SCIOPERO
SINDACALE: OGNUNO HA LE SUE RAGIONI DA RIVENDICARE.
Totò:
amici….. è proprio vero!
Santo: che
cosa?
Totò: che il mondo è fato a scale e c’è chi scende e c’è
chi sale!
Santo: a che proposito questa tua riflessione?
Totò: oggi s’è svolto lo sciopero generale indetto dalle
segreterie nazionali dei Sindacati C. G. I. L. e U.I.L. Uno sciopero che,
ancora una volta, non trova tutti d’accordo.
Ambrogio: comprendo, è stato sempre così! Sempre più
difficile raggiungere il consenso unanime tra tutte le categorie che
costituiscono il mondo del lavoro.
Totò: è proprio così. Ma questa volta c’è una categoria che,
pur svolgendo un lavoro del tutto speciale e alquanto rischioso, è
contraria allo sciopero perché con la
chiusura della sua azienda dichiara di trovarsi priva di lavoro.
Ambrogio: di quale categoria parli?
Totò: della categoria delle borseggiatrici la cui
rappresentanza sindacale, dopo aver dichiarato alla stampa di non poter aderire allo sciopero,
stigmatizza aspramente le sigle sindacali che hanno indetto questo nuovo sciopero.
Santo: cosa vogliono? Cosa rivendicano?
Totò: hanno presentato alla stampa un loro documento
ufficiale nel quale leggiamo:
“basta con questi scioperi che coinvolgono anche i mezzi di
trasporto pubblico.
Noi sui bus e sui tram ci lavoriamo ogni giorno. Lasciarli nei depositi
significa che viene a mancarci il nostro lavoro quotidiano”.
(Dai Dialoghi svolti al Circolo della Concordia)
gcastronovo.blogspot.it
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