TRA ILLUSIONE
E DISINCANTO
CORONAVIRUS: GLI ITALIANI DINNANZI ALLE TASSE
Duilio: amici…. come mai il Governo Conte ha bocciato la
richiesta di proroga delle scadenze fiscali degli ultimi giorni di luglio?
Santo: fonti vicine al Ministero dell’Economia e Finanze
parlavano di cassa vuota, da qui il rifiuto della richiesta.
Nenè: io, personalmente ho l’impressione, invece, che l’operazione
sia stata programmata da tempo proprio in questi termini e con questa
tempistica. Perché, vedete…
Nando: che cosa?
Nenè: il Governo Conte sta seguendo alla lettera
quell’antico proverbio il quale ci dice:
“dodici mesi ha un
anno, sei d’inganno e sei di truffa”.
Mario: sii
meno enigmatico.
Nené: vedete…. Quando scoppiò il Cornavirus o, se volete, Covid
19 il Governo promise che:
- avrebbe sospeso il pagamento delle tasse;
- avrebbe studiato come aiutare i contribuenti colpiti
dagli effetti del Coronavirus;
- che nessuno
sarebbe rimasto indietro perché escluso da questi provvedimenti.
Mario: e il Governo mi sembra che nel I° semestre sia
stato di parola.
Nenè: hai detto bene! Però ha ripreso, senza alcuno
indugio, al I° mese del II° semestre chiedendo di pagare in pochi giorni sia le
tasse non pagate nel I° semestre che quelle maturate nel mese di luglio. Una
vera e propria maratona fiscale che non ha tenuto il alcun conto che per circa
due mesi il Paese si è fermato per imposizione di legge.
Ersilio: Nenè, hai detto proprio bene! Dall’illusione delle promesse d’aprile al disincanto della realtà di luglio!
(Dai Dialoghi svolti al Circolo della Concordia)
Giuseppe Castronovo
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