domenica 31 marzo 2013

L'ON. BERSANI CANTA L'AMICO SILVIO.



Aldilà del mio incarico fallito
ci sei  Tu.
Aldilà dei miei sogni più ambiziosi
ci sei Tu.
Aldilà della Camera
e della sua maggioranza
ci sei Tu, ci sei Tu per me
la la la la ….

Aldilà del maggioritario
Ci sei Tu.
Aldilà del proporzionale
ci sei Tu.
Aldilà delle votazioni,
aldilà delle urne,
Ci sei Tu, ci sei Tu per me
la la la la….

   *musica*

Aldilà di Palazzo Chigi
e del Quirinale ci sei Tu per me.
la la la la…
Aldilà d’ogni mio progetto
aldilà della vita
troverò, troverò  sempre te
la la la la …

venerdì 29 marzo 2013

L'ON. FINI CANTA L'AMICO SILVIO.


Tu sei il leader
che in Italia
più grande non c’è;
in privato lo dice… anche
Massimo… D’Alema.


Ho sbagliato a puntarti
in quel modo
il mio dito.
Poi capii…il peccato commesso
il peccato che  ho... commesso.


Ecco chi sei,
quello che ho  
sempre cercato
sei Tu.
Ecco chi sei!
Quel che Bocchino cercava
Sei Tu!.
Solo Tu sei,
tutto per noi.

Tu sei questo,
siamo troppo
sicuri di noi.
Non esiste in Italia
un altro….leader
come Te.

Ecco chi sei,
l’uomo da noi sognato
sei Tu.
L’uomo da sempre sognato
sei Tu.
Questo sei Tu,
questo Tu sei.

Tu sei questo,
noi abbiamo fiducia
 in Te.
Non esiste in Italia
un leader… come Te. 
Non esiste in Italia
Un altro leader…
come Te.

lunedì 25 marzo 2013

LA VIDENDA DEI MARO'? FIGLIA DI UN GOVERNO TECNICO.


On. Straccio: collega Cencio…, come mai hai tra le mani una raccolta dei saggi di politica internazionale del politologo Henrj  Kissinger.
On. Cencio: credimi, sono attuali più che mai! Vedi…
On. Straccio: che cosa?
On. Cencio: c’è un’affermazione del Kissinger che dovrebbe essere di monito all’intera classe politica italiana per il comportamento, quanto meno discutibile, tenuto dal Governo Monti nella gestione della vicenda dei Marò.
On. Straccio: cosa dice?
On. Cencio: dice il Kissinger che “la politica estera comincia là dove termina quella interna”.
On. Straccio: la tesi del Kissinger presuppone una politica interna!
On. Cencio: proprio così!
On. Straccio: ma se in Italia, con la nascita del Governo Monti, oggi, di fatto,  non abbiamo una politica interna, da dove deve cominciare quella estera?
On. Cencio: hai proprio ragione! Sta proprio qui il nostro problema! Oramai è da 15 mesi che non abbiamo una vera e propria politica interna. Peggio ancora è per quella internazionale!. Il Governo Monti è un governo tecnico e i “risultati politici” non si vedono semplicemente perché non ci sono!  Politicamente non contiamo nulla sullo scacchiere internazionale!
On. Straccio: Hai ragione e la vicenda dei Marò ce lo sta dimostrando in tutta la sua drammaticità!
On. Cencio: vedi allora la necessità della politica sia interna che estera!.
On. Straccio: allora possiamo dire che il “Governo tecnico” non è un buon viatico per la politica?
On. Cencio: devo risponderti si. E' la manifestazione della debolezza del nostro sistema!.
On. Straccio: allora speriamo che la XVII legislatura inizi con un Governo politico.
On. Cencio: speriamo! Ricordati…
On. Straccio: che cosa?
On. Cencio: la democrazia, alla lunga, senza politica muore!





