giovedì 27 febbraio 2014


                                       QUANDO I GOVERNI “PELANO” GLI ANZIANI!!!!.

 

Aristotele: sono proprio tempi duri per noi che giovanotti non siamo più!

Remo: cosa vuoi dire?

Aristotele: la prosecuzione della navigazione, per i pochi o molti anni che ancora ci restano da vivere, per noi non sarà più in acque tranquille come finora abbiamo sperato. Vedete, amici miei…

Vanni: che cosa?

Aristotele: mi sembra che in tutta Europa oramai ci sia un’aperta dichiarazione di guerra verso noi anziani.

Giacomo: perché dici questo?

Aristotele: il Governo inglese ha deciso di scaricare gli anziani. Dovete sapere che un progetto di legge governativo prevede di sospendere le medicine agli anziani quando si ritenga che ne abbiano già ricevute a sufficienza e vissuto abbastanza a lungo.

Giacomo: ma, così facendo, coloro che non sono più giovani verranno valutati e considerati secondo parametri esclusivamente economico-finanziari!

Aristotele: purtroppo, amici miei, non è che poi in Italia, per noi che giovanotti non siamo più, le cose vadano tanto meglio! Avete sentito domenica scorsa cosa ha detto il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Delrio?

Raffaele: si, l’ho sentito  a ½ ora, il programma condotto da Lucia Annunziata, annunziare l’aumento della tassazione sui B.O.T.

Giacomo: ma la dichiarazione di Delrio risulta disgustevole se letta nella sua interezza!

Marco: cosa ha detto?

Giacomo: ecco cosa ha detto: se una signora anziana ha messo da parte 100.000 € in B.O.T. non credo che se le togli dai 25 ai 30 €  ne avrà problemi si salute”.

Aristotele: anche Delrio, così come il Governo inglese,  pone l’accento sulla salute correlandola all’età!

Giacomo: un collegamento, amici miei, che definirei  del tutto fuori luogo! Prof. Vezio…lei cosa ne dice? Siamo in attesa di una sua riflessione.

 Vezio: questa volta consentitemi non una ma due riflessioni:

1) la dichiarazione di Delrio è senz’altro infelice quando pone in stretta connessione l’aggettivo anziano con           il sostantivo salute. Mi risulta che Delrio sia un medico; ebbene dovrebbe ricordare che per i latini senectus ipsa est morbus”  cioè che  la vecchiaia è di per sé una malattia”.

2) Nella frase di Delrio ho intravisto un sottile senso ironico. Io, invece, dico con il poeta latino Ovidio: “magna fuit quondam capitis reverentia cani” cioè che “grande fu un tempo la riverenza ad un capo canuto”.

lunedì 24 febbraio 2014


                                    IL LINGUAGGIO DELL’INCIVILTA’

 

LETTERA APERTA AL PROF. ERNESTO GALLI DELLA LOGGIA.

Il Corriere della Sera del 14 febbraio 2014 ha ospitato un suo editoriale dal titolo “Il linguaggio dell’inciviltà”.

Leggo nel suo scritto: “abito a Roma nei pressi di una scuola (medie e liceo), e all’inizio e alla fine delle lezioni la mia via si riempie di ragazzi. Mi capita così di ascoltare assai spesso le loro chiacchiere, gli scambi di battute. Ebbene, quello che mi arriva alle orecchie è una continua raffica di parolacce e di bestemmie, un oceano di turpiloquio. Praticamente, qualunque sia l’argomento, in una sorte di coazione irrefrenabile dalle loro bocche viene fuori ogni tre parole un’oscenità o una parola blasfema……Un linguaggio scurrile e violento che un tempo sarebbe stato di casa solo nelle caserme o nelle bettole più malfamate… Le ragazze appaio le più corrive e quasi le più compiaciute nel praticare un linguaggio scurrile….Il declino italiano è anche questo. Il degrado dei comportamenti, dei modi e del linguaggio ha molte origini…. nell’indebolimento della famiglia, della scuola della Chiesa, dei partiti, dei sindacati….”

Esimio Prof. mi permetta di aggiungere al suo elenco anche la televisione.

Il linguaggio usato in questi giorni dalla Littizzetto nella conduzione del Festival di Sanremo ha anch’esso, non di rado, tutte le caratteristiche per essere di casa “nelle caserme e nelle bettole più malfamate”.

Anche qui sta la presunta  superiore modernità della Littizzetto : nel confondere gli studi televisivi con le caserme o le bettole più malfamate.  Anche le furbizie della Littizzetto contribuiscono, non poco,  a generare questo “linguaggio dell’inciviltà”.

Nel ringraziarLa per l’attenzione

La saluto cordialmente.

