mercoledì 22 ottobre 2025

 

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LO  SCONTRINO  DI  SEMPIO

PER ESEMPIO

Franco: amici….devo parlarvi di quanto succede, da un mese a questa parte, a casa mia.

Nenè: speriamo che non si tratti di qualcosa di riservato! Dicci pure, c’è qualche problema?

Franco: è da alcune settimane che mia moglie, da quando

è scoppiato il caso “Garlasco”, la cittadina del pavese dove il 13 agosto 2007 venne uccisa Chiara Poggi, ha cominciato a conservare scrupolosamente tutti gli scontrini che le rilasciano i  vari esercenti.

Erasmo: dove li mette?

Franco: ho dovuto cederle un reparto della mia biblioteca dove li dispone per ordine merceologico.

Romano: ti ha detto il perché? Come giustifica tale operazione?

Franco: mi dice: “vedi caro marito mio ….. i legali di Sempio, grazie anche a questo scontrino preso in un parcheggio di Vigevano dove Sempio sostiene di essersi recato proprio nelle ore in cui Chiara Poggi veniva uccisa, hanno finora portato avanti la linea difensiva del loro assistito.

Santo: amici…vedo molti punti oscuri sull’intero percorso giudiziario che da diciotto anni accompagna il nome di Garlasco. Ritengo ad esempio che  il Sempio, mentre si trovava a Vigevano, non poteva sapere cosa stesse succedendo alla sua cara amica Chiara Poggi.

Ambrogio: quindi?

Santo: mi sembra alquanto strano che uno si crei un alibi conservando uno scontrino  per diciotto  anni, per una vicenda alla quale tra l’altro dichiara di essere del tutto estraneo!

Renzo: ma dopo tanti anni questo scontrino è ancora leggibile?

Romano: penso che un chimico possa essere in grado di determinare, attraverso l’analisi dell’inchiostro, l’anno di emissione di questo scontrino.

Franco: non mi crederete ; sono le riflessioni, queste vostre, che l’altra sera faceva anche  mia moglie.

Luigi: ma almeno siete arrivati ad una conclusione?

Franco: mia moglie, che come vi dicevo prima, s’è riservata un reparto della mia biblioteca come deposito dei vari scontrini, ha concluso dicendomi: “ricordati marito mio… anche uno scontrino può salvarci dal carcere”.

(Dai dialoghi svolti al Circolo della Concordia)

(gcastronovo.blogspot.it)

 

 

 

 

 

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