                                                                                                                                          

sabato 23 marzo 2013

CONSEGUENZE DELLA VICENDA DEI MARO': LA DIGNITA' PERDUTA DI UN PAESE.


On. Straccio: collega Cencio, ma….sono i più avveduti quelli che ricoprono la cariche governative più alte?
On. Cencio: non sempre! Perché questa domanda?
On. Straccio: la vicenda dei Marò mi offende come italiano prima e come Parlamentare poi.
On. Cencio: non posso non darti ragione! Altro che VIII^ potenza mondiale! L’Italia purtroppo, ancora una volta,  ha perso la sua dignità sullo scacchiere internazionale.
On. Straccio: immagino quanta sia impervia la strada che porta alla riconquista della dignità perduta!
On. Cencio: hai proprio ragione! Vedi…
On. Straccio: che cosa?
On. Cencio: la credibilità internazionale del nostro Paese  è caduta così in basso che non sarà facile riprenderci.
On. Straccio: è stato un vero e proprio naufragio diplomatico!
On. Cencio: vedi…
On. Straccio: che cosa?
On. Cencio: il paradosso tragicomico di questa vicenda è così sintetizzabile:  si è allargato paurosamente lo spread tra le “braghe calate” del nostro Governo e la “voce grossa” del Governo indiano.

venerdì 22 marzo 2013

DUE STORIE DAI TEMPI SCANDALOSAMENTE PROIBITIVI ( XANITALIA, DECATHLON): OTTO ANNI DI ATTESA E LE LICENZE NON ARRIVANO!.



Sig. Rosato,   grazie per l’attenzione riservata al mio blog. Rispondo al suo commento sul post dell’11.3.2013     relativo alla “vicenda  Xanitalia” di Pesaro.
Lei dice che quella della  Xanitalia di Pesaro non è l’unica amara vicenda di questo nostro sventurato Paese.  Lei ha ragione!  Penso all’altrettanto  scandalosa vicenda Decathlon; un altro triste esempio  di  politica e burocrazia irresponsabili, segnalato dal Sole 24 Ore del 30.12.2012, verificatosi a Brugherio (Monza-Brianza) dove “dopo otto anni di attesa…azienda      e amministrazioni locali non raggiungono nel corso degli anni un accordo definitivo…” per un intervento che avrebbe comportato  250 nuovi posti di lavoro.
Lei capisce bene: immagini un giovane che a 23 anni avrebbe trovato un’occupazione, ora dopo 8 anni ne ha 31 e di quel posto di lavoro siamo qui a parlarne!
Ecco dove sta la mia  - e son sicuro anche sua e di chi ci legge -  indignazione: non è assolutamente tollerabile un’attesa di otto anni per ottenere una licenza!
Come  evitare che fatti del genere si ripetano?
Bisogna semplificare urgentemente le procedure e obbligare le Amministrazioni Pubbliche a rispondere entro tempi certi che non durino anni. E la risposta, adeguatamente motivata, deve essere un chiaro SI  o un altrettanto chiaro  NO.   E non un  SI, ma…   o un   NO,  però….
Con una legge dai tempi certi non avremmo avuto le vicende Xanitalia  e Decathlon.
La corruzione si combatte così. I tempi lunghi sono il terreno dove cresce la mlapianta della tentazione e l’esperienza ci ha insegnato che  non è raro passare dalla tentazione all’azione.
Non ci resta che sperare che i Partiti acquisiscano finalmente la capacità di saper leggere e  interpretare i tempi che viviamo e capire che i tempi della politica non possono essere i tempi dell’economia.
                                                                                                                                                

                                                                                                          

giovedì 21 marzo 2013

IL CASO DEL SEN. MONTI: OVVERO COM'E' DIFFICILE USCIRE DI SCENA CON CLASSE!