Giuseppe Castronovo

sabato 22 febbraio 2014


                                    E’ NATO IL GOVERNO RENZI.

 

Learco: finalmente, con il giuramento,  è nato il Governo Renzi I°!

Marco: è un governo, però, frutto di un’operazione giocata tutta al di fuori delle Aule parlamentari!

Alessio: un’operazione che ha comportato anche una rottura personale con il suo predecessore Letta.

Ludovico: era palpabile, del resto,  la freddezza tra i due al momento del passaggio delle consegne.

Giacomo: prof. Vezio….. lei cosa direbbe ai due interessati?

Vezio: la quotidianità è già complessa per ognuno di noi; immaginate un po’ per il Capo del Governo  di un Paese in perenne crisi  come l’Italia. Cosa direi? Semplice, sono giovani entrambi  e forse sarà il caso di ricordare loro cosa dice il saggio:

oggi si vince, domani si perde

  oggi si piange, domani  si  ride”.

(Riflessioni al Circolo della Concordia).

domenica 16 febbraio 2014


                                      LILLI GRUBER   e   BEPPE GRILLO.

 

Salvo: l’altra sera, seguendo su La 7 la trasmissione condotta da Lilli Gruber   “Otto e mezzo”, mi son chiesto…

Giacomo: che cosa?

Salvo: come mai non vi è stato mai invitato BEPPE GRILLO?

Alessio: Rodolfo…tu come risponderesti alla domanda di Salvo?

Rodolfo: non è il caso che vi meravigliate più di tanto! Beppe Grillo, abituato com’è ai monologhi, si troverebbe a disagio a dover rispondere alle domande di Lilli Gruber.

Giacomo: la verità, caro Rodolfo, è un’altra ed è alquanto diversa dalla tua vulgata.

Rodolfo: qual’è allora?

Giacomo: il nostro Beppe ha anagrammato Lilli Gruber ed ha ottenuto:   burle/grilli. Un anagramma, questo ottenuto da Grillo, in grado di indicare una magica corrispondenza  fra il nome di una persona e il suo modo di essere e di relazionarsi con le altre persone. Perché,  vedi…

Rodolfo: che cosa?

Giacomo: come dicevano i latini  “nomen omen”.

Rodolfo: cioè?

Giacomo: i nomi delle persone esprimono il carattere e il modo di comportarsi con gli altri.

Rodolfo: quindi?

Giacomo: Grillo, non andando dalla Gruber, ha tutto da guadagnare e nulla a perdere.

(opinioni al Circolo della Concordia)

venerdì 14 febbraio 2014


                                       DALLA PADELLA ALLA BRACE?

 

Franco: quanta fatica!

Giacomo: a che proposito dici ciò?

Franco: alla fine Letta s’è dimesso

Giacomo: veramente è stato il suo stesso partito ad affondarlo.

Alessio:  amici… mi vien da dire: fuori l’uno avanti l’altro!.

Raffaele: e se alla fine fossimo costretti a dire adesso sono Renzi nostri”?

Giacomo: io, da parte mia, spero di non dover un giorno dire: “ve l’avevo detto che saremmo passati dalla padella alla brace”!

 

(conversazioni al Circolo della Concordia)

mercoledì 12 febbraio 2014


                DUELLO LETTA - RENZI:  NE PARLANO AL CIRCOLO DELLA CONCORDIA.

 

 

Giacomo: amici….ma quanto potrà durare ancora questo duello  LETTA/RENZI!

Franco: in effetti sta diventando una vicenda logorante per entrambi.

Lucio: io direi logorante  soprattutto per il Paese.

Enzo: è un muro contro muro perché i due  ancora non riescono a trovare un punto di equilibrio.

Ludovico: sta diventando, mi sembra, una guerra non solo tra due visioni politiche, ma anche tra due ambiziosi.

Giacomo: Prof. Vezio…. lei cosa ne dice?

Vezio: puntuale e attenta l’analisi dell’amico Ludovico quando parla di “guerra tra due ambiziosi”. E la storia ci indica più di una di queste guerre che io non esito a definire fratricide.

Enzo: prof. ce ne può ricordare qualcuna?

Vezio: l’umanità già agli inizi conobbe la tragica guerra fratricida tra CAINO  e ABELE. La storia prosegue con ROMOLO e REMO.  E potrei proseguire ma certamente vi annoierei. Ma anche nel calcio moderno chi è che non ricorda il dualismo RIVERA/ MAZZOLA?  Vedete cari amici….. con il duello RENZI/LETTA è LA STORIA CHE ANCORA UNA VOLTA SI RIPETE.  E’ un duello al quale ritengo possa attagliarsi un vecchio proverbio ancora in voga qualche generazione fa.

