lunedì 2 settembre 2013


IL PRESIDENTE NAPOLITANO NOMINA QUATTRO NUOVI SENATORI A VITA: OPINIONI AL CIRCOLO DELLA CONCORDIA.

 

Aristide: tutti auspicano la riduzione dei Parlamentari e Napolitano che fa? Nomina altri  quattro Senatori a vita!

Virginio: caro Aristide dovresti anche dire che  questi nuovi Senatori non sono neanche espressione di un voto elettorale.

Egidio: non solo! Per la Costituzione anche i Senatori nominati hanno tutte, comprese quelle economiche, le prerogative riconosciute ai Senatori eletti.

Giorgio: andiamoci cauti nelle critiche al nostro Presidente della Repubblica. Ricordatevi…

Armando: che cosa?

Giorgio: ricordatevi che l’art. 90 della Costituzione dice che “il Presidente della Repubblica non è responsabile degli atti compiuti nell’esercizio delle sue funzioni…..

Orazio: nonostante la sua irresponsabilità, caro Giorgio, sono più che legittime e fondate le perplessità sull’intera operazione portata avanti dal  Presidente Napolitano.

Marzio: specialmente, cari amici, alla luce della precedente “operazione Monti”.

Romano: calmi amici! Sentiamo l’opinione del Prof. Vezio.

Vezio: non entrerò assolutamente nel merito delle scelte operate dal nostro Presidente. Però permettetemi di andare un po’ indietro col tempo nella nostra analisi.

Giorgio: Prof. faccia pure.

Vezio: esaminando gli atti dell’Assemblea Costituente emerge con molta chiarezza come l’istituto dei  Senatori a vita costituisca un abile  rimedio ad una evidente anomala stortura del nostro Ordinamento costituzionale.

Virginio: Professore ci spieghi meglio.

Vezio: ebbene: quando alla Costituente passa l’opzione per bicameralismo perfetto  -  cioè un Parlamento composto da due Camere chiamate a svolgere le stesse identiche funzioni  - per superare le critiche che comunque venivano rivolte a questa scelta dimostratasi con il passare del tempo insensata, pensarono di intervenire differenziando le due Camere sulla composizione, sull’età per l’elettorato attivo e sull’età per l’elettorato passivo, sul sistema elettorale :

Virginio: continui Professore.

Vezio: fu così che si decise di:

COMPOSIZIONE

assegnare  630 Deputati alla Camera;

assegnare  315 Senatori al Senato.

 

ELETTORATO ATTIVO

Per essere elettori della Camera bisogna aver compiuto la maggiore età (oggi 18 anni)

Per essere elettori del Senato      bisogna aver compiuto 25 anni.

 

ELETTORATO PASSIVO

Per essere eletto alla Camera bisogna aver compiuto  25 anni di età.

Per essere eletto al    Senato     bisogna aver compiuto  40 anni di età.

 

SISTEMA ELETTORALE

Il riparto dei seggi viene effettuato alla Camera su base nazionale e al Senato su base regionale.

 

Gustavo: grazie Prof., ci fa tornare agli anni universitari.

Remo: Prof. ci parli adesso dei Senatori a vita.

 

Vezio: la Costituzione assegna al Senato 315 Senatori elettivi. A questi vanno aggiunti i Senatori non elettivi:

a) tutti gli ex Presidenti della Repubblica;

b) l’art. 59 della Costituzione prevede, inoltre, che “Il Presidente della Repubblica può nominare Senatori a vita cinque cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti…”

Roberto: Prof. comprendo la sua prudenza e l’assoluta mancanza di qualsiasi accenno polemico verso la decisione di Napolitano.

Vezio: il motivo (in precedenza  illustratovi) che ha indotto i Costituenti a prevedere i Senatori a vita, costituisce un  vero e proprio peccato originale che ha macchiato indelebilmente l’istituto dei Senatori a vita. Di questo non potete non darmene atto.

Giorgio: a Lei, non potevamo che chiedere un giudizio prevalentemente tecnico. Grazie per la Sua lezione magistrale.

La discussione può comunque proseguire.

Nicola : mi sembra che il Professore ci abbia descritto, senza polemica alcuna, ma  da consumato accademico, il peccato originale che ha dato origine all’istituto dei Senatori a vita: l’ introduzione nel nostro Ordinamento Costituzionale del “bicameralismo perfetto”

Girolamo: in questo momento caratterizzato da crisi politica e crisi economica la decisione del nostro Presidente, posso dirlo? Mi è sembrata fuori luogo e inopportuna.

Concetto: io vorrei conoscere il vero motivo di queste nomine. Mi sembra il sistema della casta che si perpetua. Modificheranno la Costituzione – ammesso che lo facciano – ma i magnifici quattro resteranno senatori a vita,  vita natural durante.

Rossano: diceva un altro Senatore a vita recentemente scomparso (Sen. Andreotti) che a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca!.

Queste nomine, caro Giorgio, mi sembrano strumentali ad una nuova operazione politica che sa sempre più di “Repubblica presidenziale”.

Corrado: il nostro Presidente ha preso gusto nell’utilizzare l’istituto dei Senatori a vita per la realizzazione dei suoi programmi politici nella formazione dei Governi:

-nel 2011 ha nominato Senatore a vita Mario Monti che dopo qualche giorno forma un Governo che sostituisce il Governo a guida Berlusconi.

Ora se contestualizziamo queste 4 nuove nomine non possono passare inosservate due scadenze: una certa, rappresentata dal pronunciamento al Senato sulla decadenza del Senatore Berlusconi; una seconda (possibile, ma non certa) l’eventuale crisi del Governo Letta che senza il P. D. L. non ha, proprio al Senato, i numeri per un Governo con il P. D. L. all’opposizione.

Venanzio: cari amici, siamo al crepuscolo di una storia iniziata nel lontano 1946. Siamo al collasso di un sistema di potere e si cerca in tutti i modi possibili di porvi rimedio.

Giorgio: Prof. Vezio, a Lei il compito di concludere.

Vezio: il nostro sistema istituzionale rassomiglia molto ad un prezioso mosaico dal quale nel corso di questi sessant’anni, mani irresponsabili hanno fraudolentemente asportato parti preziose sostituendole con parti che  mal si conciliano con l’idea originale dell’artista. Posso dirlo?

Giorgio: dica pure.

Vezio: si è trattato, talvolta, più che di un’asportazione di un vero e proprio saccheggio! Speriamo che forze politiche responsabili mettano mano al più presto ad un saggio restauro prima che sia troppo tardi!  

 

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