On. Straccio:  collega Cencio…., cosa ne dici?
On. Cencio: di che cosa?
On. Straccio: del Monti di quest’ultimo periodo che, mentre è Presidente del Consiglio, aspira alla carica di Presidente del Senato.
On. Cencio: aspirazione bloccata sul nascere dal Quirinale!
On. Straccio: eppure il Sen Monti, intervistato dalla Stampa, ha detto: “non ero d’accordo con il   NO del Presidente, ma ho obbedito”
On: Cencio: comportamento davvero incomprensibile! Con tutte le difficoltà del dopo elezioni e una maggioranza che Napolitano fatica a trovare, lui pensa a   lasciare il Governo nel momento più critico!.
On. Straccio: perché sta commettendo errori così grossolani sul finale? E’ così difficile uscire di scena con eleganza?
On. Cencio: uscire di scena è un’arte che richiede classe!
On. Straccio:  ho capito!  Sic transit gloria Monti!.

mercoledì 20 marzo 2013

CINQUE MINUTI DI RIFLESSIONE CON IL FILOSOFO VOLTAIRE.




Domenica 17.3.2013 
Programma R.A.I.    In mezz’ora

La conduttrice Lucia Annunziata, rivolta al Segretario del P. D. L. Angelino Alfano, ha detto un perentorio:
Voi del P. D. L. siete impresentabili”



Lunedì 18.3.2013
Quotidiano  La Stampa

Il Presidente del Consiglio Mario Monti, intervistato dal giornalista Marcello Sorgi, ha così commentato il risultato del Cavaliere:
Non sono pentito di essere entrato in politica, senza di noi avrebbe vinto le elezioni…..
Se non avessi preso tre milioni di voti avrebbe vinto Berlusconi”



Voltaire: 1694-1778

Il dubbio non è piacevole, ma la certezza è ridicola. Solo gli imbecilli sono sicuri di ciò che dicono”


sabato 16 marzo 2013

ELEZIONE DI PAPA FRANCESCO: SPIGOLATURE DA PIAZZA SAN PIETRO.


On. Straccio:  collega Cencio…, a proposito del nuovo Pontefice, ho notato…..
On.  Cencio: che cosa?
On.  Straccio: come i più attenti cronisti abbiano riscontrato  un attimo di incertezza prima che il nuovo Pontefice   Papa Francesco   rivolgesse le  sue  prime parole alla folla radunata in Piazza San Pietro.
On. Cencio: devo dirti che anch’io ho notato come un suo  improvviso blocco, che ho pensato dovuto alla comprensibile emozione.
On. Straccio: l’incertezza, o il blocco, come tu lo chiami, è stato provocato  dal fatto che, a quanto hanno riferito con un certo sorriso sulle labbra persone vicine al Santo Padre, durante il  percorso che lo portava al balcone, mentre si  preparava  mentalmente a quanto avrebbe dovuto  dire alla folla, gli abbiano sentito proferire un involontario    Buenos Aires.
On. Cencio: ora ho capito! Si spiega forse così il perché le sue prime parole siano state   Buona sera.








                                                                                                                                  

giovedì 14 marzo 2013

EXTRA OMNES E BERLUSCONI DENTRO: ECCO IL PRIMO PUNTO CHE, COMPLICE IL CONCLAVE, HA MESSO D'ACCORDO BERSANI E GRILLO.



