venerdì 10 gennaio 2020



                 LA BEFANA S’E’ PORTATO VIA TUTTO, TRANNE IL GOVERNO
Ersilio: amici… il Governo Conte 2 ha già superato i primi cinque mesi!  Ha varato la manovra finanziaria per il 2020 ed è riuscito, come dicono gli addetti ai lavori, a mangiare il panettone.
Nenè: ma la domanda che dovremmo farci è la seguente:  oggi chi comanda a Palazzo Chigi?
Marco: Renzi ha senz’altro svolto un ruolo di primo piano nel favorire la nascita di questo Governo. Quanto poi a sapere chi comanda in questo momento è un vero rebus.
Enzo: prof. Vezio…. secondo lei?
Vezio: amici miei…. in questi giorni siamo venuti a conoscenza di quanto sia incrementata la consistenza dei conti correnti dei nostri Parlamentari da quando hanno conquistato un seggio al Parlamento.
Santo: prof. e allora?
Vezio: caro Santo ne consegue che oggi a determinare ogni decisione è la paura di andare a votare.
Enzo: professore…. ma il voto non dovrebbe rappresentare il momento più alto della democrazia?
Vezio: caro Enzo hai ragione! Si dà il caso però che questa volta per i Parlamentari appartenenti ai Partiti che sostengono il Governo, votare significherebbe – almeno stando ai sondaggi di questi mesi  – perdere la poltrona, cioè andare a casa. E voi capite come non sia il caso di nasconderci dietro un dito. la politica è anche questo.
 Si spiega così il fatto che anche i Parlamentari che hanno già cambiato casacca ( Renzi e le sue truppe, i Parlamentari ex grillini, alcuni  ex berlusconiani …ed altri) continuino ad appoggiare il Governo per evitare lo scioglimento anticipato delle Camere che porrebbe fine all’incremento mensile del loro conto in banca.
Nenè: professore…ma la politica non dovrebbe tener conto dei reali interessi del paese?
Vezio: Nenè…. ricordo che giorni addietro sei stato proprio tu, a ricordarci – scusa se ho dimenticato l’occasione -  il motto del Guicciardini: Francia o Spagna purché se magna”. Forse sta qui la chiave di lettura del comportamento di alcuni nostri Parlamentari che, così facendo, consentono al nostro Governo di continuare a “navigare” tra le bombe libiche e i pericoli di un terzo conflitto mondiale dopo l’uccisione del generale iraniano Soleimani nel bombardamento americano a Bagdad di qualche giorno fa.

(Dai Dialoghi svolti al Circolo della Concordia)


Giuseppe Castronovo

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