SINISTRA-BERLUSCONI: VENT’ANNI
DI ASPRO CONFLITTO.
COME AVREBBERO RISOLTO IL
PROBLEMA NELL’ANTICA GRECIA?
On. Straccio: collega Cencio….
On. Cencio: dimmi pure.
On. Straccio: come mai, tra tanti impegni, ti sei dato alla
lettura dello scrittore greco Plutarco?
On. Cencio: credimi….non è per
civetteria! Ti racconto com’è nato in me questo interesse. Una domenica di fine
aprile, passeggiando con degli amici lungo il corso principale del mio Paese,
sono stato invitato al Circolo della Concordia dove, nell’ambito di un interessante
convegno dal titolo “Politica italiana attuale e politica dell’antica Grecia: analogie e
dissonanze”, teneva la sua relazione uno dei nipoti del
commendatore Marcantonio che fu Sindaco del mio Paese nei primi anni “60 del
secolo scorso.
On. Straccio: che professione
svolge questo relatore?
On. Cencio: è professore di
Latino e Greco al Liceo Classico e teneva una relazione dal titolo “La
saggezza politica dell’antica Grecia: è
ancora attuale?”
On. Straccio: tema
interessante e di stretta attualità! Cosa ha detto il relatore?
On. Cencio: devo dirti di una
dotta relazione durante la quale ha letto alcuni brani dell’opera di Plutarco
intitolata “Consigli politici”. Il relatore, da profondo
conoscitore della materia, riuscendo ad
attualizzare il pensiero di uno scrittore di 2.000 anni fa, ha tenuto un
centinaio di persone inchiodate in un silenzioso ascolto delle sue dotte
riflessioni.
On. Straccio: devo confessarti
che, pur avendolo studiato al Liceo, non l’ho mai letto. Cosa ha detto il
relatore?
On. Cencio: ho trovato due
brani tra quelli oggetto della sua riflessione e te li voglio leggere.
I° brano: “ogni sistema politico produce inimicizie
o contrasti, pertanto conviene che chi si occupa di politica sia ben informato anche
sotto questo aspetto. Il popolo dunque teneva in grande considerazione Aristide
e Temistocle che cessavano le loro ostilità politiche ogni qualvolta la città
doveva intraprendere qualche spedizione militare. Poi, terminata la guerra,
riprendevano le loro ostilità politiche.
On. Straccio: che nobiltà di
comportamento!
On. Cencio: una politica che,
messi da parte gli antagonismi di parte, aveva come vero unico scopo
esclusivamente il bene della loro Città.
On. Straccio: un comportamento
politico, questo di Aristide e Temistocle, distante anni luce dal comportamento
politico di molti protagonisti della politica dei nostri giorni. A proposito mi
parlavi di due brani; cosa dice il secondo?
II° brano:
On. Cencio: interessante
quanto il primo. Ci racconta, sempre il Plutarco, che “ Cretina, il quale era Governatore della Città di Magnesia, aveva come
avversario politico un signore di nome Ermia. Il Governatore Cretina, quando le
città vicine gli dichiararono guerra, intuito il grave pericolo che correva l’intera
Città, invita il suo avversario Ermia ad
assumerne il comando mentre lui si sarebbe ritirato. Se invece volesse che
fosse lui a continuare nel governo della
loro Città, lo invitava a lasciare Magnesia al fine di evitare che le loro
contese, indebolendone le difese,
diventassero causa della sua rovina”.
On. Straccio: quanta nobiltà
d’animo e amore per la sua Città in questa proposta! Ma come è andata a finire?
On. Cencio: Ermia apprezzò
talmente la proposta del Governante Cretina che lasciò con moglie e figli
Magnesia sebbene fosse anche la sua
Città. Cretina, allora, al fine di rendergli il più agevole possibile l’esilio,
lo aiutò fornendogli in omaggio molti beni provenienti dal suo patrimonio privato.
On. Straccio: come finì poi la
guerra dichiaratagli dalle Città vicine?
On. Cencio: la Città di
Magnesia, ritrovata la pace tra le due fazioni, respinse l’assalto nemico e fu
salva.
On. Straccio: che uomini di altissima integrità!.
On. Cencio: “per la Città di
Magnesia – sono parole del relatore – la pace ritrovata e la
vittoria conseguita furono il degno
coronamento della presenza in quella Città di Politici con un così alto senso delle Istituzioni!”.
On. Straccio: sono
comportamenti, seguendo i quali, anche la nostra classe politica
diverrebbe sicuramente
più saggia e più utile al Paese.
On. Cencio: Il relatore, da
par sua, ha così concluso: “mi sembra facile la lezione da trarre dalle
riflessioni di Plutarco a voi lette. Da sempre l’unione fa la forza, mentre le divisioni creano debolezze”.
On. Straccio: quanta saggezza anche
nelle parole del relatore tuo concittadino!
On. Cencio: è lo standard
della levatura culturale del personaggio! Infatti, proseguendo nel suo
intervento, ha detto che “a determinare lo stato di salute di un
Paese concorrono vari elementi. Tra questi ritengo sottoporre alla vostra
riflessione: andamento dell’economia, efficienza della Giustizia, efficienza
della Pubblica Amministrazione, funzionalità degli Organi legislativi, il modo
in cui i Partiti dibattono fra loro e fanno politica.
Proseguendo nella sua analisi
ha detto che “l’Italia purtroppo è un Paese in cui:
il dibattito politico è un continuo
inestricabile intreccio di veleni;
l’instabilità politica frena
pesantemente l’economia;
le forze politiche si
delegittimano a vicenda e l’una considera l’altra “il nemico da abbattere” e
non “l’avversario con cui confrontarsi”.
“E’ una condizione di palese
svantaggio che fa dell’Italia un Paese che difficilmente può godere della
fiducia degli altri Paesi perché, come dicevamo in precedenza, l’unione fa la
forza, mente le divisioni creano debolezze e di uno Stato debole sono in pochi
a fidarsi.
E’ questo il terreno fertile
dove è potuto esplodere la bomba dello spread italiano: un termometro capace di
misurare il livello di affidabilità del Paese. E, purtroppo, il livello di
affidabilità del nostro Paese non raggiunge, in un quadro del genere, nemmeno
la sufficienza”.
On. Straccio: quanta strada
dobbiamo ancora percorrere per imparare a governare nell’esclusivo interesse
della Comunità!
Bell'articolo. Condivide che sembra esserci una lenta e leggera ripresa e che il calo dello spread lo dimostra?
RispondiEliminaGrazie per l'attenzione riservatami. Sul tema dello spread ho già interpellato gli amici del Circolo della Concordia e non appena ne discuteranno riferirò le loro opinioni.
EliminaGrazie
Giuseppe Castronovo