giovedì 28 novembre 2013

RIFLESSIONI IN TRANSATLANTICO DOPO LA DECADENZA DI BERLUSCONI.


               

On. Straccio: collega Cencio…vedo che stai leggendo  Il Fatto Quotidiano”. Qualche articolo particolarmente interessante?

On. Cencio: sto leggendo l’editoriale di Padellaro il quale, scrivendo della decadenza di Berlusconi da Senatore, scrive che “è finita, ma non è finito”…. Da ieri sera è passibile di arresto immediato su richiesta delle tante procure che lo indagano.. potrebbe ritornare premier oppure finire in galera”.

On. Straccio: è proprio vero che quando si affronta il tema “Cavaliere” il discorso è sempre tutto un “enigma”.

On. Cencio: caro Straccio…quello di Padellaro è un falso enigma  e Padellaro lo sa benissimo. Scrive perché le pagine del suo  giornale vanno riempite per poterlo mandare in edicola!

On. Straccio: cosa vuoi dire?

On. Cencio: caro collega c’è sempre la Magistratura che dispone di tutti i mezzi necessari a risolvere anche questo enigma.

mercoledì 27 novembre 2013


 

LA BALLATA DEL CAVALIERE.

 

 

Questa è la storia vera del Cavalie…re

che un giorno l’Italia vuo…le governare;

ma i Comunisti,  in attesa da quarant’anni,  

chiedono il rispetto de...lla precede…nza

 

Dicono di governare  molte   Regio..ni

e altrettante Province e Comu…ni,

che l’impudente  Cavaliere va punito

e allora si rivolgono ai Tribunali.

 

I Magistrati incominciano a scava…re,

e ordinano centinaia di  perquisizioni;

e un Pubblico Ministero di Milano

dice al suo capo: “questo qui, io lo sfascio”.

 

Incominciano allora i guai per il Cavaliere,

i Magistrati rovistano i suoi cassetti,

gli mandano un avviso  sotto il Vesuvio

dopo aver già avvisa…to il Corriere.

 

E c’era il Senatur in canottiera

che lo lasciò così in braghe di te..la,

c’era un certo Oscar al Quirinale ,

che pose il suo sigillo all’operazione.

 

Ci furono sorri…si e tradimenti

e il Cavalier così finì disarcionato,

e un rospo lo sostituì a Palazzo Chigi

mentre per lui  iniziarono giorni gri…gi.

 

E siccome una ciliegia tira l’altra,

così i suoi processi diventa…rono quaranta

e alla fine arrivò anche una conda….nna.

che lo fece sobbalza...re dalla scra....nna.

 

A lui che ancora era un innocente

dal Vesuvio gli arrivò un bello scherze…tto:

un giudice  napoletano un po’ loqua ….ce

gli fece d’agosto perdere la pa….ce.

 

Il Parlamento vista la conda…nna

il benservito diede al Condannato,

e allora fu così che il Cavaliere lasciò

il Parlamento con un’alfetta.  

 

Scritta seguendo la melodia de “La canzone di Marinella

martedì 26 novembre 2013

LA COERENZA DELLA ROSY NAZIONALE!!!!!!!!



 

On. Cencio: ah….la Rosy Bindi!

On. Straccio: cosa ci riserva la Rosy?

On. Cencio: leggo le dichiarazioni rese dalla Rosy il 2 febbraio 1994 e la tenacia dimostrata alle ultime elezioni per essere ricandidata. Mi chiedo:  la Rosy nazionale conosce la coerenza?

On. Straccio: a che proposito dici questo? Parla, divento sempre più curioso.

On. Cencio: lo Statuto del Partito Democratico prevede che un Parlamentare non possa fare più di tre legislature. La Bindi prima delle ultime elezioni era già i Parlamento da 15 anni; quindi, Statuto alla mano, non sarebbe stata più candidabile.

On. Straccio: ricordo il dibattito interno al Partito provocato proprio dalla Bindi che voleva essere, a tutti i costi, ricandidata.

On. Cencio: ha smosso il mondo intero per essere ricandidata. Però…

On. Straccio: però…. che cosa?

On. Cencio: leggo che nel 1994, quando questa disposizione doveva essere applicata ad altri la Rosy era inflessibile e diceva: “il limite delle 3 legislature deve valere per tutti, anche per De Mita. La gente ci chiede un forte rinnovamento”.

On. Straccio: donna di temperamento la nostra Rosy nazionale, non c’è che dire!

