DIREZIONE PARTITO DEMOCRATICO: TRIONFA L’AMBIGUITA’ DELL’UNANIMISMO
DEMOCRATICO
Franco: amici…le modalità
attraverso cui la Direzione del Partito Democratico, che doveva decidere se
trattare con Il Movimento 5 Stelle la formazione di un governo, ha deciso
invece di non aprire nessuna discussione con il Movimento guidato da Luigi di
Maio è fonte di forti critiche.
Totò: in effetti, se il
Segretario del Partito Democratico è Martina, come può essere ancora Renzi a
dettare la linea del Partito?
Dino: deve far riflettere il
fatto che la linea della trattativa era già stata sposata da alcuni big quali
Franceschini, Orlando, Boccia, lo stesso Segretario Martina ed altri, quando
l’intervento di Renzi di domenica sera a “Che tempo che fa” condotto da
Fazio ha sparigliato le carte in tavola.
Giacomo: un intervento, questo
di Renzi, con lo scopo di bloccare il tentativo del Presidente della Repubblica
Mattarella di dar vita a due mesi dalle
elezioni al primo Governo della 18^
Legislatura. Prof. Vezio lei che ne
pensa?
Vezio: opportune le
riflessioni di coloro che mi hanno preceduto. Non è infatti casuale l’osservazione dell’ex Giudice costituzionale G. Maria Flik
il quale intervistato sull’argomento ha così dichiarato: “se è Renzi da dimissionario a
dettare la linea del Partito Democratico c’è qualcosa che non funziona”. Il
fatto, cari amici, è ancora più grave se pensiamo che la decisione di Renzi è
stata approvata all’unanimità, quindi anche da coloro che fino a poche ore
prima avevano bocciato la linea Renzi. Ed è così che il Paese rimane ancora in
attesa del I° Governo della 18^ Legislatura!
(Dai dialoghi svolti al
Circolo della Concordia)
gcastronovo.blogspot.it
Giuseppe Castronovo
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