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PENSIONI DI REVERSIBILITA’: ECCO COSA SUCCEDE NEGLI STUDI MEDICI E NEGLI
OSPEDALI.
Marco: Lino… anche tu qui al Centro Unico
Prenotazioni esami dell’ospedale? Come
mai?
Lino: mia moglie, a mia insaputa, s’è recata dal nostro
medico di famiglia - che tra l’altro è
anche il tuo - per farmi prescrivere
tutta una serie di esami.
Marco: che disturbi hai?
Lino: veramente mi sento bene.
Marco: e allora?
Lino: tu, caro Marco, lo sai che mia moglie è stata da
sempre casalinga. Non voglio affatto dire che non abbia lavorato! Anzi, forse
ha lavorato più lei che alcune sue amiche che andavano in fabbrica.
Marco: come la mia. E non poteva essere diversamente per
entrambe. Tre figli avete messo al mondo voi e tre figli abbiamo messo al mondo
noi. E’ ovvio che hanno dedicato tutte le loro energie alla famiglia. Ma ancora
non ho capito cosa c’entri tutto questo con le visite che ti ha prescritto il
medico.
Lino: c’entra, eccome! Ascolta e capirai. Mia moglie, non
avendo, come ti dicevo, mai lavorato non gode di alcuna pensione. Però, con la
mia pensione e qualche risparmio che negli anni abbiamo messo da parte, non
posso lamentarmi e viviamo dignitosamente.
Marco: caro Lino, siamo amici da una vita e certe cose ce
le possiamo dire. Anche la mia situazione familiare è identica alla tua. Però ancora non riesco a capire il perché di queste
visite mediche.
Lino: le dichiarazioni di autorevoli esponenti del
Partito Democratico e di esponenti del Governo Renzi sull’intenzione di eliminare le “pensioni
di reversibilità” l’hanno seriamente preoccupata.
Marco: se è per questo altrettanto preoccupata è mia
moglie. L’altra sera anche mio cognato Rodolfo, che come tu sai lavora al C. A.
F., ci spiegava che la proposta governativa , se approvata, renderà di fatto
molto difficile per una vedova usufruire della pensione di reversibilità: sarà
infatti legata al reddito familiare e
all’indicatore I. S. E. E. che tiene conto anche della proprietà della casa
dove si abita. Con il disegno di legge
del Governo, così com’è attualmente formulato, sarebbero penalizzate le nostre
mogli dal momento che entrambi siamo proprietari della casa dove abitiamo. Scusa se ti ho interrotto.
Lino: non ti preoccupare, tanto il display ci avverte che
davanti a noi ce ne sono quaranta. Ti stavo dicendo che mia moglie
proseguendo il suo discorso con tono pacato ma deciso mi ha detto: “caro Lino, immaginiamo per un attimo che
tu da un momento all’altro dovessi
venire a mancare; ebbene, se Renzi realizza il suo progetto io non saprei di
cosa vivere. E tutto ciò dopo 49 anni di
dedizione assoluta alla famiglia, alla crescita dei nostri tre figli. Tu in 40
anni di lavoro sei stato assente dal posto di lavoro per malattia o per motivi di famiglia non più
di 40-50 giorni. E questo sicuramente
anche per merito mio che mi son dedicata alla famiglia 24 ore al giorno per 365
giorni all’anno, compreso il trecentosessanteseiesimo degli anni bisestili.
Stai sicuro che se io fossi andata a lavorare le cose per te sarebbero andate
diversamente, nel senso che, per motivi di famiglia avresti dovuto fare molte più assenze .Vedi,
mio caro Lino, io che oggi vivo con la tua pensione dopo la tua morte come
farei a pagare la T.A.R.I. la luce, l’acqua, l’ascensore la televisione, il
condominio per non parlare delle spese mediche…etc. etc.. In altri termini a
vivere. Marito mio è meglio che ti curi
per bene così da essere tu a campare più a lungo di me”.
E così mi ha consegnato queste tre ricette mediche dove
sono prescritti altrettanti esami clinici. Ed è per questo, mio caro
Marco, che mi trovo qui.
Marco: ho l’impressione che quelle due vecchie volpi (scusami, volevo dire amiche) delle nostre mogli si siano messe d’accordo.
gcastronovo.blogspot.it
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