On. Straccio: collega Cencio…, hai saputo?
On. Cencio: che cosa?
On. Straccio: Bersani e Grillo, dicono voci riservate ma bene informate, hanno trovato il primo punto d’accordo!
On. Cencio: com’è stato possibile? Sembra un miracolo! Forse che  l’avvenuta elezione del nuovo Pontefice abbia indotto i due a più miti consigli ?
On. Straccio: incredibile, ma è così!
On. Cencio ma che cosa e com’è realmente avvenuto?
On. Straccio: mi hanno riferito che l’On. Bersani dal suo studio seguiva la telecronaca dei minuti che precedevano l’inizio del Conclave; quando, proprio in quel momento, la segreteria di Bersani riesce a contattare telefonicamente Beppe Grillo.
On. Cencio: interessante! E cos’è avvenuto?
On. Straccio: durante la telefonata uno dei segretari di Bersani, non accortosi della telefonata in corso, dice ad alta voce a Bersani:  Presidente è scattato l’extra omnes, finalmente tutti fuori! Lo dice a voce così alta che lo sente dall’altra parte della cornetta anche Grillo il quale, ignaro di  quanto stesse  realmente accadendo, così risponde a Bersani: “fuori tutti? Ci sto, purché però dentro Berlusconi. Se è così, trovato l’accordo su questo punto, possiamo continuare a discutere.
I consiglieri di Bersani che sentivano il colloquio viva voce, intravedendo la possibile apertura di un  inaspettato  canale di trattativa, spingono Bersani a rispondere  si a Grillo. E Bersani nella concitazione del momento così risponde a Grillo: “va bene!
On. Cencio: Grillo cosa ha risposto?
On. Straccio:  dall’altra parte  Grillo ha così risposto:”allora avviso il capogruppo al Senato Crimi affinché  lo comunichi agli altri Senatori del Movimento”.            
On. Cencio: sembra un racconto.
On. Straccio: invece, a sentire le voci che circolano in Transatlantico, è avvenuto proprio così.


                                                                                                                                                    

IL MONDO DEL LAVORO E DINTORNI: DOMANDE IN CERCA DI RISPOSTE.



On. Straccio: collega Cencio….., vedo che hai in mano la Costituzione; stai leggendo qualche articolo in particolare?
On. Cencio: gli articoli che trattano del lavoro. Noto che…
On. Straccio: che cosa?
On. Cencio: nella nostra Costituzione a più riprese si parla di questo aspetto fondamentale della vita dell’uomo:
art.1:     “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”.
art.2:     La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro
art. 36:  “Il lavoratore ha diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo                 lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”.
On. Straccio: noto che si parla di   diritto al lavoro”  e di   retribuzione proporzionata”.
On. Cencio: puntuale la tua osservazione!
On. Straccio: ma, così stando le cose, ti sembra costituzionalmente legittima una tassazione così elevata sul lavoro, come è oggi applicata nel nostro Paese?
On. Cencio: hai proprio ragione! In Italia, in effetti, la tassazione sul lavoro è troppo elevata.
On. Straccio: ritengo che anche  la tassazione, la quale  sottrae  una parte della retribuzione del lavoratore, deve comunque essere sempre rispettosa della Costituzione.
On. Cencio: giusto! Ma dove vuoi arrivare?
On. Straccio: poiché la tassazione sottrae una parte della retribuzione, non deve mai essere troppo elevata. In caso contrario spezza quella “proporzionalità” voluta dalla stessa Costituzione. Ne consegue che una legge che tassa la retribuzione spezzando questa  proporzionalità è senza dubbio incostituzionale perché in aperto contrasto con l’art. 36 della Costituzione e quindi la Corte Costituzionale ne potrà senz’altro dichiarare l’incostituzionalità.
On. Cencio: il tuo è un ragionamento che giuridicamente non fa una piega. Impegniamoci a portarlo avanti nelle legislatura che sta iniziando!
On. Straccio: mi son sempre chiesto….
On. Cencio: che cosa?
On. Straccio: se il lavoro é un diritto e  non è un lusso, perché è tassato come un bene di lusso?


martedì 12 marzo 2013

MA LA SINISTRA LO VUOLE BERSANI A PALAZZO CHIGI? SI O NO? FORSE PIU' NO CHE SI!