Giacomo: prof. a quale proverbio si riferisce?

Vezio: a quel proverbio che con tanta  sagacia ci dice che “due tordi su un cardello prima o poi si dan di becco”.

martedì 11 febbraio 2014


AL CIRCOLO DELLA CONCORDIA:   E’ FUMO, SOLTANTO FUMO”

 

Renzo:   Giacomo….. è da mezz’ora che sei appartato con il tuo solito Corriere della Sera”! Cosa leggi con così tanta attenzione?

Giacomo: la ricostruzione, fatta dal giornalista americano  Alan Friedman,  sul ruolo  svolto dal presidente della Repubblica  Giorgio Napolitano nell’estate 2011 sulla fine del  Governo Berlusconi  e la successiva nascita del Governo Monti.

Marco: caro Giacomo… Napolitano è stato deciso nel respingere ogni illazione sul suo operato liquidandola perentoriamente con un secco “nessun complotto; fumo, soltanto  fumo”.

Giacomo: a me, cari amici, non interessa affatto il fumo!

Marco: allora cosa cerchi?

Giacomo: una risposta alquanto semplice a una domanda altrettanto semplice: “ma l’arrosto dov’è andato a finire?”

 

 

sabato 8 febbraio 2014


               PENSIERI IN LIBERTA’ AL CIRCOLO DELLA CONCORDIA.

 

 

Giacomo: amici… mi sembra che per Letta e il suo Governo si apra un futuro pieno di incognite

Franco: almeno Letta ha ancora qualche incertezza!

Leo: cosa vuoi dire?

Franco: alle incertezze di Letta corrispondono tante e tante certezze per noi: T.A.S.I.  -  T.A.R.S.U.   incremento addizionali comunali, provinciali e regionali -  esodato ero l’anno scorso ed esodato sarò ancora nel 2014!  

mercoledì 5 febbraio 2014


DALLE SARDINE DI DALEMA ALL’ARROSTO DI BERLUSCONI.NE PARLANO AL CIRCOLO DELLA CONCORDIA.

 

Franco: Enzo  ….vedo che leggi “La Repubblica”. Notizie interessanti?

Enzo: le dichiarazioni dell’On. Buttiglione.

Alessio: dice qualcosa di interessante?

Enzo: anche lui, così come dichiarato qualche giorno fa dal Sen. Casini, vuole rafforzare il Centrodestra e afferma: “siamo decisivi per costruire un centrodestra europeo”.

Ludovico: se ricordo bene fu proprio l’On. Buttiglione che, in quel di Gallipoli parecchi anni addietro, prima di abbandonare Berlusconi , pranzò con l’On. Dalema. Ricordo bene anche un particolare: si trattò di un pranzo a base di sardine!

Raffaele:  caro Ludovico ricordi proprio bene! Questa volta però il viaggio è di ritorno alla casa abbandonata durante quell’incontro con Dalema.

Marco: Prof. Vezio…cosa ne dice di queste trasmigrazioni?

Prof. Vezio: diciamolo più prosaicamente  dalle sardine di Dalema all’arrosto di Berlusconi!.

martedì 4 febbraio 2014


                                       L’ODORE DELL’ARROSTO…….

 

On. Cencio: caro Collega… a volte ritornano!

On. Straccio: cosa vuoi dire?

On. Cencio: l’altra sera il Sen. Casini mi ha confidato che autorevoli e fidati emissari del Cavaliere sono andati a fargli visita.

On: Straccio: ti ha fatto dei nomi?

On. Cencio: mi ha solo detto che erano un uomo e una donna.

On. Straccio: ti ha riferito di quel che si son detto?

On. Cencio: mi ha confidato che questi due gli si sono presentati – sempre  a detta del Sen. Casini – strisciando” .

On. Straccio: “strisciando”?

On. Cencio: si,  è proprio il verbo usato dal Sen. Casini!

On. Straccio: e cosa gli hanno detto?

On. Cencio: sono sempre parole del Casini: “esci da sotto il letto e vieni con noi.  L’arrosto è già pronto e il Cavaliere ti aspetta!

 

domenica 2 febbraio 2014


               PRIMATI ITALIANI: NE PARLANO AL CIRCOLO DELLA CONCORDIA.

 

 

Franco: amici…. avete letto?

Rino: che cosa?

Franco: gli economisti ci dicono che noi  italiani siamo a pieno titolo,  sempre e comunque,  nel bene e nel male, europei.

Ludovico: in che senso?

Franco: nel senso che noi italiani abbiamo:

---la busta paga lorda più alta d’Europa.

---la busta paga netta  più bassa d’Europa.