mercoledì 28 febbraio 2018



                                                    E C H I     D A L    P A R L A M E N T O
                                                LA FINE DEGLI ESODATI DELLA FORNERO

On. Straccio: collega Cencio…dimmi.
On. Cencio: che cosa?
On. Straccio: avrai notato anche tu come in questa campana elettorale sia quasi scomparso dal dibattito politico il  tema degli esodati della Fornero.
On. Cencio: hai proprio ragione! Vedi…
On. Straccio: che cosa?
On. Cencio: ho l’impressione che dopo il pianto del ministro Fornero gli esodati, da lei così tanto amati, siano finiti in un buco nero.
gcastronovo.blogspot.it

sabato 24 febbraio 2018


                                  LA  DIFICILE  ARTE  DI  EDUCARE
Signori Genitori che entrate nelle aule scolastiche,  frequentate dai vostri figli, per malmenare gli insegnanti  dinnanzi agli stessi  vostri figli, riflettete sull’insegnamento contenuto nel libro dei Proverbi della Bibbia.
                                                         Correggi tuo figlio
                                                         ti darà conforto
                                                         e ti procurerà consolazioni.
                                                                                                         (Proverbi  29,17)
gcastronovo.blogspot.it


mercoledì 21 febbraio 2018


                            LA  DIFFICILE  ARTE  DI  EDUCARE
Signori Genitori che entrate nelle aule scolastiche, frequentate   dai vostri figli, per malmenare gli
Insegnanti dinanzi ai vostri figli, riflettete  sull’insegnamento contenuto nel libro dei Proverbi della Bibbia.
                                                                 “Chi risparmia la verga
                                                                   non ama suo figlio.
                                                                   Chi lo ama
                                                                   è  pronto a correggerlo”.
                                                                                                              (Proverbi 13, 24)

gcastronovo.blogspot.it

lunedì 19 febbraio 2018


CAMPAGNE ELETTORALI AI TEMPI DEI ROMANI E AI TEMPI NOSTRI: ANALOGIE.
Totò: amici…. che ne dite della campagna elettorale di questo 2018?
Franco: posso dire quello che penso?
Cecè: dillo pure.  Siamo tra amici!
Franco: la campagna elettorale? E’ un’operazione utilizzando la quale i Partiti si sputtanano vicendevolmente. Una puntualizzazione se me lo permettete.
Giacomo : puntualizza pure.
Franco: intendo per “sputtanamento”  una rivelazione malevola di notizie, più che altro di natura privata  e non pubblica,  per rovinare la reputazione di qualcuno presso l’opinione pubblica.
Giacomo: prof. Vezio….. lei cosa ne pensa?
Vezio: permettetemi di aggiungere all’analisi, da me condivisa,  dell’amico Franco, una riflessione sulla principale attività che sta caratterizzando questa campagna elettorale:  “ I Comizi tenuti in campagna elettorale”.
Ebbene, il Comizio elettorale è, in effetti, un modo del tutto particolare per agitare l’elettorato prima dell’uso. E i modi per agitarlo sono tanti: uno di questi è lo “sputtanamento” appunto.
Relativamente poi al termine “sputtanamento” permettetemi ricordarvi come già più di duemila  anni fa Quinto Cicerone, fratello del più famoso Marco Tullio Cicerone, scrisse proprio per suo fratello, impegnato nel 63 a. C. nella campagna elettorale per l’elezione a Console, una serie di consigli e riflessioni per istruirlo sulle strategie necessarie per un suo possibile successo elettorale. In seguito il tutto venne raccolto in un volume intitolato “Commentariolum petitionis”, ossia “Piccolo manuale per la campagna elettorale”.
Tra i consigli ve ne sono alcuni non propriamente condivisibili da un punto di vista etico. Leggiamo, ad esempio, verso la fine del capitolo 13° il seguente consiglio: “fai anche  in modo che, nei limiti del possibile, venga fuori nei confronti dei tuoi avversari qualche maldicenza che abbia ad oggetto le loro abitudini  o in tema di disonestà o smoderatezza nei desideri o di sperpero di denaro”.
Siamo nel 63 a. C.: ecco cosa consigliava già allora lo “spin doctor” alla romana al già famoso avvocato  Marco Tullio Cicerone candidato in una competizione elettorale: scavare nella vita privata degli avversari, individuare le loro vulnerabilità più nascoste e denunciarle pubblicamente. Davvero niente di nuovo sotto il cielo: ciò che valeva 2000 anni fa per i candidati di allora, vale anche oggi.  Non è infatti difficile intravedere nella divulgazione di una lite familiare  tra il Capitano Gregorio De Falco e sua moglie una vera e propria applicazione scientifica del consiglio di Quinto Cicerone. Il De Falco, oggi candidato con il M. 5 S. , diventato celebre per aver condotto le operazioni di salvataggio delle persone a bordo della Costa Concordia, è diventato subito facile bersaglio di Renzi e della candidata del P. D. nello stesso collegio di De Falco.  Un consiglio dunque, questo di Quinzio Cicerone,  che, vista la reazione del Partito di Renzi,  sta a testimoniare l’eterna immutabilità dell’animo umano. Campagne elettorali non esenti da bassezze allora, così come  lo sono quelle cui assistiamo oggi noi!
(Dai Dialoghi svolti al Circolo della Concordia)
gcastronovo.blogspot.it



