domenica 27 settembre 2020

 

                                 SETTEMBRE  NELLA  CANZONE  ITALIANA

29 settembre

Equipe 84

Seduto in quel caffè io non pensavo a te (Giornale radio: ieri 29 settembre)
Guardavo il mondo che girava intorno a me (In tal modo, nella ricorrenza del 29 settembre)
Poi d'improvviso lei sorrise
E ancora prima di capire
Mi trovai sotto braccio a lei
Stretto come se non ci fosse che lei

Vedevo solo lei
E non pensavo a te

E tutta la città
Correva incontro a noi

Il buio ci trovò vicini
Un ristorante e poi di corsa
A ballar sotto braccio a lei
Stretto verso casa abbracciato a lei
Quasi come se non ci fosse che lei
Come se non ci fosse che lei

Quasi come se non ci fosse che
Quasi come se non ci fosse che lei

Mi son svegliato e, e sto pensando a te
Ricordo solo che, che ieri non eri con me

(Mogol, Lucio Battisti)

Scritta dalla coppia Mogol/Battisti, viene interpretata e portata al successo nel marzo del 1967 dall’Equipe 84, la band capitanata da Maurizio Vandelli. Successivamente lo stesso Battisti ne incise una sua versione.

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domenica 20 settembre 2020

 

 

    STORIA D’ITALIA -  BRECCIA DI  PORTA  PIA  (20 SETTEMBRE   1870)

 

Il 20 settembre 1870 (quindi oggi ricorrono 150 anni) le truppe militari del neonato Regno d’Italia

entravano nella città di Roma portando così a compimento il lungo cammino che si concluse proprio quel giorno con la realizzazione  dell’unità d’Italia.

L’operazione militare,  nota come “breccia di Porta Pia”,  determinò infatti l’annessione dei territori dello Stato Pontificio al Regno d’Italia.

L’anno successivo la capitale d’Italia fu trasferita da Firenze a Roma, realizzando così il sogno di Camillo Benso, conte di Cavour che in un discorso tenuto al Parlamento del Regno di Sardegna l’11 ottobre 1860 così dichiarava: “la nostra stella, o Signori, ve lo dichiaro apertamente, è di fare che la Città eterna, sulla quale 25 secoli hanno accumulato ogni genere di gloria, diventi la splendida capitale del Regno Italico”.

Il 20 settembre fu giorno di festa nazionale fino al 1930, quando fu abolito a seguito della firma dei Patti Lateranensi.

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Giuseppe Castronovo

 

giovedì 17 settembre 2020

 

                                   SETTEMBRE  NELLA  POESIA  ITALIANA

                                                          AUTUNNO

 

Autunno. Già lo sentimmo venire

nel vento d’agosto,

nelle piogge di settembre

torrenziali e piangenti,

e un brivido percorse la terra

che ora, nuda e triste,

accoglie un sole smarrito …..

 

Vincenzo Cardarelli

 

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domenica 13 settembre 2020

 

 

            ANNO SCOLASTICO 2020/2021 – PROBLEMA FORNITURA ARREDI:

                                BANCHI DI LEGNO O BANCHI DI NEBBIA?

 

Ersilio: amici… al Ministero della Pubblica Istruzione si corre contro il tempo per iniziare ufficialmente l’anno scolastico 2020/2021 il 14 settembre!

Renzo: mancano gli insegnanti e tante cattedre risultano ancora scoperte!

Totò: il problema s’è ulteriormente aggravato da quando il Ministro Azzolina ha deciso che il bando di gara per la fornitura di arredi scolastici avrebbe dovuto  contenere la prescrizione che i banchi devono essere con le ruote.

Nenè: un bando che all’inizio conteneva non pochi vizi sostanziali che avrebbero potuto aprire contenziosi a non finire!

Totò: ma l’aspetto più grave sta nel fatto che il bando di gara sia stato più volte modificato anche dopo la pubblicazione della prima versione:

-una prima volta per allungare, nel rispetto delle previsioni del Codice degli appalti, il termine di scadenza per la presentazione delle offerte dal 30 luglio al 5 agosto;

-una seconda volta per determinare la capacità di produzione di banchi nell’ultimo triennio.

Eppure, nonostante tutto ciò, una delle aziende alle quali era stata inizialmente affidata la fornitura di un lotto di banchi risultava che organizzasse e promuovesse eventi fieristici e non disponesse di uno stabilimento e non avesse mai prodotto arredi scolastici. Mi chiedo come mai la Commissione abbia accettato l’offerta di un’azienda che presenta solo questi titoli che nulla hanno a che vedere con la fornitura di banchi scolastici e, amici miei sentite, risulta avere un capitale sociale di soli 4.000 euro.

Nenè: rimango alquanto perplesso dinnanzi alla grossolanità degli errori commessi da coloro che hanno redatto questo bando di gara! Si dovrebbe trattare di Dirigenti esperti e con tanti anni di esperienza alle spalle.

Franco: anch’io caro Nenè la penso come te. Diamo la parola a lei prof. Vezio.

Vezio: la Scuola – e lo scriverei con esse maiuscola – voi sapete che è stata il mio mondo e continua ad esserlo ancora oggi. Preferisco quindi non parlare su queste vicende.

Franco: ma ci dica una sua riflessione.

Vezio: ve lo dico a malincuore ma quello  che vedo in tutta questa operazione messa in piedi dal Commissario Arcuri, per la fornitura di banchi e sedie, posso riassumerla così: “Molti banchi di nebbia”. Almeno per il momento la vedo così.

Nenè: dalle sue parole emerge comunque un atto di speranza che l’operato del Governo possa migliorare.

