QUANDO IL SILENZIO E’ D’ORO
Totò: amici
chi poteva aspettarsi al Parlamento Europeo uno “scandalo mazzettaro” di proporzioni
tali da travolgere il cuore delle nostre istituzioni europee ?
Nenè: un
danno di immagine davvero incalcolabile! Nessuno poteva immaginare valige così
piene di banconote! Qualcuno, dopo aver fatto i calcoli del caso, parla di più
di 30.000 banconote.
Ambrogio:
un’immagine che si scolpisce in modo indelebile nella nostra mente.
Penso a
quelle mazzette di banconote disposte sul tavolo come salumi esposti negli
scaffali dei nostri supermercati.
Santo:
l’opinione pubblica si chiede se questo sia il modo in cui l’Europa cerca la
soluzione ai nostri problemi: basti
pensare al costo della nostra bolletta energetica, col gas che a noi italiani
costa quattro volte di più che negli Stati Uniti!
Totò: prof.
Vezio cosa ne pensa?
Vezio:
auspico che i Partiti (per rispetto utilizzerei ancora la P maiuscola),
parlando dei propri rappresentanti nelle
Istituzioni Europe e a vario titolo coinvolti in questo scandalo, si assumano,
almeno questa volta, le loro
responsabilità e non ci parlino più di:
-mele
marce;
-compagni
che sbagliano;
-autosospensione
e altre amenità dello stesso genere, pur continuando a rimanere al loro posto e
a incassare mensilmente la loro indennità di carica.
Non
ricorrano più al solito frasario studiato a tavolino per loro dagli
intellettuali di scuola gramsciana, quale:
-la
giustizia faccia il suo corso;
-abbiamo
fiducia nella giustizia;
-auspichiamo
che l’imputato possa dimostrare la sua totale estraneità ai fatti a lui
contestati;
-ci
costituiremo parte civile.
I Partiti
tacciano, si assumano le loro responsabilità, si ricordino anche che c’è un
limite a tutto e almeno questa volta comprendano che il silenzio è d’oro.
(Dai
Dialoghi svolti al Circolo della Concordia)
gcastronovo.blogspot.it
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