On. Straccio: collega Cencio…., sono preoccupato per la sorte del nostro Paese.
On. Cencio: hai proprio ragione! In effetti il risultato elettorale del 24/25 febbraio ha evidenziato come le tue preoccupazioni siano più che fondate.
On. Straccio: la sinistra, come ha detto l’On. Bersani, “non ha vinto, anche se è arrivata prima”.
On. Cencio: ma vedi…
On. Straccio: che cosa?
On. Cencio: cerca di riflettere un po’ e penso che mi darai ragione: i guai per Bersani più che dal risultato elettorale, vengono dalla stessa sinistra.
On. Straccio: cosa vuoi dire?
On. Cencio: ma ti sembra possibile che nel momento in cui l’On. Bersani impegna tutte le sue forze nel tentativo di aprire un tavolo per trattare proprio con il Movimento 5 Stelle, l’ultimo numero del settimanale  “l’Espresso” (un giornale certamente non ostile alla sinistra) fa uno scoop per dirci che l’autista e guardaspalle, ombra  di Beppe Grillo, tale Walter Vezzoli e Nadereh Tadjik, cognata di Beppe Grillo in un modo o nell’altro “amministrano una holding per gestire immobili, affari …a Santa Cruz, una delle sette province del Costarica….”. I due sono ”… affiancati da un italiano tale Enrico Cungi che nel 1996 è stato coinvolto in un indagine per narcotraffico”.
Come vedi un “bel servizio” che ha spazzolato Beppe Grillo a pelo e a contropelo.
On. Straccio: hai proprio ragione!
On. Cencio: vedi…
On. Straccio: che cosa?
On. Cencio: sono argomenti che gettano un ombra così pesante sul leader Beppe Grillo da impedire a Bersani di avviare trattative con lo stesso Grillo.
On. Straccio: ma perché è venuto fuori adesso?
 On. Cencio: ma da qui nasce il mio dubbio: la tempistica fa del servizio un “colpo basso” a Bersani.
On. Straccio: condivido il tuo ragionamento.
On. Cencio: adesso, cosa può rispondere Grillo a Bersani dopo questi colpi?
On. Straccio: dove vuoi arrivare?
On. Cencio: semplice! All’interno della sinistra e del Partito Democratico c’è chi lavora per sbarrare a Bersani la strada per Palazzo Chigi.
On. Straccio: ”poiché  – come ci dice l’Evangelista Matteo -  non v’è nulla di nascosto che non debba essere svelato, e di segreto che non debba essere manifestato”  non ci resta che aspettare.

lunedì 11 marzo 2013

VICENDA XANITALIA: LETTERA APERTA ALLA REDAZIONE DELLA TRASMISSIONE "L'ARIACHETIRA" LA 7 TV.

