RIFLESSIONE DELLA SETTIMANA (a margine
della vicenda Senn. Chiti, Mineo ed altri)
Quando il Presidente del
Consiglio Renzi definisce impropriamente “dissidenti” i
Senatori Vannino Chiti, Corradino Mineo,… (tutti membri del Potere legislativo
che, almeno in tema di riforma
costituzionale, non è affatto subordinato al Governo) perché mettono in discussione
la riforma costituzionale del Senato così come
da lui voluta, c’è da rimanere non solo perplessi ma anche preoccupati.
Non dobbiamo dimenticare, del
resto, che il termine “Parlamento” e il verbo “parlare” hanno la stessa radice. Il Parlamento,
quindi, luogo dove si parla, si discute, ci si scambia opinioni e alla fine
liberamente e, senza alcun vincolo di mandato, si esprime la propria opinione.
Il Parlamento non è un luogo
dove i componenti “prendono atto” , ma il luogo
dove “discutono” e con il proprio libero voto, alla fine,
“decidono”. Ecco
perché il Parlamento è il simbolo della democrazia.
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