domenica 14 aprile 2013

ECCO LA NUOVA TASSA RIFIUTI: UN NUOVO TRIBUTO ALTAMENTE CONTURBANTE PER LA SUA AMBIGUITA' LESSICALE.



On. Straccio: collega Cencio…., ti vedo pensieroso più del solito. Perché?
On. Cencio: tutti i nodi adesso, dopo 16 mesi di  “Governo Monti”, stanno venendo al pettine!
On. Straccio: cosa vuoi dire?
On. Cencio: domenica scorsa al Circolo della Concordia del mio Paese s’è tenuto un dibattito sulla pressione fiscale a carico delle famiglie.
On. Staccio: tema alquanto interessante! Qualche aspetto in particolare?
On. Cencio: il relatore, sindacalista venuto da fuori, ha spiegato le novità riguardanti la T. A. R. E. S., il nuovo tributo sui rifiuti introdotto dal Governo Monti con il Decreto salva Italia . Apriti cielo!
On. Straccio: perché?
On. Cencio: il relatore ha fornito alcuni dati preoccupanti:
a)      questo nuovo tributo è determinato sulla superficie calpestabile dell’appartamento e non sul numero dei componenti che lo abitano;
b)      comporterà in media una aumento del 30% rispetto a quanto paghiamo oggi;
c)      per i locali a destinazione commerciale l’aumento potrà aggiungere il 300%
On. Straccio: Sono dati interessanti e al contempo preoccupanti!
On. Cencio: ma il relatore ha provocato un’autentica sollevazione quando ha riferito del documento
con il quale la  Confartigianato di Mestre critica il Governo perché si tratta, a suo dire, di aumenti del tutto ingiustificati perché negli ultimi 5 anni:
-          la produzione dei rifiuti è diminuita del 5%;
-          il costo dello smaltimento è sensibilmente diminuito essendo aumentata del 30%   la raccolta differenziata.
On. Straccio: sono dati che devono farci riflettere!
On. Cencio: ma il bello deve ancora venire!
On. Straccio:  cosa vuoi dire?
On. Cencio: ha preso poi la parola un tecnico, esperto del settore ecologia ambientale, il quale  ha illustrato questa nuova tassa facendo una premessa.
On. Straccio: quale?
On. Cencio: ha detto che trattasi non più di una tassa ma di una vera e propria imposta patrimoniale sulla casa che si aggiunge all’I. M. U.. Il Governo Monti, ha proseguito,  non avendo il coraggio di aumentare l’I. M. U. ha gravato la casa di questa ulteriore imposta a prescindere dalla quantità di rifiuti prodotti. Ha proseguito dicendo che trattasi di una Imposta da applicarsi a livello Nazionale e con carattere Continuativo; che, non escludendo nessuno, sarà Universale. Dovrà inoltre essere  Localmente Applicata da tutti i Comuni compresi quelli delle isole, Tramite preventivo Accertamento.
Ti riferisco adesso il dialogo, a tratti alquanto esilarante,  tra questo esperto e il figlio del Commendatore ed ex Sindaco del mio Paese Marcantonio, professore  di latino e greco che era seduto tra il pubblico.
Professore: da come ce l’ha descritta temo che questa nuova imposta sia una nuova fregatura.
Esperto:  perché questa sua bocciatura senza appello?
Professore: se, da come Lei ce l’ha descritta, ne analizziamo le caratteristiche, scopriremo gli elementi in grado di suffragare la mia affermazione.
Esperto: mi spieghi perché non riesco ancora a capire.
Professore:  mi segua e capirà la mia affermazione. Tasse e imposte vengono generalmente identificate attraverso le iniziali delle parole. Prendiamo, ad esempio, l’I. V. A.: tutti sappiamo che queste tre lettere indicano le iniziali di Imposta sul Valore Aggiunto. Da qui, abbreviando, otteniamo l’acronimo I. V. A.
Seguendo  la sua descrizione scopriamo, con l’aiuto del tabellone elettronico, che questa nuova imposizione tributaria sui rifiuti sarà una:
Imposta
Nazionale
Continuativa
Universale
Localmente
Applicata
Tramite
Accertamento

Esperto: vedo che lei ha ben capito! Ma non capisco, ancora, dove voglia arrivare.
Professore: guardando il tabellone cari concittadini capirete anche voi! Vedete, aveva ragione il commediografo latino Plauto il quale nella sua commedia “Il Persiano” diceva  “Nomen omen” e cioè che anche il nome è un presagio!..
Esperto: dove vuole arrivare?
Professore: se uniamo la prima lettera delle singole parole che caratterizzano questa nuova imposizione tributaria, otterremo un acronimo che dà pienamente ragione al commediografo Plauto.
Poiché  la volgarità è bandita dalle aule del mio Liceo, almeno nell’ora di mia presenza, uso un eufemismo per dire:

ECCO   UN’ALTRA   FREGATURA!.  
(applausi e risate tra il pubblico)

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