L’8 marzo 2013, nel corso della trasmissione, avete affrontato ed esaminato le cause che alle elezioni del 24/25 febbraio c.a. hanno fatto del Movimento 5 Stelle il primo Partito della Città di Pesaro.
Cinque minuti di servizio con interviste ai cittadini pesaresi chiedendo del perché della loro scelta; si è quindi  parlato con gli ospiti in studio di “Porcellum” e dell’art. 67 della Costituzione.
E’ intervenuto, tra gli altri,  il parlamentare del Partito Democratico  Misiani il quale ha detto: “c’è uno stato di gravissima crisi economico-sociale…bisogna fare le cose per superarla:::”
Ma, ahimè, purtroppo, è stato completamente taciuto il dramma che ormai da parecchi  anni sta vivendo il mondo del lavoro pesarese.
Il fatto è che a Pesaro chi vuole superare la crisi  ( anzi che già  sette anni fa voleva evitare che si entrasse in crisi )  c’è già:  si chiama  XANITALIA!
Il quotidiano economico “Italia Oggi” in data 22.2.2013 scrive che la “Xenitalia, azienda di Pesaro con 250 dipendenti, leader nella produzione di cosmetici….da sette anni  tenta invano di espandere lo stabilimento… con un investimento di 20 milioni e la previsione di assumere altre 150 persone  ( ripeto: 150 persone).
E’ intervenuta anche la Confindustria provinciale, ma tutto è ancora fermo.
Il progetto di ampliamento è bloccato dal 2009 dalla Regione Marche, dove il P. D. governa con l’ U. D. C. . Nonostante l’ok del Comune di Pesaro, dagli uffici regionali ancora non è arrivato il via libera.  Il tempo passa e il Sig. Signoretti viene costretto a porsi il problema della delocalizzazione”.
Ogni fenomeno ha una causa: nel nostro caso la causa va ricercata nel non giustificabile  ritardo dell’azione amministrativa della Regione Marche. Non è, certamente, questo il modo di rispettare la dignità della persona in cerca di lavoro. Non è questo il modo di interpretare il disagio sociale. Così va riconosciuta la centralità dell’economia reale?  E’ questa la risposta a chi chiede lavoro?
Capirete che 150 posti di lavoro hanno, in una cittadina come Pesaro, un significato 100 volte più rilevante, percentualmente parlando, che in una città come Roma o Milano.
C’è una causa legittima a questo annoso ritardo?  Ma dopo sette anni dov’è la certezza del diritto?
L’art. 4 della Costituzione ci dice che “ La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto”.
Gli amministratori regionali hanno promosso le condizioni per rendere effettivo questo diritto?
La Regione Marche è amministrata dal  P. D. e dall’ U. D. C.
Su questa vicenda ho scritto all’On. Casini. Non ha avuto ancora tempo di rispondermi.
Ho qui davanti a me l’Unità di oggi 10.3.2013 il quale titola in prima pagina a otto colonne (si dice così?)   UN GOVERNO PER IL LAVORO”.
Un Governo per fare che cosa?  Un governo che invii - diciamo noi - un Commissario ad acta presso la Regione Marche che risolva la VICENDA XANITALIA, dando entro qualche settimana una risposta definitiva.
Se la vicenda descritta da  Italia Oggi risponde al vero il titolo dell’Unità  è un’autentica offesa a chi è in cerca di lavoro e ai Pesaresi in particolare.
Penso  che i curatori del servizio in onda su  La 7, se all’oscuro della “Vicenda Xanitalia”, siano responsabili per colposa ignoranza,  non essendosi adeguatamente documentati .
Forse la risposta del perché i Pesaresi abbiano fatto del Movimento 5 Stelle il primo Partito di Pesaro sta anche in questo ritardo!.
I Partiti hanno trattato i cittadini come clienti di un supermarket  e i clienti avendo preso atto che la merce loro fornita fosse di scarsa qualità, rispetto al prezzo pagato, hanno deciso di cambiare supermarket.  Non ci vogliono grandi politologi per spiega re l’accaduto.
Invito la Redazione della rubrica “L’aria che tira”  a riprendere il servizio e intervistare anche la proprietà di Xanitalia e gli Amministratori Regionali perché motivino questo ritardo. E’ necessario che venga fugato ogni dubbio sulla vicenda.
Sarà gradito un cenno di riscontro.
Saluto cordialmente
GIUSEPPE CASTRONOVO.


sabato 9 marzo 2013

L'ON. BERLUSCONI: COMUNQUE VADA E' SEMPRE L'UOMO DEI PRIMATI.



