PITAGORA ILLUSTRA A ZEUS IL
CONCETTO ITALICO DI TANGENTE,
Zeus: O Pitagora da alcune settimane gli Dei dell'Olimpo
avvertono in te uno stato di agitazione, invero, per noi che ti conosciamo, del tutto inconsueta. Hai forse ripreso a studiare
la "tavola" e la geometria? Perché? Prepari forse qualche
rivoluzionaria scoperta ignota a noi dell'Olimpo e ai comuni mortali? Che tu
sia uomo dedito allo studio non c'é nulla da eccepire; se sapessi, in
proposito, quanto e come oggi studiano gli alunni della Magna Grecia e della
Padania! Mi hanno riferito cose non degne di Empedocle, Cicerone, Archimede, te ed altri che ancora oggi siete
considerati i grandi Maestri dell’umanità.
Pitagora: Mio caro
Zeus, la matematica non perde mai la sua attualità:
essa, non essendo fatta solo della “Tavola” e dei “Teoremi geometrici” che i discepoli devono conoscere
non solo per l'interrogazione ma anche
per la vita, è imperitura. Almeno ai nostri tempi noi la pensavamo così.
Zeus: Mio buon
Pitagora e che cos'é, allora, per te la matematica?
Pitagora: Oltre a
quanto ti dicevo prima, essa é un modo di essere dell'uomo; un modo di
intendere la vita e il governo delle Città.
Zeus: Tu pensi,
dunque, che la conoscenza della matematica possa influire sul comportamento
degli uomini e dei politici? Per noi che abitiamo l'Olimpo la realtà matematica
é immutabile: il numero 1 ha pari dignità di 100. Infatti se al 100 manca 1 non
é più tale bensì 99.
La geometria, poi, dovrebbe indicare l'ordine che governa
l'universo e insegnare agli uomini come realizzare le piazze e le strade
applicando i tuoi teoremi e quelli di Euclide.
Era: Forse che oggi le italiche e le padaniche genti la
intendono diversamente?
Pitagora: Purtroppo
si , sommi Signori dell’Olimpo!
La matematica non é più come la intendevo io quando la insegnavo ai miei
discepoli o come la intendete, ancora oggi, Voi che abitate qui nel sommo Olimpo.
Era: Che
trasformazione ha subito?
Pitagora: sono molto
deluso dall'ultimo viaggio effettuato nella Magna Grecia, nella Padania, dove
si trova la città di Milano che una volta era la capitale morale dell'italico
paese, e nelle terre Insubriche. Sono deluso e non avrei voglia di parlare, ma
un esempio ve lo voglio fare con riferimento alla geometria..
Zeus: Parla e confida
a noi le tue angosce.
Pitagora: Vedete, ai
miei discepoli insegnavo che si dice “tangente” ad una
circonferenza quella retta che, comunque prolungata, non ha con la circonferenza
medesima che un sol punto in comune.
Zeus: Sempre lucidi e
sommi i tuoi insegnamenti! Ma come la intendono oggi nell'italico Paese?
Pitagora: Da qualche
tempo a questa parte nel paese di Empedocle, Cicerone e Archimede alla tangente
è stato attribuito un altro significato che ha poca familiarità con la
geometria e con il mio insegnamento, ma tanto con la classe
politico-amministrativa di quel Paese.
Zeus: non capisco mio
buon Pitagora; sii più chiaro in nome della verità eterna che insegnavi ai tuoi
discepoli.
Pitagora: Oggi
nell'Italico Paese la democrazia non é più intesa come la si pensava una volta
nell'Agorà, ossia come governo del popolo per il popolo, ma come comitati di
affari che utilizzano fraudolentemente il nome della democrazia per perseguire
i loro affari. Per cui il politico che farà costruire la strada che collegherà
due città chiederà all'impresa appaltatrice un contributo per il partito. Il
politico che rilascia la licenza per costruire la casa chiederà anche lui un
contributo per il partito.
Ci sono politici che chiedono in nome del partito, ma che
poi versano nelle proprie tasche il fatturato.
Questo contributo è appunto la
tangente. E' la corruzione che sta minando le basi della democrazia.
Sommo Zeus la tangente è il
“viale del tramonto” della democrazia nell’italico paese.
Zeus: Cosa pensi
di fare, o Pitagora, per ridare alla geometria e alla tangente la funzione di
pedagoga delle giovani menti?
Pitagora: O Padre
degli Dei tutti… con il vostro patrocinio vorrei aprire a Crotone, Siracusa,
Milano e in altre città delle Scuole dove insegnare la moderazione
nei desideri del denaro e la morale applicata alla politica.
Zeus: Salgo nel sommo
Olimpo a riunire il conclave degli Dei per benedire la tua iniziativa, con
l'auspicio di trovare ancora discepoli disposti a seguire i tuoi insegnamenti.
ciao zio, sono tuo nipote Raffale. Ti volevo dire che questo racconto è molto bello, sopratutto l' accostamento della tematica della storia greca e della nostra politica che ha e sta affliggendo il nostro paese. il doppio significato della tangente è molto divertente.
RispondiEliminaciao
Buona Pasqua