On. Cencio: ma la coerenza?

lunedì 25 novembre 2013

SPESE SEMPRE PIU’ FOLLI NELLE REGIONI.


                                             

                                          NE PARLANO AL CIRCOLO DELLA CONCORDIA.

 

Luigi: amici oramai è un bollettino di guerra quotidiano! Stampa e televisione ci dicono che gli sprechi di pubblico denaro nelle Regioni italiane non si fermano più.

Beppe: in T. V. han detto che i Consiglieri regionali sotto esame sono 300 e più.

Fermo: anche dopo gli scandali degli anni scorsi gli scempi continuano con acquisti, stando alle notizie forniteci dalla televisione e dai giornali, di elettrodomestici, salumi, pecore, biancheria intima, cene, pranzi, viaggi…. Il tutto con soldi pubblici!

Renzo: amici, con questi numeri e con questi acquisti possiamo parlare di “cleptomania sistemica”

Federico: cosa ci dice il Prof. Vezio?

Vezio: ma è proprio necessaria la presenza di 20 Regioni? Cosa ci stanno a fare Regioni come il Molise, la Liguria l’Umbria, la Basilicata? Sono maturi i tempi per ridisegnare la geografia politica del nostro Paese!

Alberto: condivido l’opinione del Prof. Vezio.

Vezio: permettetemi un’altra riflessione: lo sapete che la regione Molise ha meno abitanti del più piccolo quartiere di Roma? Eppure un Consigliere regionale semplice percepisce un’indennità mensile che supera 10.000 € al mese. Solo che di Consiglieri  semplici non ce ne sono: chi è capogruppo, chi è questore, chi è segretario del gruppo…. E quindi tutti superano i 10.000€!

giovedì 21 novembre 2013

SPESE FOLLI NELLE REGIONI:

                                                   
                                       COMMENTI AL CIRCOLO DELLA CONCORDIA.

Zenone: amici…..avete saputo dell’ultimo scandalo nella Regione Abruzzo dove un Assessore è stato arrestato?
Fausto: purtroppo non è un caso isolato! Hai sentito in Sardegna dell’acquisto di ben  14 pecore con soldi pubblici?
Amilcare: per non parlare dell’Emilia Romagna, del Piemonte, della Lombardia ed altre ancora.
Alberto: veramente è un po’ dappertutto che si parla di acquisti di elettrodomestici e di capi d’abbigliamento, pranzi, cene …. Il tutto con soldi pubblici.
Oreste: però non sono stati capaci di trovare i fondi per non aumentare l’I. V. A. al 22%.
Corrado: ascoltiamo l’opinione del Prof. Vezio.
Vezio: la realtà regionale da tempo è diventata un vaso di Pandora!  In molti Palazzi regionali ristagna un’area mefitica che avvelena anche la loro azione politica.
Quella regionale oramai, in molti casi, è un’attività che anziché risolvere i problemi dei cittadini, avvelena e destabilizza la faticosa quotidianità di noi comuni mortali.

Cari amici, mi dispiace dirlo, ma oggi la più grave carestia che stiamo vivendo in Italia è la carestia di amministratori regionali retti.

venerdì 15 novembre 2013

DIVIDILI E LI SCONFIGGERAI:


 

                                                   

                                  PASSANO I MILLENNI, MA LA STORIA SI RIPETE.

 

Una volta c’erano tre amici di nome Silvio, Gianfranco e Angelino. Silvio, che era il più anziano del gruppo,  voleva  molto bene agli altri due e se li teneva tanto stretti che camminavano sempre insieme.

Un gruppo molto numeroso di invidiosi, tra i quali spiccavano Massimo, Luciano, Guglielmo ed altri, aveva tanta voglia di mangiarseli e non ci riusciva a causa di questa concordia che li faceva stare sempre insieme.

Massimo e Luciano, che erano i più intelligenti del gruppo, andarono allora, in gran segreto, in un luogo chiamato “Palazzo” dove avevano degli amici fidati ai quali esposero il loro problema.

Gli amici si riunirono e consultarono gli scritti degli antichi saggi. 

Uno degli amici trovò la soluzione negli scritti di uno scrittore latino di nome Tito Livio, il quale così aveva a suo tempo sentenziato: “adversus consentientes nullus rex satis validus est” e la tradusse agli amici più giovani che non conoscevano il latino:

“contro la concordia delle persone anche la potenza dei re risulta vana; ma la discordia e l’ammutinamento offrono infiniti vantaggi agli avversari”.