On. Straccio: collega Cencio…, che ne dici?
On. Cencio: di che cosa?
On. Straccio: del fatto che oramai l’On. Berlusconi  è come l’aria che respiriamo: non possiamo farne a meno!  Il Cavaliere è sempre il numero uno!.
On. Cencio: ma…..! Alle ultime elezioni politiche del 24-25 febbraio ha perso il primato che aveva conseguito alle elezioni politiche di cinque anni fa.
On. Straccio: si questo è vero! Però ricordati…
On. Cencio: che cosa?
On. Straccio: Berlusconi, stavo dicendo, è come certi grandi campioni di pugilato che in passato riuscivano a mantenere, in contemporanea, la corona di campione mondiale in più di una categoria.
On. Cencio: paragone interessante! Devo confessarti, però, che non l’avevo mai sentito prima di adesso. Vedi….
On. Straccio: che cosa?
On. Cencio: e come il pugile campione in due categorie, pur  perdendo la corona in una categoria, la manteneva in un’altra, così capita a Berlusconi.Ha perso il primato, come dici tu,  nelle urne elettorali, ma riesce a mantenere saldamente nelle sue mani il primato delle indagini giudiziarie a suo carico grazie anche all’infaticabile attività della Procura della Repubblica di Milano. Devi infatti sapere…
On. Straccio: che cosa?
On. Cencio: che oggi, sempre la Procura di Milano, poiché Berlusconi risulta  impossibilitato a presenziare ad un’udienza in quanto ricoverato in ospedale per una malattia agli occhi,  ha ordinato a carico del Berlusconi anche una visita fiscale.
On. Straccio: decisione che mi sembra esagerata, stante il fatto che oggi è sabato e i  tempi della prescrizione, in casi come questi,  vengono comunque sospesi.
On. Straccio: avrai ragione tu! Ma la motivazione che circola in Tribunale è più semplice di quanto tu possa pensare! Immagina che l’ha riferita anche Ezio Greggio a  “Striscia la Notizia”.
On. Cencio: dimmi, sono curioso.
On. Straccio: l’On. Berlusconi, stante l’assidua frequenza delle aule giudiziarie del Tribunale di Milano, ne conosce oramai così bene corridoi e uffici che nell’aula dell’udienza può arrivarci anche ad occhi chiusi.

giovedì 7 marzo 2013

FASCISMO, ANTIFASCISMO E LA MANCATA RIFORMA DELL'ASSETTO ISTITUZIONALE DEL PAESE NEL PENSIERO DI MASSIMO SEVERO GIANNINI.


On. Straccio: collega Cencio…., che ne dici della nuova polemica  Fascismo – antifascismo che ha visto protagonisti prima l’On. Berlusconi e adesso la neocapogruppo del Movimento 5 Stelle On. Roberta Lombardi?
On. Cencio: politica vecchia.! Niente di nuovo!
On. Straccio: cosa vuoi dire?
On. Cencio: è una polemica che ricorre ciclicamente. Ricordati che anche l’On. Bersani già in campagna elettorale ha definito “fascistoide il comportamento di Grillo”. A quel Grillo al quale ora chiede collaborazione per consentirgli di accedere a Palazzo Chigi!
On. Straccio: anche se son trascorsi quasi 70 anni  dalla fine  del Fascismo sembra un Paese ancora bloccato: fans  del comunista Peppone da una parte e fans del democristiano don Camillo dall’altra. E’ la storica contrapposizione tra  Guelfi  e Ghibellini che  si ripete rinnovandosi nei protagonisti. Ogni qualvolta nasce un problema ci sono  due soluzioni  antitetiche e diametralmente opposte. Ed è così che spuntano due fazioni  l’un contro l’altra armata! E’ l’Italia che va e purtroppo continuerà ad andare così.
On. Cencio: il guaio è che i danni arrecati al Paese da questa impostazione politica sono incalcolabili!.Ma il fatto più grave è che autorevoli studiosi  già anni fa avevano molto lucidamente previsto la cristi istituzionale in cui ci avrebbe condotto una simile impostazione politica.
On. Straccio: ti riferisci a qualcuno in particolare?
On. Cencio: penso a quel grande giurista che fu Massimo Severo Giannini sui cui testi si sono formate intere generazioni di studenti universitari. Ebbene, il Giannini in un’intervista al Corriere della Sera del 12.6.1983 descrisse molto efficacemente il clima che si respirava in senno all’Assemblea Costituente osservando in proposito che “quando si misero al lavoro gli autori della nostra Costituzione non guardarono al futuro, guardarono soprattutto al passato. Si preoccuparono comprensibilmente di evitare che si ripetessero certe esperienze negative del passato, la presa di potere da parte delle minoranze, l’invadenza del potere centrale sui poteri locali. Ma – osservò ancora il Prof. Giannini – i Costituenti non avevano consapevolezza dei grandi problemi che si sarebbero posti ad una società industriale avanzata”.
On. Straccio: sono parole  di una verità sconcertante! Sono parole che ci fanno capire il perché il Paese è precipitato in questa grave paralizante situazione!
On. Cencio: vedi….
On. Straccio: che cosa?
On. Cencio: il Giannini aveva già allora previsto la paralisi delle Istituzioni e auspicava l’ammodernamento dell’assetto istituzionale prima che fosse troppo tardi. Ma non fu ascoltato.
On. Straccio: possiamo applicare al Giannini la famosa espressione  “vox clamantis in deserto” con la quale nel Vangelo si autodefinisce Giovanni il Battista.
On. Cencio: hai detto proprio bene!
                                                                                                                                      

