domenica 23 settembre 2012

ANALOGIE TRA LA CENA DI TRIMALCHIONE E I BANCHETTI DELL'ATTUALE NOSTRA CLASSE POLITICA.



Gentile Sig.ra Paola

Chiedo scusa se non ho risposto al suo commento, datato 11.8.2012, al post del 14.5.2012. Non l’avevo ancora fatto perché la sua affermazione secondo cui “un pizzico di purezza in fondo in fondo resta”, sa molto di alta e sottile filosofia. Ed io, Le confesso che, pur avendola molto apprezzata, non l’ho commentato perché per me sarebbe stato come addentrarmi in un campo minato.
La vicenda del Sen. Lusi prima e le notizie che ci arrivano dal Consiglio Regionale del Lazio in questi ultimi giorni, mi inducono però, anche se con ritardo, ad intervenire.
Seguendo il suo consiglio ho scavato “in fondo in fondo”; purtroppo non ho trovato nella politica italiana l’auspicabile “purezza”.
 Analizzando la sua risposta penso che Lei abbia studiato non solo filosofia ma anche psicologia.  Attendo perciò qualche suo commento alle considerazioni che vado a svolgere.
Ebbene, sia il Sen. Lusi che il Consigliere Regionale Fiorito mi sembrano caratterizzarsi, pur appartenendo a schieramenti opposti,  per l’esibizione smodata di ricchezza  e per l’assidua frequenza di tavole imbandite.
Questi signori per comportarsi così non sono evidentemente a conoscenza delle incertezze e delle incognite (meglio dire: della precarietà) che quotidianamente accompagnano la vita di noi mortali? In quel “noi” associo anche loro.
Non è possibile che i piaceri della tavola e il denaro occupino un posto così smoderatamente  centrale nella loro vita, al punto da diventare i due binari sui quali scorre la loro stessa esistenza.
Stavo studiando  da qualche giorno, quando è scoppiato lo “scandalo Lazio”,il Satyricon di Petronio e devo confessarLe di aver trovato molte analogie tra l’epoca da basso impero descritta dal Petronio e l’attuale momento storico e politico-sociale che attraversa il nostro Paese.
 Due aspetti in particolare mi hanno colpito:
a)      i personaggi descritti dal Petronio hanno proprietà a dismisura: leggiamo, in proposito,  al paragrafo 37 del Satyricon che “Trimalchione non sa nemmeno lui a quanto ammonta il suo patrimonio, tanto è straricco….c’è più argenteria nello sgabuzzino del suo portiere che nel patrimonio di qualunque altra persona..”
      a1) le cronache, non da oggi, invero, quando ci parlano delle proprietà dei nostri Politici ci           descrivono “ville con piscine, appartamenti, attici, tenute agricole…”
b)       dalla cena di Trimalchione, descritta nel Satyricon, emerge un’epoca dove il denaro, i beni materiali e i piaceri, oltre ogni limite, sono ai primi posti nella gerarchia dei valori.
b1)  le cronache di questi giorni ci descrivono una classe politica ingorda che quando deve prendere una decisione non beve acqua minerale ma champagne e imbandisce la tavola con ostriche e non con pane e sudore.
      I fatti di questi giorni offrono purtroppo ci un’immagine moralmente disdicevole e poco edificante della politica  italiana; una politica impastata non con acqua cristallina ma con qualcos’altro che non saprei definire. Il fiume di denaro pubblico sperperato in un modo così amorale  ci mostra, poi, una classe politica al crepuscolo che tra un banchetto e l’altro sembra aver perso la capacità di riflettere per comprendere il mondo che le sta attorno.
     I banchetti e le abbondanti libagioni diventano, così, anche un modo per far tacere la propria  coscienza, così da impedire di rendere ragione a se stessi del proprio agire.
    Speriamo che un giorno non molto lontano possiamo trovare, anche nell’impasto che dà vita alla nostra classe politica, quel tanto auspicabile “pizzico di purezza”
      Nell’attesa  La saluto cordialmente.
     Giuseppe Castronovo

1 commento:

  1. continui così!!
    diffonda le sue idee anche a livello più alto!
    un saluto da una sua ammiratrice

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