IL DEMAGOGO DI CHIO DEMO E LA SINISTRA ITALIANA:
ANALOGIE E DISSONANZE.
On. Straccio: collega Cencio ….é da alcuni giorni che mi
chiedo….
On. Cencio: che cosa?
On. Straccio: perché in venti
anni la Sinistra nelle sue varie versioni (talvolta botaniche: querce, ulivi,
margherite..) non è riuscita ad affrontare serenamente e a risolvere seriamente
il cosiddetto “conflitto di interessi di Berlusconi”?
On. Cencio: permettimi
un’osservazione.
On. Straccio: dimmi pure.
On. Cencio: sbagli quando dici
che la Sinistra “non è riuscita ad affrontare…”! Le cose stanno
diversamente da come la vulgata della Sinistra le rappresenta. Vedi…
On. Straccio: che cosa?
On. Cencio: quest’inverno
in una affollata tavola rotonda,
tenutasi al Circolo della Concordia del
mio Paese, questo tema venne affrontato con la solita lucidità e il solito
taglio culturale dal Prof. di latino e greco Marcantonio, figlio del Commendatore
Marcantonio che fu Sindaco del mio Paese nei primi anni “60 del secolo scorso.
On. Straccio: dimmi, cosa ha detto il Prof. Marcantonio?
On. Cencio: ci lesse un brano
dello scrittore greco Plutarco che per freschezza narrativa sembrava scritto
nei giorni nostri. Ebbene “….durante una sommossa nella Città di Chio
assunse il potere il demagogo Demo. Era uso, in casi del genere, che gli
avversari venissero allontanati dalla Città. Quella volta il demagogo Demo
impedì, contro ogni aspettativa degli uomini a lui fedeli, che i suoi avversari
venissero allontanati da Chio. Qualcuno gli chiese spiegazioni su una tale strategia…”
Demo rispose così: “non vorrei che una volta allontanati i
nostri avversari, incominciamo poi a litigare tra noi”.
Caro Straccio, non voglio
offendere, in relazione alla tua domanda iniziale, la tua intelligenza. Ne consegue ogni commento,
così come la ricerca di ogni analogia da parte mia, risulterà superfluo.
On. Straccio: hai proprio
ragione! Il comportamento del demagogo Demo proietta una luce capace di
illuminare gli ultimi venti anni della nostra politica nazionale caratterizzata
dalla presenza di una Sinistra che, essendo troppo divisa al suo interno, ha
trovato solamente nell’antiberlusconismo il collante capace di unire
momentaneamente le varie anime che la compongono. In effetti, quando Il
Cavaliere si ritirerà a vita privata che cosa potrà tenere insieme Dalema e
Renzi, Rosy Bindi e Bersani? Per non parlare poi dei fassiniani, dei giovani
turchi, dei veltroniani, degli antiberlusconiani ad ogni costo……..
On. Cencio: il Partito Democratico da tempo, da
troppo tempo possiamo dire, è un cantiere aperto in cerca del capomastro; e che
in tale ricerca è diventato, come il
cantiere evocato dalla Bibbia, il
cantiere che sta realizzando la Torre di Babele!
Il Berlusca se la caverà: se non ci sarà più lui scenderà in campo la figlia e la dinastia non si interromperà! Così il miglior nemico del PD rimarrà al suo posto e tutti insieme si spartiranno la torta come hanno sempre fatto! a meno che... il m5s non trovi quale altro milione di elettorato, ma solo se ci permettono di votare.
RispondiEliminaSig. Alfer nel ringraziarLa per il suo commento, dico viva il metodo democratico nella scelta dei parlamentari.
EliminaSe è così perché non auspicare anche altre due/tre milioni di voti.
Sig. Alfer La ringrazio per il suo intervento.
EliminaIo mi attengo a due principi:
un sistema elettorale per la scelta dei Parlamentari è davvero democratico;
pieno riconoscimento della sovranità popolare e quindi della volontà espressa dal corpo elettorale.
Se è così, caro Alfer, non uno ma altri due/tre milioni di nuovi voti al Movimento 5s.