ITALIA: L’ATTESA DEL NUOVO GOVERNO E I DUBBI SULLA SUA REALE
UTILITA’
Cecè: amici….sono già
trascorsi cinquanta giorni – giorno più, giorno meno – dalle elezioni del 4
marzo e le forze politiche presenti in Parlamento non riescono ancora a formare
una maggioranza che esprima la fiducia al I° Governo della XVIII^ Legislatura.
Totò: ritengo necessario che
al più presto l’Italia possa avere un Governo, se non altro al fine di evitare
che altri prendano decisioni i cui effetti inevitabilmente cadranno sulla
nostra testa. Chi di voi non ricorda
l’intervista di qualche settimana fa nella quale il Presidente israeliano
Netanyau dichiarava che in sede
O. N. U. l’Italia era stata individuata (insieme a Germania e Canada)
quale paese dove reinsediare alcuni dei 42.000 Eritrei e Sudanesi attualmente
ospitati da Israele.
Vezio: davvero puntuale e
alquanto opportuna l’analisi dell’amico Totò. Ma il problema forse è un po’ più
complicato, perché noi un Governo al momento ce l’abbiamo: Governo Gentiloni con Angelino Alfano
Ministro degli Esteri di cui in questi ultimi mesi non si hanno più notizie
a tal punto da sembrare scomparso dalla scena politica. Se è così e se altri
decidono di trasferire nel nostro Paese ancora altri disperati per risolvere i
problemi di Israele – senza che il nostro Governo sia preventivamente coinvolto
- forse è da chiederci quale sia il grado di autorevolezza della nostra classe politica
e come venga percepita all’estero. Del resto siamo sicuri, con questi presupposti e con
l’attuale conclamata difficoltà di
formare una maggioranza parlamentare, che un Governo sia la panacea capace di
risolvere tutti i problemi del nostro Paese?
Ludovico: bella domanda caro
Professore! Come risponderebbe Lei?
Vezio: vedete…. è il caso di riflettere su quanto diceva Oscar Wilde : “ci
sono due grandi tragedie nella vita. La prima è desiderare ciò che non si può
avere…la seconda è ottenerlo”.
(Dai dialoghi svolti al
Circolo della Concordia)
gcastronovo.blogspot.it
Castronovo Giuseppe
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