giovedì 2 gennaio 2020


              PRESCRIZIONE: ANCORA SCONTRO TRA LE FORZE POLITICHE
Totò: amici….  quante parole - meglio dire polemiche – sulla nuova “Legge Bonafede” che dal primo gennaio di quest’anno detta una nuova disciplina sulla “prescrizione”!
Ersilio: caro Totò sarebbe meglio che anche tu rinunciassi a parlare di “nuova disciplina” e riconoscessi che con la Legge Bonafede la prescrizione dopo il primo grado di giudizio – sia che si concluda con una sentenza di condanna, sia che si concluda con una sentenza di assoluzione -  nel nostro ordinamento penale non c’è più.
Franco: ritengo che abbia ragione l’amico Ersilio: non a caso anche dalla parte del Partito Democratico si chiede una modifica della prescrizione voluta dal grillino Bonafede; e ciò nonostante, è doveroso evidenziarlo, che Partito Democratico e Movimento 5 Stelle sostengano lo stesso governo. Ma finora i 5 Stelle hanno spedito al mittente, e cioè in Via del Nazareno, ogni richiesta di modifica piddina.
Nenè: e in effetti la legge sulla prescrizione è già operativa dal primo gennaio 2020! Mi ha colpito, comunque, il tono sprezzante con cui i pentastellati rispondono ai piddini alleati di Governo: dice, ad esempio, Il Ministro Di Maio:” la nostra riforma è già legge. Su questo non discutiamo”,mentre il Ministro Bonafede definisce la sua legge “una conquista di civiltà, questa è e questa resta”.
Renzo: Prof. Vezio ci faccia conoscere la sua opinione.
Vezio: amici miei non mi sembra il caso di parlare sul merito della legge che per me è palesemente incostituzionale per violazione dell’articolo 111 della nostra Costituzione. Vorrei invece soffermare la mia e la vostra attenzione sull’affermazione del Ministro Di Maio quando dice “su questo non discutiamo”. Vedete… è il caso di prendere in esame i sostantivi Parlamento e Parlamentare da una parte e il verbo parlare dall’altra. Ebbene, non vi sfuggirà che si tratta di tre parole aventi la stessa radice e cioè “parlare”.
Nelle “Aule parlamentari” i “Parlamentari” vanno per “parlare”, cioè esporre le loro opinioni, motivare il  perché non condividono certe proposte. Se al Parlamentare togli queste prerogative, insignificante risulterà la sua presenza in Parlamento. Il compito del Parlamentare non è quello di premere il pulsante per approvare quanto deciso nelle Segreterie dei Partiti. La discussione è la parte centrale del procedimento legislativo.
La discussione, facendo dell’Assemblea parlamentare non la sede di una semplice contrapposizione di individui, rappresenta invece la fase del procedimento legislativo in cui possibilmente i singoli Parlamentari collaboreranno alla elaborazione della soluzione legislativa che meglio possa rispondere al pubblico interesse che il Parlamento è chiamato a perseguire.
Scusate se mi sono dilungato. Concludo citando l’insegnamento del poeta e scrittore tedesco Goethe il quale diceva che “parlare è un bisogno, ascoltare è un’arte”. Sarebbe il caso che se ne tenesse conto anche nelle Aule Parlamentari. Grazie

(Dai Dialoghi svolti al Circolo della Concordia)

gcastronovo.blogspot.it

Giuseppe Castronovo



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