La drammatica crisi
economico-sociale, che in questi ultimi anni ha investito il nostro Paese, ha messo a nudo
il punto debole delle democrazie elettive: la classe politica quando viene
eletta democraticamente è restia a prendere decisioni impopolari – anche se
necessarie per il bene del Paese – per non compromettere la sua rielezione.
Se non si scioglie questo nodo
le crisi si ripeteranno sempre più frequentemente con effetti socio-politici ancor
oggi del tutto imprevedibili per la tenuta della stessa democrazia. Non
possiamo non constatare, infatti, che nelle democrazie elettive, e nel nostro
Paese in particolare, quando le decisioni vengono finalmente prese, perché spinti
dall’emergenza o perché imposteci dalle Autorità sovranazionali, l’intervento
risulta molto più doloroso di quanto lo sarebbe stato se adottato a tempo debito.
Quale il possibile rimedio, pur rimanendo
comunque nell’ambito delle democrazie elettive?
Bisogna rispondere con l’urgenza
del caso perché la mancata risposta a questa domanda potrà avere conseguenze
sempre più drammatiche per la nostra democrazia.
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