giovedì 19 maggio 2016


                           QUANDO  ARRIVA  IL  TEMPO  DELLE MANCE
                                               

Romano: amici miei… non so quale sia il grado  di spregiudicatezza tollerabile nell’azione di  un politico perché possa essere definita giusta dose.
Franco: come mai  sta riflessione?
Romano: noto come il nostro Presidente del Consiglio Renzi  non perda occasione per promettere qualcosa o dare  qualche “mancia” all’avvicinarsi  delle scadenze elettorali, nella speranza ovvia di essere ricambiato con il voto.
Giacomo: giusta osservazione la tua! Purtroppo la dice lunga del basso livello di considerazione che Renzi ha di noi elettori.  Non solo! A dire il vero ho sempre ritenuto che simili operazioni        trasformassero il voto da pura espressione di partecipazione democratica alla vita pubblica a mero strumento di scambio di favori.
Vezio: Vorrei che simili operazioni venissero fatte anche quando non ci sono elezioni in vista!  Ne guadagnerebbe la sua politica: sarebbe più credibile, più trasparente e più onesta. E di fronte all’onestà ci potrebbero essere tanti che nel segreto della cabina  elettorale potrebbero essere indotti anche a….
Consentitemi un’altra riflessione: sento parlare di mance, promesse; c’è poco da meravigliarsi. Anche il Governo Renzi, così come tanti altri che l’hanno preceduto, vive alla giornata molto più spesso di quanto si creda. Molto spesso le sue decisioni sono condizionate da esigenze contingenti sono guidate da considerazioni di breve termine quali possono essere ora le elezioni europee, ora quelle regionali, fra un mese quelle comunali e poi il referendum e poi e poi… in una continua ed estenuante rincorsa degli elettori.  
(Dai dibattiti svolti al Circolo della Concordia)
gcastronovo.blogspot.it


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