venerdì 9 febbraio 2018

                             
                           TEMPO DI ELEZIONI:  RIFLETTIAMO CON  GIORGIO GABER

Totò:  amici….
Serafino:  dì pure.
Totò: la politica non cambia proprio mai!
Serafino: in che senso?
Totò: campagna elettorale, tempo di aspri contrasti anche questa volta.
Giacomo:  contrasti, cari amici, che evidenziano tutta l’inadeguatezza culturale di buona parte della nostra classe politica nell’affrontare i gravi problemi che affliggono il nostro Paese.
Ennio: siamo tornati indietro di alcuni decenni: si è ritornati a parlare prevalentemente di Fascismo e Antifascismo, di saluto romano e di pugno chiuso, di Destra e di Sinistra. E l’aspetto preoccupante sta nel fatto  che la politica sembra aver dimenticato il dramma della disoccupazione che costringe molti giovani a lasciare il nostro Paese.  
Giacomo: hai ragione! Ma più ragione ancora aveva Giorgio Gaber.
Ludovico: Giorgio Gaber chi? Il cantante?
Giacomo: si proprio lui.
Ludovico: e cosa diceva?
Giacomo: cose attualissime in una sua composizione del 1995 intitolata proprio “Destra – Sinistra” dove possiamo leggere queste riflessioni:

“Le parole definiscono il mondo, se non ci fossero le parole, non avremmo la possibilità di parlare di niente.
Ma il mondo gira e le parole stanno ferme, le parole si logorano invecchiano, perdono di senso e tutti noi
continuiamo ad usarle, senza accorgerci di parlare, di niente.

Tutti noi   ce la prendiamo con la storia
Ma io dico che la colpa è nostra
È evidente che la gente è poco seria
quando parla di sinistra o destra.

Ma cos’è la destra cos’è la sinistra
Ma cos’è la destra cos’è la sinistra.

Fare il bagno nella vasca  è di destra
Far la doccia invece è di sinistra.
un pacchetto di Marlboro è di destra
di contrabbando è di sinistra.

Ma cos’è la destra cos’è la sinistra.

I blue-jeans che sono un segno di sinistra
Con la giacca vanno verso destra.
Il concerto nello stadio è di sinistra
I prezzi sono un po’ di destra.

Ma cos’è la destra cos’è la sinistra

La piscina bella azzurra e trasparente
È evidente che sia un po’ di destra.
Mentre i fiumi tutti laghi e anche il mare
Sono di merda più che sinistra.
Ma cos’è la destra cos’è la sinistra.

L’ideologia l’ideologia
Malgrado tutto credo ancora che ci sia
È la passione l’ossessione della tua diversità
Che al momento dove è andata non si sa
Dove non si sa dove non si sa.

Ma cos’è la destra cos’è la sinistra

La tangente per natura è di destra
 Col consenso di chi sta a sinistra
Non si sa se la fortuna sia di destra
La sfiga è sempre di sinistra.

Ma cos’è la destra cos’è la sinistra

Il saluto vigoroso a pugno chiuso
È un antico gesto di sinistra
Quello un po’ degli anni 20 un po’  romano
 Da stronzi oltre che di destra.

 Ma cos’è la destra cos’è la sinistra

I collant son quasi sempre di sinistra
Il reggicalze è più che mai di destra
Son sicuro che il bastardo è di sinistra
Il figlio di puttana è a destra

Una donna emancipata è di sinistra
Riservata è già un po’ di destra
Ma un figone resta sempre un’attrazione
Che va bene per sinistra o destra.

Ma cos’è la destra cos’è la sinistra
Ma cos’è la destra cos’è la sinistra

Destra sinistra
Destra sinistra
Destra sinistra
Destra sinistra
 Basta!”

Ennio: Giacomo…. hai proprio ragione.  Ho  notato, nonostante siano trascorsi più di vent’anni  dalla sua pubblicazione, tutta l’attualità  dei problemi  affrontati dal Gaber.

