PARTITO
DEMOCRATICO: LA REALTA’ SULLE SUE ATTIVITA’ STA ANCHE NEL SEGRETO DEL SUO
ANAGRAMMA.
Giacomo: amici….mi sembra che
il rapporto PARTITO DEMOCARATIICO/ BANCHE oramai non sia più un fatto episodico
ed eccezionale, ma un rapporto che ha acquisito il carattere della stabilità
pur nella sua gravità.
Rodolfo: caro Giacomo…conosco
bene e rispetto le tue idee. Come mai oggi te ne esci con questa riflessione?
Totò: caro Rodolfo… credo che
questa volta non puoi non condividere l’affermazione dell’amico Giacomo. Le
vicende di queste ultime settimane confermano, in effetti, le sue tesi .
Rodolfo: ciò che contesto
dell’affermazione dell’amico Giacomo è quando parla di “rapporto stabile Partito Democratico/Banche”.
Giacomo: ricordiamo tutti la
telefonata dell’On. Fassino , oggi Sindaco di Torino, con quel famoso “allora abbiamo una banca” cui ha fatto
seguito la vicenda del “Monte dei Paschi
di Siena” e con quell’altrettanto famoso urlo bersaniano “se ci
toccano noi li sbraniamoooo…”. Si
raggiunge l’apice in questi mesi con le famose quattro banche tra le quali
primeggia per fama la “Banca Etruria”. Questi sono i fatti
che, in quanto posti in essere durante un lungo arco di tempo, mi hanno indotto, caro Rodolfo, a parlare di “rapporto stabile e non episodico Partito Democratico/Banche”. Ecco il
senso della mia riflessione.
Totò: noto che il Prof.
Vezio chiede la parola. Prof. anche lei
esponga la sua opinione.
Vezio: l’antropologia ci
insegna che il nome non è affatto, per ciascuno di noi, qualcosa di marginale:
è, invece, l’espressione della stessa
nostra personalità. Non dobbiamo dimenticare che per i latini c’era una inevitabile corrispondenza fra nome ed
essere, cioè fra il nome di una
persona e le sue azioni e le vicende che lo vedono protagonista . Questa
corrispondenza veniva riassunta nella
nota e famosa formula “nomen omen”.
Ludovico: professore come
possiamo tradurre in italiano questa formula?
Vezio: fra le tante, quelle mi
sembrano i più appropriate sono due:
-1) il nome è già un presagio;
-2) i nomi esprimono la realtà.
Il nome di ognuno di noi,
amici miei, possiamo affermare che fotografa fedelmente la realtà delle vicende
che nel bene e nel male ci vedono protagonisti e costituiscono l’essenza del
nostro stesso essere.
Il punto più alto di questa
corrispondenza viene però raggiunto con l’anagramma che posiamo così definire:
“il risultato di quell’operazione consistente nel rimescolamento delle
lettere che compongono una parola in
modo da crearne una nuova e diversa di senso compiuto”.
Ludovico: prof…ci può spiegare
il tutto con qualche anagramma come esempio?
Vezio: in questo momento ne
penso alcuni. Per esempio l’anagramma di “attore”
può essere tranquillamente “teatro”, così come quella di “bibliotecario” può essere “beato
coi libri”. Non posiamo non scorgere
l’associazione tra il nome e l’attività di tutti i giorni. Possiamo affermare,
a proposito di anagrammi, che “le
associazioni non si cercano ma si incontrano”
Giacomo: può farci l’anagramma
di qualche ministro?
Vezio: ricordo bene quello del
Ministro alla Giustizia Andrea Orlando il
cui anagramma è “Annoderà ladro”.
Giacomo: prof. le chiedo
qualche anagramma capace di rappresentarci l’essenza del rapporto Partito Democratico/Banche.
Vezio: fra i tanti quello che mi
sembra il più appropriato è:
“PARTITO
DEMOCRATICO” = “
IMPORTO ACCREDITATO”
(Dai dialoghi svolti al
Circolo della Concordia)
gcastronovo.blogspot.it
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