venerdì 4 maggio 2018


DIREZIONE PARTITO DEMOCRATICO:  TRIONFA L’AMBIGUITA’ DELL’UNANIMISMO DEMOCRATICO
Franco: amici…le modalità attraverso cui la Direzione del Partito Democratico, che doveva decidere se trattare con Il Movimento 5 Stelle la formazione di un governo, ha deciso invece di non aprire nessuna discussione con il Movimento guidato da Luigi di Maio è fonte di forti critiche.
Totò: in effetti, se il Segretario del Partito Democratico è Martina, come può essere ancora Renzi a dettare la linea del Partito?
Dino: deve far riflettere il fatto che la linea della trattativa era già stata sposata da alcuni big quali Franceschini, Orlando, Boccia, lo stesso Segretario Martina ed altri, quando l’intervento di Renzi di domenica sera a “Che tempo che fa” condotto da Fazio  ha sparigliato le carte in tavola.
Giacomo: un intervento, questo di Renzi, con lo scopo di bloccare il tentativo del Presidente della Repubblica Mattarella di dar vita a  due mesi dalle elezioni al primo  Governo della 18^ Legislatura. Prof. Vezio  lei che ne pensa?
Vezio: opportune le riflessioni di coloro che mi hanno preceduto.  Non è infatti  casuale l’osservazione  dell’ex Giudice costituzionale G. Maria Flik il quale intervistato sull’argomento ha così dichiarato: “se è Renzi da dimissionario a dettare la linea del Partito Democratico c’è qualcosa che non funziona”. Il fatto, cari amici, è ancora più grave se pensiamo che la decisione di Renzi è stata approvata all’unanimità, quindi anche da coloro che fino a poche ore prima avevano bocciato la linea Renzi. Ed è così che il Paese rimane ancora in attesa del I° Governo della 18^ Legislatura!
(Dai dialoghi svolti al Circolo della Concordia)
gcastronovo.blogspot.it
Giuseppe Castronovo

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