ELEZIONI:
LE CONSEGUENZE DELL’ASTENSIONE.
COSA CI INSEGNA IL “LAVARSENE LE MANI” DI
PONZIO PILATO?
Renzo: amici…, più passa il
tempo e sempre più non vorrei recarmi ai
seggi elettorali.
Ludovico: come mai?
Renzo: l’eccessivo numero di
politici inquisiti e di politici che, tradendo la fiducia loro concessa dagli
elettori, cambiano casacca con così tanta facilità, mi sta convincendo sempre
più dell’inutilità del mio voto. Questi
politici mi ricordano tanto i Proci di omerica memoria che gozzovigliavano nella reggia
di Itaca durante l’assenza di Ulisse.
Rodolfo: e quindi?
Renzo: devo confessarvi che
alle prossime elezioni sono orientato verso l’astensione.
Giacomo: ma la situazione non
può che peggiorare se sono in tanti coloro che, pensandola come te, non si
recano ai seggi elettorali. Questa ovviamente è la mia opinione personale.
Lei…prof. Vezio cosa ne pensa?
Vezio: avrai pure ragione caro
Renzo…., ma più ragione ha l’amico Giacomo. Caro Renzo…., permettimi che lo
sottolinei, non è che lavandotene le
mani in modo pilatesco riesca a risolvere i gravi problemi da te evidenziati. Anzi, il
tuo “lavartene le mani” aggraverebbe, e di
molto, la situazione!
Sappiamo
tutti quali furono le conseguenze per Gesù Cristo dopo che Ponzio Pilato “si lavò le mani”: la folla, prendendo in mano la
situazione, gli preferì Barabba e fu
così che Gesù Cristo finì in croce.
Amici… bisogna saper
analizzare i testi evangelici! Ci riservano, ancora, dopo quasi duemila anni,
delle sorprese di una tragica attualità, talvolta sconvolgenti.
Puntuale, in tal senso, il
cap. 27 del Vangelo di San Matteo dove leggiamo
che “venuto il mattino tutti i sommi sacerdoti e gli anziani del popolo
tennero consiglio contro Gesù per farlo morire. Messolo in catene lo
consegnarono a Pilato. Per la festa egli (cioè Pilato) era solito rilasciare un
carcerato a loro richiesta… Allora
Pilato disse loro: volete che vi rilasci il re dei Giudei? Ma i sommi sacerdoti
e gli anziani persuasero la folla a richiedere
Barabba e a far morire Gesù ….Tutti urlarono sia crocifisso …. Pilato, visto
che non otteneva nulla si lavò le mani davanti alla
folla. E tutto
il popolo rispose: “il suo sangue ricada sopra di noi e sopra i nostri
figli”.
Cari amici…una
prima osservazione: quella folla non agì da sola; venne invece
organizzata, pilotata e gestita da menti di persone che non erano, poi, così tanto
invisibili: si trattava infatti dei sommi
sacerdoti e degli anziani del popolo, persone che per la posizione sociale
occupata erano nella condizione, diremmo oggi, di “formare l’opinione
pubblica”.
Seconda osservazione:
avrete notato come l’evangelista Matteo utilizzi a volte il termine “folla”, a volte il termine “popolo”.
Non vi sfuggirà sicuramente,
nell’ambito della riflessione che stiamo svolgendo, come il “popolo” rappresenti il “tutto”, mentre la “folla”
rappresenti una “parte del tutto”.
Amici… nel nostro caso non
possiamo ancora non osservare come, pur essendo la
folla (cioè una parte: sicuramente non sarà stato che qualche migliaio di
persone) a chiedere la condanna di Gesù,
alla fine però il titolare
della decisione finale risulta il popolo
ebraico cioè il tutto.
Riassumendo diremo: E’ LA
FOLLA A DECIDERE, MA LA DECISIONE RISULTA ADOTTATA DA TUTTO IL POPOLO EBRAICO.
Marco: prof….lei all’inizio ci
ha parlato di “sorprese di una tragica attualità”. Ma qual’è in concreto l’insegnamento che Renzo e credo
tutti noi elettori dobbiamo trarre dalla vicenda evangelica da lei
illustrataci?
Vezio: mi sia consentito
rispondere a Marco prendendo come esempio l’attività di un organo costituzionale che tutti noi meglio conosciamo
perché emanazione diretta di noi elettori: il Parlamento
quando adotta le sue decisioni.
-Parlamento: qualcosa di simile alla vicenda che duemila anni fa vide coinvolti come
protagonisti Gesù Cristo, Ponzio Pilato e il popolo ebraico, è recentemente successo alla Camera dei
deputati dove solamente 308 Onorevoli, sui 630 che compongono il plenum dell’Assemblea, hanno
votato ed approvato in prima lettura la riforma della nostra Costituzione. E
308, è bene ricordarlo, sono addirittura meno della metà di 630! Ma, alla fine, il
Presidente leggendo il risultato della votazione, ha così concluso il suo
intervento: “la Camera approva”. Proprio come è
avvenuto a Gerusalemme dove la decisione di crocifiggere Gesù Cristo, sebbene
presa da una folla composta da qualche
migliaio di persone, alla fine fu attribuita all’intero popolo ebraico.
Amici miei…. quanto successo
alla Camera dei deputati dove una
minoranza (308 su 630), approfittando di una
maggioranza (322 su 630) che “se n’è lavate le mani” abbandonando l’Aula
parlamentare, ha approvato la modifica della nostra Carta costituzionale:
- da una parte attualizza più
che mai le modalità procedurali attraverso le quali s’è sviluppata la vicenda
consumatasi a carico di Gesù Cristo duemila anni fa a Gerusalemme;
- dall’altra ci induce ad
affermare che ”l’astensione
significa con certezza darla vinta in partenza all’avversario, anche quando
questi è numericamente minoranza e, fatto altrettanto grave, a prescindere
dalla circostanza che sia dalla parte
giusta o dalla parte sbagliata”.
Amici…ritornando al punto da
cui siamo partiti, e cioè da Renzo che, così come tanti altri, non vuole recarsi più ai seggi elettorali, non
ci risulterà molto difficile, alla luce del dibattito e dalle riflessioni
svolte da noi tutti, applicare anche ai nostri giorni la vicenda evangelica “Pilato, crocifissione di Gesù e popolo ebraico” e
trarne le logiche conseguenze.
(dai dibattiti svolti al
Circolo della Concordia)
gcastronovo.blogspot.it