mercoledì 16 maggio 2018



                    SALVINI – DI MAIO  OVVERO DUE TORDI IN UN CARDELLO
Totò: passano i giorni e, nonostante che il Presidente della Repubblica Mattarella incalzi invitando a far presto,  del I° Governo della XVIII^ Legislatura ancora non c’è neanche l’ombra.
Franco: un giorno manca l’accordo sui programmi, l’altro giorno ci sono dei problemi sui nomi e così  di questo passo già siamo al settantesimo giorno dalle elezioni.
Salvo: e ogni giorno, specie in queste ultime settimane, ci riserva il suo colpo di scena.
Marco: quanto tempo possiamo andare avanti così?
Cecè: con le due forze politiche che stanno trattando il programma e la formazione del nuovo Governo sono  radicalmente cambiati i riti della politica che di fatto non sono più quelli che venivano praticati una volta: basti pensare, ad esempio, ai sondaggi on line del M. 5 S. per verificare l’indice di gradimento di un punto del programma da parte del loro elettorato o le consultazioni ai gazebo che vorrebbe svolgere la Lega.
Ennio: un fatto è certo: mancava, per accentuare le difficoltà dei due contraenti nella loro ricerca del punto di equilibrio in grado di smussare  i diversi punti di vista  ancora presenti tra loro, il pressing dell’ Unione Europea  che con il suo Commissario alla Migrazione Dimitris Avramopoulos  fa sapere  di “sperare che con il nuovo Governo in Italia non vi siano cambiamenti sulla linea della politica migratoria”. Dichiarazione, questa, definita da Di Maio e da Salvini “ennesima inaccettabile interferenza europea. Noi abbiamo accolto anche troppo, ora è il momento de3lla legalità, della sicurezza e dei respingimenti”. Lei che dice Prof. Vezio?
Vezio: la vicenda si complica, oltre che  per l’intervento dell’Europa, anche perché sta  risultando più complicato del previsto l’individuazione della persona cui il Presidente Mattarella possa affidare l’incarico di Presidente del Consiglio. Ecco: un giorno salgono le quotazioni di Salvini, il giorno dopo sale Di Maio e scende Salvini; ma nessuno dei due riesce a dare il colpo per spiccare il volo.
Amici miei spero che non finisca come penso. Ricordate cosa dicevano i nostri nonni?
Ludovico: dica lei.
Vezio: dicevano che “due tordi in un cardello prima o poi si dan di becco”
(Dai dialoghi svolti al Circolo della Concordia)
gcastronovo.blogspot.it


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