martedì 23 luglio 2013


 

SINISTRA-BERLUSCONI: VENT’ANNI DI ASPRO CONFLITTO.

COME AVREBBERO RISOLTO IL PROBLEMA NELL’ANTICA GRECIA?

 

On. Straccio: collega Cencio….

On. Cencio: dimmi pure.

On. Straccio:  come mai, tra tanti impegni, ti sei dato alla lettura dello scrittore greco Plutarco?

On. Cencio: credimi….non è per civetteria! Ti racconto com’è nato in me questo interesse. Una domenica di fine aprile, passeggiando con degli amici lungo il corso principale del mio Paese, sono stato invitato al Circolo della Concordia dove, nell’ambito di un interessante convegno dal titolo “Politica italiana attuale  e politica dell’antica Grecia: analogie e dissonanze”, teneva la sua relazione uno dei nipoti del commendatore Marcantonio che fu Sindaco del mio Paese nei primi anni “60 del secolo scorso.

On. Straccio: che professione svolge questo relatore?

On. Cencio: è professore di Latino e Greco al Liceo Classico e teneva una relazione dal titolo “La saggezza  politica dell’antica Grecia: è ancora attuale?”  

On. Straccio: tema interessante e di stretta attualità! Cosa ha detto il relatore?

On. Cencio: devo dirti di una dotta relazione durante la quale ha letto alcuni brani dell’opera di Plutarco intitolata “Consigli politici”. Il relatore, da profondo conoscitore della materia,  riuscendo ad attualizzare il pensiero di uno scrittore di 2.000 anni fa, ha tenuto un centinaio di persone inchiodate in un silenzioso ascolto delle sue dotte riflessioni.

On. Straccio: devo confessarti che, pur avendolo studiato al Liceo, non l’ho mai letto. Cosa ha detto il relatore?

On. Cencio: ho trovato due brani tra quelli oggetto della sua riflessione e te li voglio leggere.

I° brano: “ogni sistema politico produce inimicizie o contrasti, pertanto conviene che chi si occupa di politica sia ben informato anche sotto questo aspetto. Il popolo dunque teneva in grande considerazione Aristide e Temistocle che cessavano le loro ostilità politiche ogni qualvolta la città doveva intraprendere qualche spedizione militare. Poi, terminata la guerra, riprendevano le loro ostilità politiche.

On. Straccio: che nobiltà di comportamento!

On. Cencio: una politica che, messi da parte gli antagonismi di parte, aveva come vero unico scopo esclusivamente  il bene della loro Città.

On. Straccio: un comportamento politico, questo di Aristide e Temistocle, distante anni luce dal comportamento politico di molti protagonisti della politica dei nostri giorni. A proposito mi parlavi di due brani; cosa dice il secondo?

II° brano:

On. Cencio: interessante quanto il primo. Ci racconta, sempre il Plutarco, che “ Cretina, il quale era Governatore della Città di Magnesia, aveva come avversario politico un signore di nome Ermia. Il Governatore Cretina, quando le città vicine gli dichiararono guerra, intuito il grave pericolo che correva l’intera  Città, invita il suo avversario Ermia ad assumerne il comando mentre lui si sarebbe ritirato. Se invece volesse che fosse  lui a continuare nel governo della loro Città, lo invitava a lasciare Magnesia al fine di evitare che le loro contese,  indebolendone le difese, diventassero causa della sua rovina”.

On. Straccio: quanta nobiltà d’animo e amore per la sua Città in questa proposta! Ma come è andata a finire?

On. Cencio: Ermia apprezzò talmente la proposta del Governante Cretina che lasciò con moglie e figli Magnesia sebbene  fosse anche la sua Città. Cretina, allora, al fine di rendergli il più agevole possibile l’esilio, lo aiutò fornendogli in omaggio molti beni provenienti dal suo patrimonio privato.

On. Straccio: come finì poi la guerra dichiaratagli dalle Città vicine?

On. Cencio: la Città di Magnesia, ritrovata la pace tra le due fazioni, respinse l’assalto nemico e fu salva.

On. Straccio: che uomini  di altissima integrità!.

On. Cencio: “per la Città di Magnesia – sono parole del relatore – la pace ritrovata  e  la vittoria conseguita  furono il degno coronamento della presenza in quella Città di Politici con un  così alto senso delle Istituzioni!”.

On. Straccio: sono comportamenti, seguendo i quali, anche la nostra classe politica diverrebbe                  sicuramente più saggia e più utile al Paese.

On. Cencio: Il relatore, da par sua, ha così concluso: “mi sembra facile la lezione da trarre dalle riflessioni di Plutarco a voi lette. Da sempre l’unione fa la forza, mentre le divisioni creano debolezze”.

On. Straccio: quanta saggezza anche nelle parole del relatore tuo concittadino!

On. Cencio: è lo standard della levatura culturale del personaggio! Infatti, proseguendo nel suo intervento, ha detto che “a determinare lo stato di salute di un Paese concorrono vari elementi. Tra questi ritengo sottoporre alla vostra riflessione: andamento dell’economia, efficienza della Giustizia, efficienza della Pubblica Amministrazione, funzionalità degli Organi legislativi, il modo in cui i Partiti dibattono fra loro e fanno politica.

Proseguendo nella sua analisi ha detto che “l’Italia purtroppo è un Paese in cui:

 il dibattito politico è un continuo inestricabile intreccio di veleni;

l’instabilità politica frena pesantemente l’economia;

le forze politiche si delegittimano a vicenda e l’una considera l’altra “il nemico da abbattere” e non “l’avversario con cui confrontarsi”.

“E’ una condizione di palese svantaggio che fa dell’Italia un Paese che difficilmente può godere della fiducia degli altri Paesi perché, come dicevamo in precedenza, l’unione fa la forza, mente le divisioni creano debolezze e di uno Stato debole sono in pochi a fidarsi.

E’ questo il terreno fertile dove è potuto esplodere la bomba dello spread italiano: un termometro capace di misurare il livello di affidabilità del Paese. E, purtroppo, il livello di affidabilità del nostro Paese non raggiunge, in un quadro del genere, nemmeno la sufficienza”.

On. Straccio: quanta strada dobbiamo ancora percorrere per imparare a governare nell’esclusivo interesse della  Comunità!

 

 

 

2 commenti:

  1. Bell'articolo. Condivide che sembra esserci una lenta e leggera ripresa e che il calo dello spread lo dimostra?

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    1. Grazie per l'attenzione riservatami. Sul tema dello spread ho già interpellato gli amici del Circolo della Concordia e non appena ne discuteranno riferirò le loro opinioni.
      Grazie
      Giuseppe Castronovo

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