Un altro, che era amico di Luciano da vecchia data, ritenne che il problema andasse risolto applicando la nota e diffusa massima la quale dice: ”divide et impera” che significa “dividi e domina”

Allora Massimo, conosciuto il responso, con lusinghe e promesse si rivolse per primo a Gianfranco, convincendolo con maestria ad  abbandonare i suoi vecchi amici Silvio e Angelino.

Gli amici più fidati di Massimo quando sapevano che Gianfranco passeggiava per le piazze della Città andavano a trovarlo e lo applaudivano in pubblico; così facendo gli fecero credere di aver acquistato molta popolarità tra la gente. Quando però Gianfranco si presentò ai comizi per proseguire la “carriera politica” i finti amici disertarono i suoi comizi e fu così che venne sonoramente “trombato”.

Poi gli amici di Massino che abitavano nel Palazzo, una volta che i comizi allontanarono Gianfranco dal Palazzo del Senato romano,  decisero di scacciare dal Senato Silvio. Fu a questo punto    che Guglielmo disse in pubblico: “il Senato romano deve rispettare la decisione presa nel Palazzo e Silvio deve essere spogliato della carica senatoriale”.

Luciano, che aveva influenti amici nel Palazzo, finse di voler aiutare Silvio e chiese una verifica della decisione che condannava Silvio. Guglielmo fu irremovibile nel voler scacciare Silvio dal Senato romano “immediatamente” e per ottenere questo blandì Angelino al quale, in vista dell’operazione, era stata già affidata la carica di Vice Console.

Angelino così sentenziò: se è nell’interesse della stabilità del Paese Silvio si deve sacrificare”                 

La storia non finisce qui; proseguiremo nelle prossime puntate!!!!!!!!

 

domenica 10 novembre 2013

ACCHIAPPATORI DI GRILLI, SMACCHIATORI DI GIAGUARI E…...


                                      ACCHIAPPATORI  DI  GRILLI, SMACCHIATORI DI GIAGUARI  E…...

 

On. Straccio: collega Cencio… cosa stai leggendo con così tanta attenzione?

On. Cencio: il volume intitolato “Giorni bugiardi” di Chiara Geloni e Stefano Di Traglia.

On. Straccio: di cosa tratta?

On. Cencio: dei giorni difficili vissuti da Pierluigi Bersani, l’ex Segretario del Partito Democratico, dopo le votazioni di febbraio.

Si sofferma, in particolare, nella descrizione dello stato d’animo di Bersani in quei giorni convulsi per l’elezione del Presidente della Repubblica. Però gli autori tacciono  su qualche particolare.

On. Straccio: di cosa si tratta?

On. Cencio: un amico del Partito democratico, che ha chiesto l’anonimato, mi ha raccontato dell’ultimo incontro tra il Presidente della Repubblica  Napolitano e l’allora aspirante Presidente del Consiglio Bersani

On. Straccio: raccontami….divento sempre più curioso.

On. Cencio: Il Presidente Napolitano, dinnanzi al disappunto di Bersani al quale aveva negato il conferimento dell’incarico per la formazione del Governo, avrebbe detto:

“caro Bersani, se non sei stato capace di acchiappare un grillo, come pensavi si smacchiare il giaguaro?

martedì 5 novembre 2013

QUANDO UNA TELEFONATA SERVE A NON ACCORCIARE LA VITA


                               

IL CASO DEL MINISTRO CANCELLIERI: QUEL CHE NE PENSANO AL CIRCOLO DELLA CONCORDIA.

 

Amilcare: solo adesso, dopo la “Vicenda Cancellieri”, ci si accorge che si mettono in carcere ammalati e bambini?

Fausto: il Ministro Cancellieri ha dichiarato  “….non mi dimetto: Giulia poteva morire, e se fosse successo?” Ha quindi ribadito di  essere intervenuta a favore di una persona gravemente ammalata.

Enrico: caro Fausto ma chi ha il compito istituzionale perché non verifica prima lo stato di salute di chi deve essere messo in carcere? Se lo facesse, penso che il Ministro non telefonerebbe!

Fermo: penso che abbia ragione l’On. Del Partito Democratico Gentiloni        quando afferma che “abusi di carcerazione cautelare in Italia ce ne sono, eccome!”

Renato: ritengo che chi è in carcere debba essere “tutelato dal sistema” e non dalla telefonata di un Ministro.

Oreste: chi è in carcere non deve essere oggetto di “interventi umanitari”  ma di “decisioni che rispettino la dignità della persona. Prof. Vezio cosa ne pensa?

