PARTITO
DEMOCRATICO: DA PARTITO DI “MILI-TANTI” IN PARTITO
DI “MILI-POCHI”.
Cecè:
amici… avete letto?
Marco: che cosa?
Cecè: della profonda delusione
che serpeggia tra le alte sfere del Partito Democratico,
Ludovico: perché?
Cecè: a causa della scarsa presenza alle feste dell’Unità da parte di
iscritti e simpatizzanti.
Luigi: ho letto anch’io della
delusione dei “Militanti” che per giorni si sono
dedicati all’organizzazione di queste kermesse.
Giacomo: adesso però è caduta
un’altra tegola sulla testa dei Dirigenti di quello che fu il vecchio Partito Comunista.
Marco: cosa è successo?
Giacomo: si sta verificando
una vera e propria emorragia di iscritti al Partito
Democratico che ad oggi son superano, così come ci riferisce il
quotidiano La Repubblica, le 100.000 unità. Una volta, invece gli iscritti al
vecchi Partito Comunista sfioravano il milione.
Franco: non dimentichiamo,
cari amici, che le giovani generazioni
non conoscono la storia del vecchio Partito Comunista, complice il continuo
cambio di nome. Un cambio a volte operato perché spinti dalla necessità di far
dimenticare un passato non sempre esaltante per certi ideali propugnati.
Giacomo: Prof. Vezio… cosa può
dirci?
Vezio: condivido il pensiero
dell’amico Franco. In effetti è pienamente comprensibile che a seguito degli
innumerevoli cambi di nome Partito Comunista, P. d. S. , D. S., Ulivo, P. D. il
Partito stia subendo una mutazione genetica trasformandosi da Partito di “Mili-TANTI” in Partito di “Mili-POCHI”.
(dai dibattiti al Circolo della
Concordia)
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