mercoledì 11 luglio 2018


                               MATTEO  RENZI  OVVERO  IL  SERPENTE  BOA
Marco: amici…. è da alcuni giorni che, senza saper fornirmi una soddisfacente risposta, mi  sto chiedendo……
Totò: che cosa?
Marco: mi sto chiedendo come si possa spiegare la parabola politica dell’ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi che in così poco tempo è riuscito a sciupare un patrimonio di attese che buona parte dell’elettorato, piddino e non, aveva riposto in lui. Vedete…
Luigi: che cosa?
Marco:  si tratta di una parabola che accomuna   non poco il nostro Renzi  a  tanti  cantanti definiti “meteore”. Artisti che ottengono  un grande successo con la prima canzone e poi…. E poi tanta difficoltà per fare il bis. Quando Renzi parla del 40% raggiunto dal Partito Democratico alle elezioni europee del 2015, tu puoi senz’altro aggiungere una lunga serie di sonori   flop a partire dal Referendum costituzionale del novembre 2016 che non possono non offuscarne l’immagine.
Giacomo: in effetti il personaggio, il suo modo di agire e di rapportarsi con gli altri meriterebbero una approfondita indagine psicologica e nessuno di noi, senza offendere nessuno dei presenti, penso  sia in grado di effettuare una simile indagine. Prof. Vezio….lei comunque potrà senz’altro dirci qualcosa.
Vezio: grazie per l’invito. Non sarà facile neanche per me, ma vediamo un po’ come ce la possiamo cavare. Vedete amici….è il caso che voi ed io dedichiamo  un po’  della nostra riflessione, sebbene per sommi capi, a come si sia sviluppata la sua carriera. Ebbene, il nostro ex Presidente del Consiglio ricopre la carica di Presidente della Provincia di Firenze tra il 2004 e  il 2009, anno in cui viene eletto Sindaco  di Firenze. Nel 2010 lancia l’idea della “rottamazione”  dei dirigenti piddini di lungo corso provocando l’indignata reazione della Senatrice piddina  Anna Finocchiaro.  Non  passa molto tempo e lo troviamo a dirigere il Partito Democratico divenendone Segretario nazionale nel  dicembre 2013 e poco tempo dopo, con molta abilità – è il caso di dirlo – riesce a scalzare da Palazzo Chigi il Presidente del Consiglio Enrico Letta  ( chi non ricorda  stai sereno Enrico”) e quindi a diventare nel febbraio 2014 Il nuovo Presidente del Consiglio, riuscendo a mantenere contemporaneamente anche la carica di Segretario del Partito Democratico.
Giacomo: una scorpacciata vera e propria!  Una roba da indigestione!
Massimiliano: amici …. l’amico Giacomo mi permetterà, al fine di meglio evidenziare la “scorpacciata renziana”,  di tener conto del fatto che, come  dicono in giro coloro che non gli sono proprio amici, “Renzi è riuscito a mangiarsi anche i comunisti più indigesti”: basti pensare, tra i tanti illustri e meno illustri,   ai rottamati  D’Alema, Veltroni e  allo stesso Enrico Letta.
Vezio: dite bene nel definire la scalata renziana e la sua gestione del Partito Democratico “una scorpacciata”. Vedete….
Alessio: dica pure.
Vezio: una volta ufficializzati i risultati delle elezioni politiche del 4 marzo scorso, con la ennesima sonora sconfitta subita dal Partito Democratico sotto la guida di Matteo Renzi,  mi è capitato di leggere le prime pagine de  “Il piccolo Principe”  scritto da Antoine  De Saint  Exupery. Pagine che mi hanno offerto interessanti spunti di riflessione in relazione al tema che stiamo trattando.
Ludovico: prof. a dire il vero ricordo di averne letto parecchi brani perché era tra i testi adottati a scuola per la lingua francese. Ma non capisco questa associazione.
Vezio: un po’ di pazienza e vediamo se riesco a giustificare questa associazione. Ebbene, il libro incomincia così: “un tempo lontano, quando avevo sei anni, in un libro intitolato “Storie vissute della natura”, vidi un magnifico disegno. Rappresentava un serpente boa nell’atto di inghiottire un animale. C’era scritto I boa ingoiano la loro preda senza masticarla. Dopo di che non riescono a muoversi e dormono durante i 6 mesi  che la digestione richiede”
Dopo aver letto il brano di cui sopra, e pensando a quella che fu l’inarrestabile scalata renziana nella gerarchia istituzionale del nostro Paese  – scalata che qui stiamo definendo scorpacciata -,   dissi fra me che un anno sabatico gli sarebbe stato necessario per digerire la sua scorpacciata. Ma… se rivolgiamo la nostra riflessione  anche all’attenta valutazione dell’amico Massimiliano, circa le modalità con cui Renzi ha gestito il Partito Democratico, ho l’impressione che per Renzi le cose si complicano ulteriormente e un anno sabatico forse non sarà sufficiente.
(Dai Dialoghi svolti al Circolo della Concordia)
gcastronovo.blogspot.it
 
Giuseppe Castronovo


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