sabato 4 ottobre 2014

PARTITO DEMOCRATICO: DA PARTITO DI  MILI-TANTI” IN PARTITO DI MILI-POCHI”.

Cecè: amici… avete letto?
Marco: che cosa?
Cecè: della profonda delusione che serpeggia tra le alte sfere del Partito Democratico,
Ludovico: perché?
Cecè: a causa della scarsa presenza alle feste dell’Unità da parte di iscritti e simpatizzanti.
Luigi: ho letto anch’io della delusione dei “Militanti” che per giorni si sono dedicati all’organizzazione di queste kermesse.
Giacomo: adesso però è caduta un’altra tegola sulla testa dei Dirigenti di quello che fu il vecchio Partito Comunista.
Marco: cosa è successo?
Giacomo: si sta verificando una vera e propria emorragia di iscritti al Partito Democratico che ad oggi son superano, così come ci riferisce il quotidiano La Repubblica, le 100.000 unità. Una volta, invece gli iscritti al vecchi Partito Comunista sfioravano il milione.
Franco: non dimentichiamo, cari amici, che  le giovani generazioni non conoscono la storia del vecchio Partito Comunista, complice il continuo cambio di nome. Un cambio a volte operato perché spinti dalla necessità di   far dimenticare un passato non sempre esaltante per certi ideali propugnati.
Giacomo: Prof. Vezio… cosa può dirci?
Vezio: condivido il pensiero dell’amico Franco. In effetti è pienamente comprensibile che a seguito degli innumerevoli cambi di nome  Partito Comunista,  P. d. S. , D. S., Ulivo, P. D. il Partito stia subendo una mutazione genetica trasformandosi da Partito di  Mili-TANTI”  in Partito di  Mili-POCHI”.

(dai dibattiti al Circolo della Concordia)

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