sabato 27 aprile 2019



SCANDALO REGIONE UMBRIA – VICENDA SOTTOSEGRETARIO SIRI: E FU COSI’ CHE PARTITO DEMOCRATICO E  MOVIMENTO 5 STELLE  DECISERO DI AIUTARSI A VICENDA

Nenè: amici…. Che ne dite degli ultimi recenti sviluppi della “Vicenda del Sottosegretario leghista Siri”?
Santo: credo che ci sia un punto sul quale tutti quanti possiamo essere d’accordo.
Nenè: quale?
Santo: ha oscurato del tutto lo scandalo e il conseguente naufragio della Giunta regionale dell’Umbria che ha comportato le dimissioni della sua Presidente Marini. Dimissioni che porteranno allo scioglimento del Consiglio regionale e quindi a nuove elezioni.
Vanni: in effetti è da giorni che giornali e televisione non fanno altro che parlare del “Caso Siri” e oscurato quasi del tutto la gestione sanitaria portata avanti in Umbria dal Partito Democratico che ha portato alla crisi una Regione dove il Partito Democratico governava ininterrottamente dal 1970.
Ludovico: potremmo dire, richiamando un vecchio proverbio, che “chiodo schiaccia chiodo”.
Marco: lei, Prof. Vezio, che idea s’è fatta di questa vicenda che vede su fronti contrapposti   Lega e Movimento 5 Stelle e che, nonostante tutto ciò, li vediamo ancora alleati nel sostenere l’attuale  Governo””?
Vezio: non sempre, amici miei, a pensar male si sbaglia. Vedete…
Nenè: che cosa?
Vezio: ho una strana sensazione che mi fa pensare a un vero e proprio accordo segreto tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle.
Vanni: cosa prevedrebbe questo accordo?
Vezio: uno scambio di favori che prevede un reciproco aiuto tra il Segretario del Partito Democratico Zingaretti e il capo politico del Movimento 5 Stelle Di Maio. Vedete?  Di Maio è in affannosa difficoltà nel fronteggiare una Lega con il vento in poppa: le urne alle elezioni regionali e locali svoltesi nell’ultimo anno ci hanno consegnato un Movimento 5 Selle in caduta verticale di consensi e la Lega in continua ascesa. Il Partito Democratico, da parte sua, è ben lontano dal 40% conseguito alle ultime europee e con lo scandalo umbro corre il rischio di ottenere un risultato che a livello nazionale potrebbe a malapena raggiungere il 20%.
Santo: quindi?
Vezio: vedete… con questo accordo il Partito Democratico dà una mano al Movimento 5 Stelle nel continuare a soffiare a soffiare sulla “Vicenda del Sottosegretario leghista Siri” così da oscurare lo “scandalo sanitario della rossa Umbria” che vede in solitario  il Partito Democratico come unico protagonista. Uno scandalo del quale in effetti nell’ultima settimana non c’è più traccia nel dibattito politico.
Il Movimento 5 Stelle, da parte sua, continuando a chiedere, con l’aiuto del partito di Zingaretti, le dimissioni del Sottosegretario leghista Siri spera di dare di sé l’immagine di una forza politica capace di bloccare l’avanzata leghista e così recuperare il terreno perso rispetto alla Lega di Salvini.
Come vedete Zingaretti e Di Maio stanno applicando alla lettera il proverbio vecchio ma ancora efficace il quale dice “una mano lava l’altra e tutte e due lavano la faccia”. Oppure l’altro proverbio che dice “io do una cosa a te se tu dai una cosa a me”: una frase che già usavano i latini nella forma  “do ut des”. Un invito, in entrambi i proverbi, alla collaborazione reciproca in vista dei reciproci vantaggi
Uno scambio di favori che, a detta di coloro che frequentano i palazzi del potere, potrebbe prefigurare future e più intense collaborazioni tra i due.

(Dai Dialoghi svolti al Circolo della Concordia)

gcastronovo.blogspot.it
Giuseppe Castronovo

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