domenica 29 giugno 2014


          RIFLESSIONE DELLA SETTIMANA (a margine della vicenda Senn. Chiti, Mineo ed altri)

Quando il Presidente del Consiglio Renzi definisce impropriamente “dissidenti” i Senatori Vannino Chiti, Corradino Mineo,… (tutti membri del Potere legislativo che, almeno  in tema di riforma costituzionale, non è affatto subordinato al Governo) perché  mettono in discussione la riforma costituzionale del Senato così come  da lui voluta, c’è da rimanere non solo perplessi ma anche preoccupati. 

Non dobbiamo dimenticare, del resto, che il termine “Parlamento” e il verbo “parlare” hanno la stessa radice. Il Parlamento, quindi, luogo dove si parla, si discute, ci si scambia opinioni e alla fine liberamente e, senza alcun vincolo di mandato, si esprime la propria opinione.

Il Parlamento non è un luogo dove i componenti “prendono atto” , ma il luogo dove  “discutono”  e  con il proprio libero voto, alla fine, “decidono”.  Ecco perché il Parlamento è il simbolo della democrazia.

 

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