Maio è solito dire “noi siamo maggioranza sia al Governo che in Parlamento e senza il nostro assenso nessun provvedimento potrà essere approvato”. Ebbene, se fossero stati coerenti con le promesse fatte in occasione del Referendum, avrebbero dovuto votare contro questa proposta così da impedirne la sua approvazione. Così purtroppo non è stato. (Dai Dialoghi svolti al Circolo della Concordia) gcastronovo.blogspot.it

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