Vezio: cari amici il nostro sistema giudiziario è da rivedere in profondità: non agisce nel rispetto dell’art. 2 della Costituzione che sancisce un principio al quale deve sottostare anche la Magistratura, ossia che “la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo sia come singolo…”. E tra questi    “diritti inviolabili e inalienabili” la nostra Costituzione annovera, all’art. 32, il diritto alla salute quando dice che “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività…..”

E nel caso in esame dubito che questo principio sia stato tenuto nella dovuta considerazione. Tesi, la mia, avvalorata dalle dichiarazioni del Ministro al Tg 1 quando parla di “…detenuta che poteva morire”.

Carlo: le carceri, da quanto ci dice il prof. Vezio, devono essere a misura d’uomo: è un principio sancito nella nostra Carta costituzionale. Permettetemi che lo dica: “non è uno Stato   rispettoso della dignità della persona   quello nel quale ci vuole una telefonata del Ministro per non accorciare  la vita di chi si trova in carcere. Penso che possiate essere d’accordo con me quando affermo che il detenuto deve essere tutelato in primis dal sistema e non da un intervento umanitario del Ministro, perché anche  così si affermerà lo stato di diritto nel nostro Paese”.

sabato 2 novembre 2013

STANGATA SULLA CASA: STRATAGEMMI PER NON PARLARNE


           

 

 

Letta: TRISE, TARI, TASI, la gente parla male del nostro Governo! Le percentuali di gradimento sono in picchiata! Collega Saccomanni devi distogliere l’attenzione degli italiani da tutte queste tasse.

Saccomanni: Presidente….non dubiti, ci penso io. Li farò parlare di un altro argomento che sottoporrò al prossimo Consiglio dei Ministri.

 

                                                               CONSIGLIO DEI MINISTRI

 

Letta: la parola al Ministro Saccomanni che chiede di intervenire.

Saccomanni: colleghi…. ho una ricetta per stanare definitivamente gli evasori.

Letta: esponga la sua ricetta.

Saccomanni: “propongo l’addio ai contanti e carte di credito per tutti”.

Alfano: non è nel  programma di questo Governo. Discutiamone dopo la riduzione della tassazione sulla casa.

Saccomanni: collega Alfano, la situazione economico-finanziaria del Paese è tale da giustificare la mia proposta di eliminare la circolazione del contante. In base ai risultati che otterremo potremo valutare anche la tua proposta.

Alfano: cioè….

Saccomanni: con i risparmi che otterremo con l’eliminazione del contante potremo finanziare anche la riduzione della tassazione sulla casa.

Letta: colleghi… vi comunico che mentre siamo qui riuniti  stanno sbarcando altri 280 profughi a Lampedusa. Angelino…pensaci tu.

 

                                                             DOPO  IL CONSIGLIO DEI MINISTRI

 

Saccomanni: Presidente mi sembra che sia andato tutto come da copione!

Letta:  la politica è  questo caro Saccomanni, tutto il resto è noia.

venerdì 1 novembre 2013

PENSIONI ONOREVOLI:


                     COSA NE PENSANO AL CIRCOLO DELLA CONCORDIA.

 

Aurelio: Aveva proprio ragione….

Nereo: di chi stai parlando?

Aurelio: del grande scrittore siciliano  Leonardo Sciascia.

Luca: cosa diceva?

Aurelio: diceva che ci sono quelli che hanno le corna (gli elettori) e quelli che camminano sulle corna degli altri (i politici).

Edoardo: a che proposito questo tuo richiamo allo scrittore de  Il giorno della civetta?

Aurelio: penso ai politici che alle ultime elezioni politiche non si sono più ricandidati o che, pur essendosi ricandidati, sono stati “trombati”. Eppure…

Edoardo: eppure….che cosa?

Aurelio: eppure, sebbene da pensionati, non se la passano, poi, proprio male!

Simone: in che senso?

Aurelio: per l’importo della pensione mensilmente percepita. Apprendiamo dal quotidiano on line Affaritaliani  ad esempio che:

L’On. Gianfranco Fini               percepisce una pensione mensile netta di    5.614

L’On. Francesco Rutelli                                                                                5.755

L’On. Walter  Veltroni                                                                                 5.373

L’On. Massimo D’Alema                                                                             5.283 

L’On. Roberto Castelli                                                                                 5.785

Seguono, come vedete, altri nomi: gli Onorevoli Di Pietro, Follini, Treu e tanti altri.

Beppe: amici miei….vedo anch’io e parafrasando Leonardo Sciascia dico: beati loro e cornuti noi!