(Dai dialoghi svolti al Circolo della Concordia)

gcastronovo.blogspot.it

venerdì 2 febbraio 2018


                                   I  MESI  DELL’ANNO  IN  FILASTROCCA
                                                                     (FEBBRAIO)

                                       FEBBRAIO grandi e piccoli imbacucca.
   
                                FEBBRAIO è piccolino, breve, freddo e birichino.
 
                                                 FEBBRAIO arriva  puntuale
                                                     portando il Carnevale.

                              gcastronovo.blogspot.it



giovedì 1 febbraio 2018

TRENTATRE ANNI PER FAR RISCUOTERE UN CREDITO NON BASTANO ALLA GIUSTIZIA ITALIANA. CI PENSA LA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA , MA NEL FRATTEMPO IL CREDITORE  PASSA A MIGLIOR VITA

Totò:  è proprio da leggere!
Marco: che cosa?
Totò: questa notizia.
Ludovico: cosa dice?
Totò: l’imprenditore Aldo Cipolletta di Recanati, vince la causa e gli viene riconosciuto il credito dallo steso vantato per una somma di quasi 130.000 euro.
Ludovico: dove sta la notizia?
Totò: tre momenti di riflessione amici miei: 
I°- che sono trascorsi 33 anni da quando ( eravamo nel 1985) il Cipolletta chiese, a termini di legge,  il pagamento del credito vantato nei confronti di una Cooperativa edilizia;
II° - che l’importo, allora a 300 milioni circa, rappresentò una triste vicenda sul piano politico/economico e sociale della città che diede i natali al poeta Giacomo Leopardi;
 III° - che il suo diritto è stato riconosciuto quando il Cipolletta, all’età di 89 anni,  è già  passato a miglior vita.
Ludovico: ritengo che anche alla luce di fatti come questo  la Classe politica tutta e la Magistratura italiana dovrebbero  chiedersi se han fatto tutto quanto era nelle loro possibilità. Se per un credito maturato a 60 anni devo aspettare, in caso di controversie, 30 anni per aver riconosciuto il mio diritto sicuramente c’è qualcosa che non va.
Giacomo: lentezze giudiziarie e caos legislativo che provocano fallimenti di aziende, licenziamenti di operai, banche impossibilitate a recuperare i loro crediti e in definitiva un’economia da quarto mondo.
Questa, amici miei, è l’Italia del P. I. L. che non cresce! Questo è il triste risultato di un sistema che non valuta il lavoro del  potere legislativo e il lavoro dell’ordine giudiziario anche secondo parametri di analisi economica.
Totò: Prof. Vezio ci dica la sua.
Vezio: grazie amici. Qualche riflessione.
Mi sia innanzi tutto consentito chiamarvi a riflettere sul fatto che la soluzione della “vicenda Cipolletta” non è merito dei giudici italiani, ma della Corte Europea dei Diritti dell’uomo (CEDU) .
Per i giudici italiani, infatti, Il nostro Ordinamento giuridico, nonostante la presenza di oltre 150.000 leggi, non prevede una norma, un articolo, un comma  - chiamatelo come volete voi – che permetta  loro di riconoscere al Cipolletta la violazione di un suo diritto, tutelato dalla legge, da parte della Cooperativa edilizia.
Ed è stato così che la Corte Europea dei Diritti dell’uomo ha per l’ennesima volta condannato l’Italia!
Non parliamo poi dell’art. 111 della Costituzione, nel testo novellato dalla legge costituzionale n.2/1999, dove leggiamo che al cittadino deve essere garantita la “ragionevole durata” del processo.  Risparmiatemi ogni commento in merito. Ecco perché langue la nostra economia: le aziende molto spesso sono costrette a chiudere i loro battenti e a licenziare i loro collaboratori   in attesa che ci sia un giudice in grado di trovare  tra le 150.000 leggi  il comma più  idoneo  a risolvere il caso sottopostogli.  Altrimenti detto: un giudice in grado di trovare il classico “ago nel pagliaio”.
Amici miei pensate un po’ cosa possa  significare nella vita di ognuno di noi un arco di tempo lungo 30anni! Altro che “ragionevole durata”, qui possiamo parlare di  “lucida follia”.
  Scusatemi se  mi dilungo più del solito ricordandovi il pensiero del saggio  ceco JAN SOBOTKA:
“E’ dimostrato che si può sopravvivere 3 giorni senza avere acqua, 2 mesi senza ricevere cibo e tutta la vita senza ottenere giustizia”.
(Dai Dialoghi svolti al Circolo della Concordia)
gcastronovo.blogspot.it