AL
CIRCOLO DELLA CONCORDIA CONFRONTANO L’INSEGNAMENTO DELL’ECONOMISTA MAFFEO
PANTALEONI CON L’AZIONE DEI GOVERNI MONTI E LETTA.
Siro: amici…. non è più
tollerabile questa politica che ha
trasformato la casa – il luogo più sacro per lo
sviluppo della famiglia, riconosciuta
prima cellula della società – in un vero e proprio incubo.
Ludovico: caro Siro hai proprio ragione! Ha iniziato
Monti e sta proseguendo Letta. E’ una politica, la loro, che si può riassumere in
questo semplice programma: “più aumentiamo
le tasse sulla casa, più aggiustiamo i conti pubblici”.
Giacomo: con questi ultimi due governi la casa degli italiani è stata di fatto trasformata in un
vero e proprio bancomat. Il debito pubblico dobbiamo però constatare che
continua ad aumentare nonostante i sacrifici impostici da questi due Governi. Ho qualche anno meno di voi e posso
non avere la vostra saggezza. Lei, prof. Vezio, cosa ne pensa?
Vezio: avete ragione tutti!. Vedete…
Valerio: che cosa?
Vezio: l’economista Maffeo Pantaleoni con grande lucidità
diceva: “qualunque imbecille può inventare e
imporre tasse. L’abilità consiste nel ridurre le spese, dando nondimeno servizi
efficienti, corrispondenti all’importo delle tasse”.
Giacomo: parole sagge, anche se, a quanto pare, finora
del tutto ignorate.
Vezio: le parole del Pantaleoni appartengono, in effetti,
a quella categoria di parole che non invecchiano
mai e, anche se dimenticate per qualche periodo, sono sempre capaci di
risorgere ed essere attuali in ogni epoca.
Mauro: Prof. Vezio, ma i nostri politici perché si stanno
dimostrando, stando alle sue parole, così “imbecilli”?.
Vezio: amici miei, consentitemi una puntualizzazione alle
parole dell’amico Mauro. L’appellativo di “imbecille”
non sono io ad attribuirlo a Monti e Letta, non ne avrei, del resto, l’autorevolezza,
con la conseguenza che i due interessati potrebbero ignorarlo; ma l’economista Prof. Maffeo Pantaloni
che, grazie al suo insegnamento, senza dubbio autorevole non solo lo fu ma lo è
tutt’ora. Un’autorevolezza che dovrebbe spingere i due a cambiare la strategia
della loro azione di governo.
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