TERREMOTO AL CENTROITALIA: SE IL FRUTTO DELLA SOLIDARIETA’ SI
DISPERDE COME L’ACQUA POTABILE NELLA RETE
IDRICA?
Totò: avete sentito anche voi
la voce di chi non vuole arrendersi alle
avversità che la vita ci riserva?
Franco: sii meno ermetico!
Cosa vuoi dire?
Totò: divampano le polemiche
perché a un anno del terremoto che l’anno scorso ha investito le Regioni del
centro Italia quali Umbria, Marche, alto
Lazio e Abruzzo, le macerie non sono state ancora rimosse e le persone si
apprestano ad affrontare il secondo inverno lontano dalle loro case.
Giacomo: ma altrettanto grave,
amici miei, è il fatto che ancora, dopo un anno, non tutte le somme raccolte a titolo di
solidarietà, per affrontare le prime emergenze,
siano state utilizzate. Non possiamo non ricordare le polemiche
sviluppatesi mesi addietro, anche in sede politica, su questo specifico aspetto
del problema e come anche noi ne avevamo fatto oggetto di apposito dibattito
qui nel nostro Circolo.
Renzo: un fatto però, caro
Giacomo, è incontestabile: la
solidarietà degli Italiani c’è stata.
Speriamo che anche per il frutto della solidarietà non si verifichi quanto
succede all’acqua potabile che, come ci dicono le cronache di questi giorni di
siccità, si disperde, lungo il percorso,
nella misura del 44% per la scarsa manutenzione della rete idrica.
Ludovico: sono parole, quelle
degli amici Giacomo e Renzo sulle quali riflettere. Prof. Vezio Lei cosa ci
dice?
Vezio: leggevo qualche
settimana fa una riflessione sulla solidarietà
, ma devo confessarvi che, pur avendo
dimenticato il nome dell’autore, ricordo
ancora il suo pensiero.
“La
solidarietà? Soldi dei poveri dei Paesi
ricchi
che finiscono ai ricchi dei Paesi poveri”
Speriamo che si tratti di un
principio che non trovi applicazione ai terremotati del centroitalia!
(Dai Dialoghi svolti al
Circolo della Concordia)
gcastronovo.blogspot.it
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