Vezio: ripeto che amo la Scuola e siccome al Governo abbiamo un Ministro che di nome fa Speranza, vi dico che la Speranza anche questa volta sarà l’ultima a morire. Del resto non dobbiamo dimenticare…

Nenè: che cosa?

Vezio: che i banchi sono con le ruote: potranno ritardare rispetto alla tabella di marcia di qualche settimana, ma prima o poi arriveranno. Concludo ricordandovi ancora una volta che c’è un Ministro di nome Speranza al Governo; e questo mi autorizza a ben sperare.

(Dai Dialoghi svolti al Circolo della Concordia)

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Giuseppe Castronovo

 

domenica 6 settembre 2020



                                       I  MESI  DELL’ANNO  IN  FILASTROCCA
                                                          (SETTEMBRE)

                                                                      E così Settembre vola
                                                                      girotondo per la Scuola.

                                                                   Se in Settembre senti tonare
                                                                     tini e botte puoi preparare.

                                                                Settembre è dolce, ma c’è da fare;
                                                                    si ricomincia anche a studiare.

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Giuseppe Castronovo

sabato 5 settembre 2020




                                                                        REFERENDUM  RIDUZIONE  PARLAMENTARI
                                                                        (OPINIONE DEL GIORNO: CARLO COTTARELLI)

“Il taglio dei Parlamentari produce più danni che risparmi….che ammontano allo 0,007 della nostra spesa pubblica.
Non si stravolge la Costituzione per un beneficio tanto irrisorio. Per questo VOTO  NO”.
Se lo dice lui che nella scorsa legislatura ha ricoperto l’incarico conferitogli dal Governo per la riduzione della spesa!
(Carlo Cottarelli)

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giovedì 3 settembre 2020



POLITICHE MIGRATORIE: ITALIA E TURCHIA PAGATE DALL’EUROPA PER TRATTENERE I FLUSSI MIGRATORI.
Totò: amici…. avete riflettuto sull’ultima affermazione del Ministro dell’Interno Lamorgese in tema di migranti?
Nino: cosa ha detto?
Totò: rispondendo all’intervistatore che le chiedeva di commentare le parole del Sindaco di Lampedusa (Totò Martello) che definisce gli sbarchi “un flusso costante senza sosta”, diceva che comunque “trattasi di un numero di migranti che non è un’emergenza”
Ersilio: trattasi di affermazione che mi convince poco.
Santo: a mio avviso la dichiarazione del Ministro sembra non dire tutto e va attentamente esaminata.
Enzo: come mai?
Santo: anche perché  il Sindaco di Lampedusa Martello ha dichiarato di contare al momento più migranti che turisti! Ritengo trattarsi di una dichiarazione sufficientemente atta a giustificare le mie perplessità sulle reticenze del Ministro Lamorgese.
Nenè: prof. Vezio a Lei la parola.
Vezio: amici…. la dichiarazione del Ministro dice molto di più di quanto possa apparire ad una prima superficiale lettura: dobbiamo infatti soffermarci ad approfondire la parola “emergenza”.  Dobbiamo a tal proposito sapere che quando c’è emergenza, l’Europa è tenuta a intervenire in aiuto dell’Italia.
Nenè: come?
Vezio: in primis con i ricollocamenti, cioè con la suddivisione dei migranti, sbarcati a Lampedusa e negli altri porti italiani,  tra i vari Paesi europei. E dal Governo italiano, a differenza che nel passato, negli ultimi mesi non è più partita verso l’Europa nessuna richiesta di ricollocamenti.
Santo: come mai? C’è una spiegazione?
Vezio: una spiegazione c’è ed io la trovo nella pioggia di miliardi che l’Europa ha recentemente promesso di versare all’Italia a seguito dell’emergenza sanitaria Coronavirus o Covid 19. E la fetta maggiore di queste risorse è stata assegnata proprio all’Italia che guarda caso in questi ultimi mesi non si oppone minimamente a chi vuole entrare nel nostro Paese: questa, amici miei, la contropartita per ricevere quella pioggia di soldi dall’Europa.
Cari amici…. mi sto convincendo sempre più, per come si stanno svolgendo i “Rapporti Europa/Italia” in quest’ultimo periodo, che all’Italia sia stato affidato il compito di trattenere sul suolo italiano gli immigrati provenienti dall’Africa così come alla Turchia di trattenere quelli provenienti dall’Oriente: due operazioni portate avanti dall’Europa in cambio di soldi, di tanti soldi. Alla Turchia in cambio di sei miliardi di euro, mentre all’Italia, nell’ambito dell’operazione “emergenza Covid 19”, sono stati assegnati alcuni miliardi di euro in più rispetto a quelli assegnati agli altri Paesi europei.  
Nenè: ora ho capito.
 Vezio: è in quest’ottica, e concludo, che va letta la dichiarazione del Ministro Lamorgese:  è una dichiarazione  del tutto in linea con l’atteggiamento governativo e del Presidente Conte in particolare, il quale,  specialmente dopo la pioggia di miliardi che l’Europa ha deciso di stanziare per l’Italia, non ha più presentato neanche, a livello europeo,  richieste di ricollocamento dei migranti sbarcati nei porti italiani. Il discorso è molto più semplice di quanto si possa credere: il Ministro Lamorgese con la formula che “in Italia non c’è emergenza “ ha dato una mano al presidente Conte; infatti se non c’è emergenza non c’è neanche bisogno di chiedere aiuto all’Europa che Il Presidente Conte ritiene di non dover disturbare più di tanto avendo ricevuto la promessa di tutte quelle risorse.
 (Dai Dialoghi svolti al Circolo della Concordia)

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Giuseppe Castronovo