Onofrio: amici…. che ne dite
delle euforiche esternazioni di fine anno del
Presidente del Consiglio Letta?
Renzo: in effetti ha esagerato non poco
affermando che “mangerà il panettone non solo a
Natale 2013, ma anche a Natale 2014”.
Franco: euforia, forse, più che
comprensibile!
Renzo: in che senso?
Franco: il Partito Democratico – cioè il partito di Letta – è riuscito nel suo obiettivo
tenacemente perseguito, anche se quasi sempre non con armi politiche, da
vent’anni a questa parte.
Lucio: trattasi di euforia più che comprensibile!
Diciamocelo tra amici, al di là delle nostre personali opinioni politiche: Berlusconi dal Partito Democratico è sempre stato trattato non
come avversario politico, ma come nemico da abbattere ad ogni costo e con ogni
arma possibile. Prof.
Vezio…. la sua opinione?
Vezio: Berlusconi? Un nemico nei cui confronti è stato
applicato con metodo scientifico e senza badare a spese l’espressione latina “mors tua vita mea”! Costasse quel che costasse bisognava
eliminarlo e basta!
Lazzaro: il prof. Vezio ha colto l’essenza di questa
ventennale storia italiana.
Vezio: ma, cari amici miei, c’è anche dell’altro che i
media non hanno ancora messo in luce.
Lazzaro: di cosa si tratta?
Vezio: tra i soci di questo Circolo non pochi praticano
la caccia; e tu, caro Lazzaro, che sei il segretario della locale sezione
cacciatori, potrai confermare quanto sto dicendo.
Lazzaro: dica pure.
Vezio: ho avuto occasione di constatare come voi
cacciatori esultate e gioite di più quando a fine giornata vi dividete la preda,
che quando mettete nel carniere la singola preda.
Lazzaro: questo è vero.
Vezio: vedete….l’operazione portata avanti dal Partito
Democratico per l’eliminazione di Berlusconi ha avuto due fasi:
--la prima è stata condotta da chi, incarnando l’ideologia
comunista, aveva l’obiettivo di eliminare ad ogni costo il nemico Berlusconi;
--la seconda, è stata condotta dall’ala democristiana
che, confluita nel partito democratico, ha completato con sottile perfidia l’operazione lusingando Alfano e i suoi per convincerli ad abbandonare Berlusconi dopo la sua cacciata dal
Senato.
E qui, bisogna riconoscerlo, Letta s’è comportato da vero
stratega nel condurre con sapiente macchiavellismo la seconda fase dell’operazione, riuscendo a mettere i berlusconiani l’un contro l’altro per
poter meglio gestire tutta l’operazione. Nell’euforia con la quale, in
questi giorni, Letta parla di “rinnovamento generazionale” va vista, caro Lazzaro, la gioia con la quale voi
cacciatori spartite la preda a fine giornata.
Lazzaro: prof. Vezio… lucidissima come sempre la sua
analisi!
Vezio:
Lui, Letta, gioisce come
gioite voi cacciatori quando vi dividete la preda. Letta, però, è
riuscito a portare a casa non un solo “quagliariello” ma l’intero carniere,
cioè il governo comprensivo della preda rappresentata dagli ex berlusconiani.