On.
Cencio: Collega Straccio siamo di nuovo al punto di partenza!
On.
Straccio: a che proposito?
On.
Cencio: all’ultima sentenza con la quale la Corte Costituzionale ha dichiarato
l’illegittimità costituzionale della riforma delle Province contenuta nel
“Decreto salva-Italia” che ne prevedeva la riduzione in base a due parametri:
popolazione e superficie.
On.
Straccio: almeno tra noi possiamo dircelo!
On.
Cencio: cosa vuoi dire? Dimmi pure.
On.
Straccio: tanto rumore per nulla! Ma è una bocciatura che poggia su solide
argomentazioni?
On.
Cencio: due sono le argomentazioni della Corte Costituzionale:
-trattandosi
del riordino dell’asseto ordinamentale bisogna
seguire il procedimento legislativo ordinario (artt. 70-73 Costituzione);
-poiché
il decreto legge è chiamato a fronteggiare “casi straordinari di necessità e
urgenza”, non poteva essere utilizzato, non ricorrendone i presupposti, per
procedere all’accorpamento delle Province.
On.
Straccio: se ho ben capito trattasi di vizi di procedura (ricorso al Decreto
Legge) e non di vizi di sostanza o contenuto.
On.
Cencio: hai detto bene, la riduzione si poteva fare! Il Governo Monti ha sbagliato utilizzando il Decreto
Legge per approvare una riforma ordinamentale dell’intera organizzazione della
Repubblica Italiana!
On.
Straccio: consentimi, però, un’osservazione.
On.
Cencio: dimmi pure.
On.
Straccio: come mai la “riforma Fornero” del lavoro e delle pensioni, che è anch’essa
una riforma ordinamentale, che ha creato
400.000 esodati, addirittura con
valore retroattivo e quindi in spregio palese al principio “tempus regit
actum”,
è
costituzionalmente legittima? Anche questa riforma è stata approvata con
Decreto Legge!
On.
Cencio: caro collega vedi…
On.
Straccio: che cosa?
On.
Cencio: per rispondere alla tua domanda due osservazioni mi sembrano opportune
più che mai!
On.
Straccio: quali?
On.
Cencio: le leggi, come le ragnatele, acchiappano le mosche e lasciano passare
le aquile! Tu capisci…
On.
Straccio: che cosa?
On.
Cencio: i lavoratori, purtroppo, non reggono il confronto con le Province e i Politici
chiamati a occupare le poltrone che questi Enti garantiscono. Gli interessi
delle Province superano di gran lunga quelli dei lavoratori e sono stati
trattati diversamente. E’ un noto principio della Corte Costituzionale quello
di trattare situazioni analoghe in modo uguale e situazioni diverse in modo
diverso.
On.
Straccio: questa è la prima similitudine, e la seconda?
On.
Cencio: le Province sono come le code delle lucertole: quando le tagli
rinascono.
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