lunedì 4 marzo 2013

LA CANZONE DEL PARLAMENTARE TROMBATO.



Ecco, la musica è finita,
il popolo ha deciso,
le urne han confermato….
la mia fine…

Non credevo….
che sarebbe… 
arrivata così presto…

Speravo….
alleandomi con Monti….
ma non è servito a niente,
e mi ritrovo a casa
dopo trent’anni…
nascondendo la mestizia
che… mi strugge sempre più.

Cosa non farei per tornare con Lui,
cosa non farei perché quell’accordo
rinasca tra noi più forte che mai!

Ecco, la musica è finita,
il Partito è smantellato
e io…. sono solo più che mai…

L’amarezza è lunga da smaltire
se non è vissuta insieme a Te,
non buttiamo via così
la speranza di un altro patto tra noi.

domenica 3 marzo 2013

RITRATTI DI POLITICI.



On. Straccio: collega Cencio…alcuni amici mi hanno chiesto di farti descrivere, via flash, i ritratti di alcuni politici che hanno maggiormente caratterizzato la recente  consultazione elettorale del 24/25 febbraio 2013 .
On. Cencio: d’accordo.                                           
On. Straccio: descrivi il Sen. Monti.
On. Cencio: Uomo animato da forti ambizioni personali che lo hanno spinto a svolgere un ruolo politico che non è il suo. Ha messo in piedi una forza politica alla quale le urne hanno assegnato un ruolo di forza politica semplicemente aggiuntiva.

On. Straccio: descrivi l’On. Fini.
On. Cencio: uomo che nel tentativo di sfogare rancori personali è letteralmente naufragato.

On. Straccio: che ne dici dell’On. Casini?
On. Cencio: le urne ci hanno consegnato un politico che si caratterizza  per la sua irrilevanza politica.

On. Straccio: e di Grillo e del suo movimento?
On. Cencio: al momento due grossi punti interrogativi.

sabato 2 marzo 2013

IL TROMBATO, MONTECARLO E LUI.


Che cosa c’è
c’è che la gente… s’è scordata di me!
C’è che le urne… erano piene
ma uscivano altri nomi
tanti altri…, tranne che il mio!


Che cosa c’è
c’è che la gente… s’è scordata di me!
C’è che adesso son trombato,
alla Camera non rientro
la Camera che era…. tutto il mio mondo!.


Nel ricordare il bel tempo passato…
non so…. cosa penso di  LUI,
ma se un po’ mi guardo
da solo allo specchio
qualche rimpianto affiora in me.


Che cosa c’è
c’è che la gente…s’è scordata di me!
C’é una casa che mi aspetta …
al mar di MONTECARLO
per ricordare ancora…
il bel tempo che fu!.

Ecco che c’è
c’è che la gente s’è scordata di me!
POVERO ME….INVECE LUI…!
invece LUI…invece  LUI…